Dodicesima classificata al contest “Hit me with your fastest shot”: La battaglia più dura, Monnalisa1974
Grammatica e stile: 7,8/10.
“Neville osservò la ragazza che desiderava invitare alla festa di Halloween come accompagnatrice per l'ennesima volta...”
Questa frase non mi suona: sembra che Neville voglia invitare Hannah per l’ennesima volta. A mio avviso, una struttura più corretta della frase potrebbe essere: “Neville osservò per l’ennesima volta la ragazza che desiderava invitare come accompagnatrice alla festa di Halloween...”. Ho spostato anche il complemento “come accompagnatrice”, anche se secondo me potresti addirittura ometterlo. (-0,25)
“...com'era accaduto fin'ora...”
L’apostrofo in questo caso è un errore, poiché si tratta di un troncamento e non di un’elisione. In ogni caso, la forma “fin ora” è antiquata: nell’italiano corrente si usa “finora”. (-0,1)
Inoltre, poiché la storia è scritta al passato, avresti dovuto scrivere “fino a quel momento”. (-0,2)
“Faròla figura dell'idiota...”
Queste due parole sono attaccate. (-0,05)
“...la tua situazione non può peggiorare più di così.”
Questa espressione non è corretta: “più” è incluso in “peggiorare”, per cui è una sorta di ridondanza/ripetizione. O, comunque, è poco elegante. Ti consiglierei di girarla in questo modo: “la tua situazione non può andare peggio di così”. (-0,25)
“Capì che aveva ragione, non poteva fare una figura più grama.”
Avrebbe potuto. (-0,4)
“Poi prese fiato.”
Ripeti “fiato” anche una riga più su. (-0,3)
“...stava parlando con Ernie Mcmillians...”
Macmillan. (-0,1)
C’è poi un po’ di confusione tra dialoghi e pensieri. Ho visto (o, almeno, l’ho dedotto) che scrivi i pensieri usando i trattini per delimitarli, ma non lo fai nel modo corretto: prima di tutto, andrebbero staccati dalla parole; in secondo luogo, dovresti usare il trattino medio (–) e non quello breve (-). (-0,05)
Potresti scrivere in corsivo i pensieri e poi gestire come preferisci i dialoghi, a mio avviso. Risulterebbe anche più chiaro.
A parte questo, lo stile non presenta grosse pecche. Certo, in un testo così breve ti ho fatto un po’ di appunti, ma penso che sia più che altro una questione di distrazione. Magari potresti rileggere qualche volta in più, o far rileggere ad altri (quando puoi permetterti il betareader, perché non tutti i contest lo accettano), perché la maggior parte delle cose sono proprio delle piccolezze. Ho pensato di toglierti un altro po’ di punteggio proprio per il rapporto errori/lunghezza, anche se comunque – te lo ripeto – non ci sono cose gravi. (-0,5)
Ho poi notato che ci sono davvero poche descrizioni: il testo è infatti quasi tutto dialogo; ma sinceramente, essendo uno slice of life senza pretese, non è una cosa che si nota particolarmente. Anzi, la scena è ugualmente armonica e leggibile senza difficoltà alcuna.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10.
Qui sono un po’ in difficoltà, perché la tua storia si basa quasi completamente su degli headcanon (anche se in realtà è solo uno, per quanto considerevole): il ritorno a scuola dopo la Guerra. È una cosa assunta da quasi tutto il fandom e non ricordo se la Rowling dato conferme o smentite in merito, ma in ogni caso ho accettato anche storie riguardanti OC e quindi non è un problema; però mi ha fatto sorgere qualche domanda sul comportamento di Draco. Ma andiamo con ordine.
Ho apprezzato molto il fatto che Neville voglia invitare Hannah e non Luna Lovegood, perché in molti tendono ad accoppiarlo con Luna. Non è una cosa che apprezzo perché non vi è mai stato alcun accenno di un possibile intrallazzo tra i due (nemmeno con Hannah, se è per questo, ma almeno è canon). E, in accordo con il mio pensiero, dopo la determinazione della guerra Neville è tornato a essere il solito bonaccione un po’ impacciato e molto timido. Hai scelto un’ottima caratterizzazione da questo punto di vista, perché sono sicura che la Guerra non lo abbia cambiato fino a questo punto.
Dicevo di Malfoy: mi sembra un po’ troppo amichevole. Probabilmente è più tranquillo perché è riconoscente, visto che è stato graziato, ma da qui a ritrovarsi così spesso vicino a Neville da poter osservare i suoi comportamenti mi sembra forse un po’ azzardato. E, soprattutto, è azzardato il fatto che gli dica di muoversi perché peggio di così non può andare. In realtà, alla fine, non è neanche tanto male, ma penso che ci sia poca alterigia nelle sue parole. Se lo avessi reso più snob, più spazientito o quasi schifato (per quanto pentito, è pur sempre un Malfoy, un signore dai modi aristocratici), avresti ottenuto un effetto migliore.
Gradimento personale: 8/10.
Vedere Malfoy bacchettare Neville – e i Grifondoro in generale – per queste questioni spicciole è sempre stato uno dei miei sogni, per quanto mi renda conto che nella realtà non sarebbe mai stato possibile (e con “realtà” intendo i libri, perché nella tua collocazione temporale è più ragionevole). E, allo stesso modo, il gossip e la vita sentimentale di Hogwarts mi ha fatta sentire dal primo libro un po’ Gossip Girl, sebbene all’epoca Gossip Girl non esistesse nemmeno. Facciamo che mi sono sentita Rita Skeeter.
Se ci aggiungi che la storia è breve, leggera e dà questa voglia di ricominciare dopo una Guerra sanguinosa e difficile, senza dubbio non potrei non apprezzarla. Mi hai strappato un sorriso, sfatando anche il mito dei Tassorosso troppo timidi e indifesi (chi potrebbe essere più timido di Neville?), e quindi ti faccio i complimenti.
Totale: 23,8/30. |