Recensioni per
Back in the shadows
di DanzaNelFuoco

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:29

Quarta classificata al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 19,6/20 
Stile e lessico: 14,8/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 64,4/65 
Grammatica e sintassi 
Una storia curata, precisa, con grammatica e sintassi eccezionali. 
La costruzione delle frasi è eccellente, senza il minimo errore: i periodi sono strutturati con sapienza e cura, collegati fra di loro in modo coerente ed efficace. 
La grammatica è praticamente impeccabile, con un unico, piccolo dubbio: la frase Notte dopo notte si chiede se sarebbe potuto essere tutto diverso non mi convince del tutto, quel “se sarebbe potuto” non mi suona del tutto giusto. Mi ci sono voluti un paio di decenni per farmi venire in mente un’alternativa xD, ma ti proporrei una rielaborazione come “Notte dopo notte si chiede se esista una possibilità che tutto sia tutto diverso”. Mi sembra che suoni meglio e che sia più corretto dal punto di vista grammaticale (sono una pignola fissata, ne sono consapevole xD). A parte questo dubbio, la grammatica e l’ortografia sono perfette, senza sbavature di sorta. 
Stile e lessico 
Lo stile è coinvolgente, fluido, straziante nella sua completezza e verità. Le frasi sono dirette, di immediata comprensione, e ogni periodo porta con sé un carico di sentimenti ed emozioni devastante. Il modo in cui alterni frasi secche ed incisive a periodi più lunghi e più “poetici” è eccellente: il tuo stile è vario, dinamico, avvincente. Lega il lettore alla storia, costringendolo a provare ogni singola emozione cha attraversa la mente di John. 
Riesci ad utilizzare il corsivo, i trattini e la punteggiatura in modo magistrale: ogni segno di interpunzione, ogni variazione, ogni elemento è esattamente dove dovrebbe essere, e contribuisce a rendere la storia indimenticabile. Personalmente, amo le storie dove lo stile è audace, vario, dove si sperimenta. E il tuo stile ha tutte queste caratteristiche, che fanno sì che le tue storie entrino nella mente del lettore e non ne escano più. 
Lo stesso discorso può essere riferito al lessico: hai un vocabolario ampio e vario che rende la storia piacevolissima da leggere e le frasi efficaci. Riesci a trovare sempre il giusto equilibrio fra ricercatezza e chiarezza, rendendo le espressioni che utilizzi poetiche ma mai ridondanti. 
Le uniche cosine che non mi convincono fino in fondo sono l’espressione “i suoi occhi continuano a fissarsi lì”, dove quel “fissarsi” stona un pochino con il tono della frase, risulta leggermente troppo colloquiale per il contesto, e il fatto che nelle prime due frasi ci sia una piccola ripetizione della parola “stanza”, che risulta un pochino fuori luogo. Per il resto, la scelta del lessico è impressionante, assolutamente azzeccata. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
C’è tutto. C’è John che è stato accanto a Sherlock dal primo momento in cui lui è entrato nella sua vita, che ha fatto di tutto per rimanere accanto a lui nonostante le difficoltà, nonostante non sia affatto semplice rimanere accanto a qualcuno come Sherlock, che è complicato, difficile. C’è John che si sente solo, perché non è stato in grado di rimanere accanto a lui fino alla fine, non di certo per sua scelta. Ha fatto di tutto, ceduto tutto se stesso, ma non è stato sufficiente: Sherlock se n’è andato, l’ha lasciato solo, e John non può fare nulla se non essere tormentato dai suoi stessi pensieri, dalla sua stessa mente che non riesce ad accettare che Sherlock non sia più lì. 
E poi c’è John che vorrebbe raggiungere Sherlock. Non può farlo, perché non avrebbe nessuna certezza di rivederlo, ma l’impulso rimane. Il fatto che non riesca a liberarsi di lui, che pensi di seguirlo, è devastante, e assolutamente accurato: riesci a seguire perfettamente il significato della citazione, mostrando la discesa verso il baratro di John che non riesce ad accettare che Sherlock non sia più con lui. 
Apprezzo moltissimo l’inserimento della frase all’interno della storia: è perfetta, sia per il fatto che viene ripresa dai pensieri di John sia perché dà immediatamente al lettore l’idea di quale siano il significato e l’atmosfera della storia, calandolo immediatamente nelle cupe riflessioni di John. Trovo che tu abbia trovato i personaggi giusti a cui abbinare questa frase, e che tu sia riuscita a svilupparla alla perfezione: la citazione e le riflessioni di John sono legate indissolubilmente, paiono dipendere l’una dalle altre e viceversa. Non ti sei solo ispirata alla frase, ma sei riuscita a rendere la frase parte della storia e viceversa. Un ottimo lavoro. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
La storia è articolata e sviluppata in maniera straordinaria: parte in modo “tranquillo”, e prende una svolta inaspettata. Il lettore non si rende conto di dove la storia voglia arrivare fino a quando ormai è troppo tardi, fino a quando si ritrova intrappolato nella mente di John e condivide con lui i ricordi, le riflessioni, la disperazione. Il modo in cui introduci il cambio di atmosfera è magistrale: il lettore si chiede quale sia il mistero dell’angolo, e quando gli viene rivelato la verità lo colpisce in modo assoluto e devastante, perché è terribilmente giusta. Perché quando il lettore si rende conto di dove la storia voglia arrivare capisce che non avrebbe potuto essere nient’altro, che è stato portato esattamente dove avrebbe dovuto. 
Hai avuto un’idea geniale per introdurre le riflessioni di John, intrecciandole con i sogni/visioni che offrono lo spunto perfetto per svilupparle. Non sono solo pensieri: sono pensieri intrecciati con la sua vita, con la sua mente, con le sue emozioni. 
L’idea di John che si accuccia contro l’angolo aspettando di raggiungere Sherlock mi ha distrutta. Oddio. Mi hai uccisa, perché è un’idea assolutamente perfetta. Un pochino drammatica, ma perfetta. John che non si rassegna, contro la razionalità, che cerca di inseguire Sherlock, che si aggrappa all’idea di raggiungerlo anche se con la mente sa di non poterlo fare è semplicemente perfetto. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Sto diventando prevedibile, ne sono consapevole xD Ma non posso fare altro che dirti che l’introspezione è meravigliosa: è curata sotto ogni punto di vista, sia nell’espressione tramite lo stile sia nello sviluppo. I pensieri di John sono diretti, incisivi. Ogni frase è un colpo al cuore del lettore, che si ritrova spiazzato dalla semplicità e naturalezza con cui riesci a trasmettere emozioni così complesse. Non esageri mai, e non perdi mai “profondità”: ogni riflessione ha il giusto equilibrio di complessità e intensità. I pensieri di John sono realistici e strazianti, e non immedesimarsi in lui è impossibile. Al lettore pare di sentire il vuoto che lo attanaglia, vi vedere Sherlock comparire fra le ombre, e vuole gettarsi con John nella ricerca del compagno perduto. 
Un ottimo, ottimo lavoro. 

Recensore Master
11/11/14, ore 17:07

Ehilà, non so se ti ricordi ancora di me (sicuramente no...), in ogni caso ti dovevo ancora una recensione e, con sommo piacere, recensisco questa storia. Semplice e dannatamente efficace, per una che sta "scoprendo" adesso Sherlock è una dolce coltellata al cuore.
Sono riuscita ad immaginarmi la scena e trovo l'immagine dell'angolo di oscurità (una sorta di alone di morte...) insolita, ma non per questo forzata. L'angst di tutto ciò è palpabile e...insomma mi sembra una fic ben riuscita.
Saluti
IMmatura

Recensore Junior
04/10/14, ore 16:50

Hei^^
Sebbene la tua storia non sia un manoscritto di tipo 8 pagine di Word mi é piaciuta molto...
Mi hai fatto tornare tutta la tristezza e l'angoscia e non voglio sapere come mi sarei ridotta se non avessi saputo come sono andate le cose, ovvero che Sherlock (graziea-dio) é ancora vivo!
John... l'hai trasformato nell'angst in persona, quindi non poteva che piacermi!!!

Ora vado,
Moody_Girl