Ehi, ciao. Dato che tu hai recensito così gentilmente le mie storie, ho pensato di dare un'occhiata alle tue e di lasciarti una recensione. Devo dire che mi ha deluso, e ci tengo a spiegare il perchè. Spero che tu non ti offenda e che accetterai i miei consigli e le mie critiche
Allora, innanzitutto: non credo che Alec non sappia cosa sia Halloween. Insomma, okay che è un Nephilim, del tipo che si distanzia abbastanza dal mondo mondano, ma dubito che sia così ignotante sulla cultura mondana. Comunque ci sta, non è un dettaglio così importante.
Il "poiché già sicuro" suona male. Ci starebbe meglio "poiché sei già sicuro". Un consiglio: cerca di non usare un linguaggio troppo ricercato, ma semplice e diretto.
Magnus che pensa "chi è che non ama i glitter?" ci starebbe, però è troppo... frivolo? Insomma, la sua vita non gira mica attorno ai glitter. Anzi, sono abbastanza certa che ormai giri intorno ad Alec. E proprio per questo non mi è andata giù la frase "non vuoi perderti in queste cose oggi, no, neanche per migliaia di glitter, figurarsi per lui" perchè dà proprio l'impressione che Magnus anteponga i glitter (i glitter!) ad Alec (la persona che più abbia amato in secoli e secoli e bla bla bla). Non mi è andata giù, perchè per Magnus i glitter non sono importanti come si pensa. Sì, sono parte del suo modo di mostrarsi, ma... insomma, spero che tu abbia capito.
E dubito che Alec lo chiamerebbe 'amore', lui non è così espansivo in questi termini, lui dimostra il proprio amore in altri modi, piccole frasi, piccoli gesti apparentemente quotidiani, ma il fatto che sia arrossito è okay. Però il modo in cui i pensieri di Magnus reagiscono al suo arrossire ("Amore, che c'è di più semplice, amore, manco fosse stato un demone.") mi pare... troppo acido, o duro, forse. Magnus nei confronti di Alec esprime sempre una dolcezza tutta sua, speciale, difficile da scriverem, descrivere o interpretare. Figurarsi, c'era dolcezza persino mentre lasciava Alec.
Inoltre il "manco" non ci sta molto bene, troppo dialettico. Meglio un "neanche", "nemmeno" o "come se fosse".
Poi. I soprannomi: Magnus non chiama sempre Alec con soprannomi. Anzi, l'unica volta che ne usa uno, a quanto ne sappiamo, è in Città delle Anime Perdute, quindi con quelli sarebbe meglio andarci piano e non usarli ogni 2 secondi (lo dico per dirtelo, non perchè tu qui ne abbia usato uno ogni 2 secondi).
Poi, se Alec dice "Perchè il sacchetto?" non specifica che non sappia cosa siano le caramelle. Sarebbe stato meglio un dialogo tipo "Perchè il sacchetto?" "Per le cartamelle" "Per cosa?"/"Cosa sono?". Però Alec non è mica così stupido, e nel mondo degli Shadowhunters non è che non esistano i cibi mondani, anzi. Sa benissimo cosa sono le caramelle.
Inoltre "quella sete di desiderio" non si può proprio sentire. Cioè, potresti mettere "quel desiderio", "quella sete di avere di più" o "quella sete/quel desiderio di lui".
Adesso arriva la parte più complicata.
Quando Magnus chiede "andiamo a letto?" sembra che abbia chiesto ad Alec di fare sesso estremo nello spazio a tremila miliardi chilometri dalla terra. Cioè, la sua reazione (di Alec) è molto esagerata. Con 'andare a letto' credo che Magnus intendesse 'dormire'. Se invece intendeva qualcosa tipo 'facciamo sesso?', beh, lui ha sempre rispettato i tempi di Alec e, essendo Magnus, non avrebbe mai commesso un passo falso in quel modo. Per di più, più di tutto, la reazione di Magnus è esagerata. Per usare un efemismo, che più riduttivo non poteva essere. Cristiddio, manco avesse appena stuprato Alec. Magnus è forte, più forte di quanto si possa immaginare, non è una ragazzina isterica che piange e balbetta al primo dubbio con il fidanzato, per niente.
Poi, se la storia si svolge ad Halloween, è dopo Città di vetro e anche Città degli Angeli Caduti, dopo ben due mesi da che Alec si è mostrato al Conclave per quello che è. Alec amava già Magnus in Città di Vetro, e non ha mai amato Jace, non nel vero senso della parola 'amare'. Credeva di amarlo, punto.
"Perché l'amore e una malattia rara,una forma di amnesia che ti fa scordare che nel mondo esistono altri sette miliardi di individui"
La parte dell'amore che è una malattia ci sta, anche se è molto alla "Colpa delle stelle", ma vabbe'. Però l'amore non è una forma di amnesia che ti fa dimenticare degli altri, no. Quello è in parte egoismo e ossessione, è quello che fa Jace, dimenticarsi di tutto e tutti. E non ci sono persone con modi di amare più diversi di Magnus e Jace. E' come dire che, dato che Sirio è la stella più luminosa della Sfera Celeste, è l'unica che conta, e che tutte le altre sono insignificanti. E Magnus, e pure Alec, non ama in questo modo. Nessuno dei due si è mai dimenticato degli altri a cui vuole bene, per niente.
Il modo in cui è finito, poi, lascia a desiderare. Sarebbe stato meglio un finale chiuso, dato che questa storia, a quanto ne so, non ha sequel. Qualcosa in più, che spiegasse cosa succede poi, dopo che Alec bacia Magnus. E' importante, fondamentale, per le storie a finale chiuso.
Ultimo ma non meno importante: il punto di vista. Ho notato che nelle tue storie usi quasi sempre la seconda persona. Beh, un consiglio: la seconda persona non attira la gente. E' un modo narrativo vecchio e praticamente mai usato, ed attrae poco. Ti consiglio di usare la buona vecchia prima o terza persona.
Per finire, niente da ridire sulla grammatica. La storia è grammaticalmente scritta bene.
Detto ciò, ti saluto, sperando che le mie critiche ti siano servite e di non essere stata sgarbata. Nel qual caso, chiedo scusa.
Greta |