Recensioni per
Echi d'infinito
di Yssis

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/15, ore 21:38


5° posto: Echi di infinito di Yssis


Grammatica: 8,2/10
Okay, diciamo che le mie conoscenze grammaticali sono da prendere un po' con le pinze, perché non sono mai stata un asso in questo campo: sentiti quindi liberissima di contestare quello che sto per farti notare, d'accordo? Detto questo, ecco le piccole sviste che ho notato.

  • ma questa volta il tono sembrò più traballante, insicuro – Con qualche punto di riferimento... → ecco, siccome devi introdurre un discorso diretto, dopo “insicuro” dovevi mettere il punto fermo. (-0,1)
    trascinò via quest’ultime parole → si può apostrofare quest' solo quando è usato singolarmente: in questo caso avresti dovuto scrivere “queste ultime” (-0,1)
    l’altro stava allentando la presa su di sé mentre cadeva – Non lasciarmi. → come prima, dopo “cadeva” di sarebbe dovuto essere il punto fermo (-0,1)
    Qua il terreno è più denso quindi penso che reggerà, non temere. sorrise, porgendo una mano al compagno per mettersi in piedi. → qua penso tu abbia fatto un errore di distrazione: dopo “temere” avresti dovuto chiudere il discorso e mettere la maiuscola (-0,01)
    -Almeno non c’è più quel vento terribile.- il biondo scrollò le spalle → qui dovevi iniziare con la lettera maiuscola (-0,05)
    Ma io non credo proprio miei signori! Abbiate almeno la decenza di presentarvi! → dopo “proprio ci andava la virgola, perché in questo caso “miei signori” è un vocativo, e i vocativi vanno sempre inseriti fra due segni di interpunzione. (-0,15)
    -Scusa scusa, che caratterino…!- → dopo il primo “scusa” ci andava una virgola (-0,05)
    -Tu l’hai preso in mano poi. → questa frase suona un po' male. Io avrei messo il poi dopo tu (-0,5)
    -Non ti vado molto a genio, neh Genio?- → allora, uhm, il fatto è che “neh” non è una parola che esiste, neanche come intercalare comune: non l'ho mai sentita dire a nessuno nella vita reale. Che resti tra noi, questo genere di espressione lo vedrei al massimo in bocca a una dodicenne un po' svampita, non certo a un tipo serio come Goenji. Io lo avrei sostituito con un semplice “eh”, e comunque prima di Genio dovevi mettere la virgola, perché è un vocativo (-0,15)
    -Fattelo dire Genio, hai proprio un caratteraccio. - → vedi sopra: prima di Genio ci va la virgola (-0,15)
    Il Genio giudò i due ragazzi → questo è un errore di battitura, probabilmente intendevi “guidò” (-0,01)
    Infondo, io che sono e per sempre sarò un eterno schiavo → si scrive “in fondo”: infondo tutto attaccato è la prima persona del verbo infondere. Se intendi dire “dopotutto”, devi scrivere “in fondo” (-0,1)
    -Ti sei preso un bello spavento eh? Te l’avevo detto io di non guardare giù!- → prima di “eh”, una virgola (-0,1)
    -Ed il Genio? E’ stato lui a metterci qua sopra?- → si scrive “ed” solo se è seguito da una parola che comincia per e (per esempio, ed ecco) mentre se la parola successiva comincia con un'altra vocale si scrive solo e (in questo caso, e il Genio). L'unica eccezione è “ed io”, dove c'è “ed” che precede una parola che non comincia per e. (-0,1)
    erano sollevati dal vento mentre parlava – Non si è più fatto sentire.- → dopo parlava ci voleva il punto fermo (-0,1)
    -Sì- chinò lo sguardo, il colosso dagli occhi rosso sangue – Sono stato io. → idem, il punto dopo “sangue” (-0,1)
    erano ancora ancorati al suo rosso sanguineo. → si dice “sanguigno”, non sanguineo (se può consolarti non lo sapevo neanch'io, ma il correttore automatico mi sottolineava la parola, quindi mi sono informata e si dice proprio “sanguigno”.) (-0,05)
    Dimmi di te piuttosto, di te e del tuo compagno. → prima di “piuttosto” ci va una virgola (-0,05)
    Ne abbiamo parlato tanto con Endou, → qui è Goenji che parla, ma se la poni in questo modo sembra che Goenji parli di sé al plurale: dovevi dire “ne ho parlato tanto con Endou”, oppure “io e Endou ne abbiamo parlato tanto” (-0,05)
    Ma tu Gouenji, → Goenji è un vocativo, virgola (-0,15)
    -Domani mattina.- disse il Genio → qui hai dimenticato il punto finale (-0,01)
    quel suntuosissimo palazzo, → si dice “sontuosissimo”, penso che sia un errore di battitura (-0,01)
    adornati con lussuosi drappeggi ed il riecheggio confuso di voci → come prima, si dice “e il” (-0,1)
    era Kidou che parlava loro “ Fidatevi di me: → dopo “loro” dovevi mettere i due punti, visto che si apre un discorso (-0,05)
    Annuirono, stretti in quell’ abbraccio disperato, ed al Genio si aprì il cuore → qui hai fatto un errore di battitura con quello spazio in più, e poi c'è di nuovo la faccenda dell'ed che doveva essere e (-0,11)


Nel complesso ti consiglierei di fare più attenzione ai vocativi, perché quelle virgole mancate danno un po' fastidio al lettore, e ricordati del punto prima di aprire un discorso. A parte questo non c'è niente di grave, solo errori di distrazione: quindi, ottimo lavoro!


Stile&lessico: 8,5/10
Niente da fare, il tuo stile è sempre coinvolgente e preciso, descrittivo al punto giusto e poetico come solo tu riesci a renderlo. Ho apprezzato molto il modo in cui sei riuscita a calarti (e a calarmi) in quest'atmosfera orientale e antica con la giusta scelta dei termini e con il ritmo adatto dei suoni. Non era una cosa facile, ma col linguaggio scelto sei riuscita davvero a rendere questa storia piacevole e fluente come un'antica favola orientale: complimenti! Ci sono solo un paio di appunti che devo farti. A volte ho trovato eccessivo l'uso dei punti di sospensione: è meglio lesinare che abbondare, in questi casi, e i punti di sospensione devono sempre essere il meno possibile, soprattutto fuori dai discorsi diretti: lì sarebbe bene evitarli proprio. Inoltre trovo sempre bruttino vedere i tre punti seguiti da un punto esclamativo o da un punto di domanda: basta aggiungere espressioni come “esitò un po'” o “col tono di chi aspetta una risposta” o “disse con veemenza”, insomma, è meglio evitare anche questi casi. E poi c'è la questione del ?!, che moltissimi giudicano vero e proprio errore (in effetti, a cercarlo nei libri stampati non lo si trova praticamente mai). Anche qui è consigliabile sostituirlo espressioni come “chiese quasi urlando” o “chiese con impazienza”, cose così, insomma. Infine, (e poi ti giuro che ho smesso di rompere, visto anche che questa storia mi è piaciuta un sacco e ho davvero dovuto raschiare fino in fondo per cercare degli errori da segnalarti) alcune espressioni nella tua storia mi sono stonate un po'. Non erano così gravi da essere catalogate come errori, ma te li segnalo comunque, giusto come consigli per il futuro.

– la voce, soffocata dalla sabbia che il vento sollevava impetuoso, da dietro giunse: -Riesci ad orientarti?- → questo “da dietro giunse” suona davvero un po' stonato: l'inversione secondo me non era necessaria.
– l’ambiente in cui erano caduti assomigliava molto ad una spelonca buia ed umida, nonostante tutto c’erano alcune aperture che facevano trapelare fasci di luce. → non ho visto un grande collegamento tra le due frasi che giustificasse la coordinazione: io avrei messo due punti dopo “umida” e poi avrei scritto “ma nonostante ciò c'erano” eccetera eccetera. Infatti il senso della frase mi sembrava più avversativo che altro.
- … Posso almeno darci un coccio in testa?- -Scordatelo.- → boh, posso dirti che “darci un coccio in testa” è un'espressione che non ho mai sentito prima? XD in ogni caso mi è parso un po' stridente col resto del contesto, visto che sembra un'espressione abbastanza recente. È come se uno di loro avesse detto cose come “okay” o “ci sta”: sono semplicemente espressioni inadatte al loro tempo.
– -Aaaw, sentilo come fa il mammone…!- → lasciatelo dire, “aaaw” è l'ultima cosa che mi sarei immaginata che uno come Goenji potesse dire. In ogni caso non è propriamente un'espressione che si adatta a una storia scritta, ti pare? Ora, non è errore, però non è neanche molto in linea con lo stile favoloso e antico della storia.
– fasce dure e brillanti color rubino che davano colore → piccola ripetizione: hai scritto due volte “colore” in uno spazio molto vicino
pur sempre mantenendo quel suo cipiglio distaccato. → suona davvero strano. Io avrei detto “pur mantenendo sempre”: quest'inversione confonde un po' le idee, perché “pur sempre” vuol dire un'altra cosa e nel complesso stona un po'.
– Non l’aveva mai guardato negli occhi, eppure gli sarebbe piaciuto leggere, anche solo per uno sfuggevole attimo, gli occhi dell’uomo che faceva danzare le serpi del deserto. → altra piccola ripetizione: hai scritto due volte “occhi” nella stessa frase
– Quel silenzio stava logorandolo da dentro, → mmh. Suona vagamente male, non trovi? Io avrei messo decisamente “lo stava logorando”.
– Gouenji e Mamoru erano due ragazzi in gamba, molte volte l’avevano dimostrato. → un'altra inversione che si poteva evitare: io avrei messo semplicemente “l'avevano dimostrato molte volte”.


Ecco, questi non erano errori tanto gravi da farti perdere punti nel campo grammaticale, ma sono comunque cose che hanno stonato un po' nel complesso. In generale ti consiglierei di fare attenzione alle inversioni inutili e a tutto ciò che appesantisce il discorso. In ogni caso hai fatto un buon lavoro, e l'impressione generale che ho avuto del tuo stile è stata ottima come sempre, davvero! Sei riuscita a incantarmi anche questa volta: hai davvero talento, complimenti!


Originalità: 10/10
Qui non c'è assolutamente niente da dire, sarei un'ipocrita se non ammettessi che questa è stata la cosa più originale che ti sarebbe mai potuta venire in mente. Anche se l'AU era già abbastanza originale di per sé, sarebbe stato possibile cadere nella banalità: loro liberano il Genio e se ne vanno liberi col tesoro tutti felici e contenti. Invece sei riuscita a intessere una riflessione bellissima e profonda sulla libertà personale delle persone, stupendomi con un finale che non mi sarei mai aspettata e colpendomi davvero tanto. Questa storia è originale sotto ogni punto di vista, splendida e curata nelle ambientazioni e piena di emozioni forti e mai scontate. Anche i dialoghi frizzanti e acuti non mi hanno mai annoiata, anzi, sei riuscita a rendere originali anche quei momenti. Senza dubbio un lavoro eccezionale!


Caratterizzazione: 7,5/10
Ecco, ora non te la prendere, ma ho riscontrato spesso questa tendenza nel fandom di Inazuma Eleven a rendere i personaggi leggermente OOC. Anche se in molte situazioni li ho riconosciuti indubbiamente come “loro”, sono stati tanti i momenti in cui ho fatto fatica a scorgere i personaggi che ho conosciuto nell'anime. Intanto, penso che prima che Goenji e Endou si prendano per mano per “darsi coraggio l'un l'altro” ne deve passare, di tempo. Questo è più un comportamento che si addice a due ragazze, non a loro. Specialmente a Goenji, che a dirla tutta mi è sembrato un po' più impacciato, più bonaccione, più incline ad arrossire, insomma, un po' diverso dall'idea di fiero attaccante “che non lo piega nessuno” che mi ero fatta di lui. Non ce lo vedevo neanche troppo a battibeccare con Kidou in quel modo, cioè, lo facevo un po' più incline a ignorare le provocazioni e a non ribattere con lo stesso tono, ecco. L'idea che ho di lui è quella di un personaggio più distante, più serio, più sfuggente. Poi ovviamente, essendo questa un'AU in cui ha tutto un background diverso alle spalle, posso capire certi comportamenti e giustificarli, ma ciò non toglie che mi è sembrato troppo poco “lui”, in certe circostanze. Non nego che espressioni come “neh” e “aaw” abbiamo contribuito al mio giudizio: a mio parere capita spesso che noi autori mettiamo troppo di noi nei personaggi, allontanandoci dal modello principale. Mi succede spesso, per esempio, di far dire ai personaggi le cose come le direi io rispetto a come le direbbero loro. E a volte, nel cercare di lasciar intendere un vago romanticismo, si finisce per dare a due ragazzi delle caratteristiche decisamente femminili. Comunque nel tuo lavoro queste sono state caratteristiche di poco conto, tranquilla: nella maggior parte della storia i personaggi erano IC, specialmente Endou e il suo essere sempre allegro e chiacchierone. Anche Kidou mi è parso abbastanza IC, specialmente nelle sue considerazioni sulla libertà e nel suo sacrificarsi per gli amici, in questo l'ho davvero riconosciuto come il personaggio che ho visto nell'anime. Quindi direi che hai fatto davvero un buon lavoro; spero di non averti offesa perché trovo che tu abbia fatto davvero un buon lavoro: è lo sporco lavoro di noi giudici, andare a cercare il pelo nell'uovo. Ma la tua valutazione è più che positiva anche perché in generale ho apprezzato moltissimo il tuo lavoro! Bravissima, continua così!


Credibilità dell'AU e attinenza alle indicazioni: 15/15
E qui, non posso che farti i complimenti. La cura e l'attenzione che hai messo anche nei più piccoli dettagli mi hanno letteralmente conquistata: come hai parlato dell'aspetto del Genio, o delle rifiniture dei vestiti, il mercato, l'incantatore di serpenti, il deserto, la reggia del sultano... sembrava davvero di essere lì! Questo è stato davvero il punto forte della tua storia: la credibilità di quest'AU ha dell'incredibile, davvero! Sei stata così dettagliata e precisa che mi hai coinvolta al massimo in quest'atmosfera fantastica. Ottimo lavoro! Inoltre sei riuscita ad inserire alla perfezione tutti gli obblighi: il tappeto volante ha avuto un ruolo indispensabile, e così anche il viaggio nel deserto: li hai inseriti così bene che, se non avessi saputo che erano prompt obbligatori, non me ne sarei accorta! Non sembravano affatto messi lì tanto per, non erano per niente forzati. Anche la scena dell'incantatore di serpenti aveva dell'incredibile: mi è piaciuta molto, è stata terribilmente suggestiva ed emozionante. E anche qui, per niente forzata. Ma forse, la cosa che ti è venuta meglio è stata la faccenda degli “Echi”. Ho sempre amato quella canzone, e trovo che tu abbia reso benissimo l'idea di fondo! Quindi, beh, ottimo lavoro per tutto!


Gradimento personale: 5/5
E c'era bisogno di chiederlo? Nonostante le piccole imperfezioni che sono sicuramente giustificabili, questa storia mi ha fatta letteralmente impazzire. Amo il rapporto tra questi tre, e ho adorato come sei riuscita a scrivere una cosa toccante, divertente e profonda come questa. Se non fossi stata un giudice che doveva valutare una storia, sicuramente non avrei mai accennato a tutte quelle imperfezioni durante la recensione, ma mi sarei limitata a congratularmi con te per il meraviglioso lavoro che sei riuscita a tirare fuori. Sei stata incredibile sia nella profondità e nella bellezza della storia, sia nella caratterizzazione e nel rapporto speciale tra i personaggi, sia nell'originalità della trama. Sono felice di aver potuto valutare una storia come questa!


Punti bonus: 1/1
E qui, niente da dire: visto che sei stata l'unica a consegnare con questo pacchetto, il punto bonus è tuo!




Totale: 55,2/61
 

Recensore Master
01/10/14, ore 15:23

Ciao Sissy,
Eccomi qui a recensire questa splendida fict.
Il titolo mi aveva incuriosita parecchio, così come l'introduzione, e quindi avevo deciso di aprire la storia.
Ne sono rimasta completamente rapita, una volta aperta non riuscivo più a staccarle gli occhi di dosso, sebbene di solito mi annoi con le storie troppo lunghe.
Intanto, l'ambientazione scelta era fantastica, una cosa che ti porta con l'immaginazione verso mondi lontani... favoloso, in poche parole.
Anche la trama era molto piacevole, una cosa che ad ogni parola mi spingeva sempre di più a continuare a leggere ~
Come "tributo", direi quasi, ai tre personaggi più famosi di Inazuma, non avrei saputo fare nè pensare di meglio, complimenti.
Il testo poi era impeccabile, senza errori e altro, e anche molto scorrevole, devo dire.
Bene, quindi ora me ne vado, perché sono indietrissimo con i compiti, ma ci tenevo tanto a recensire.
Un bacio,
Marina Swift <3