Allora, ho letto entrambi i capitoli, devo dire che lo spunto per la storia c'è, ma dovresti migliorare un po' nella forma. Ad esempio: la prima cosa che mi è saltata subito all'occhio è che i pensieri della protagonista sono sempre preceduti da "<<" e poi ">>" per chiudere. Questo è sbagliato, perchè quelle virgolette si usano per i dialoghi. Se vuoi scrivere un pensiero interno scrivilo in formato corsivo o con le altre virgolette "". Se no il lettore fa confusione. E così anche per le onomatopee. La seconda cosa che ho notato è che finchè non ero arrivata a fine capitolo non ho capito bene cosa stesse succedendo. Perchè, se tu vuoi scrivere un capitolo cambiando persona che narra, allora devi farlo capire al lettore! Se metti semplicemente dei puntini sembra solo che tu stia dicendo: "Passò del tempo", ma non "Cambio personaggio". Quindi devi dirlo e farlo capire al lettore. Quando ero al secondo paragrafo, tra l'altro, ho avuto dei dubbi su questo pezzo: "Rimasi a guardarla per qualche secondo e poi ricambiai il saluto facendo una piccola smorfia.
«Allora Alexis, io sono Patricia Sullivan e sarò la tua professoressa di Italiano.". Qui sembra che a parlare sia il ragazzo! Perchè l'unico soggetto che c'è nella frase è quello prima (cioè Liam) e dopo il dialogo non hai messo nessun "si presentò la professoressa" o "disse la professoressa" e simili. Quindi davvero, si crea confusione in questo modo.
Subito dopo abbiamo questa... BANCATA.
Ok, non esiste e non esisterà mai nel vocabolario italiano la parola "Bancata". MAI.
La frase subito dopo: "«Certo» disse annuendo, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro." qui sempre manca il soggetto! CHI sta parlando? Non si capisce.
Il dialogo che segue con Liam e Jeff è futile. Non serve ai fini della storia, infatti è molto breve, molto campato a caso. In più, non si capisce perchè Liam debba pensare che Alexis sia una ragazza strana, insomma, sì, si veste in modo "non alla moda" e non cura molto il suo aspetto, ma perchè dovrebbe sembrargli strana? La conosce da massimo un paio d'ore!
Passiamo al capitolo due.
Già l'inizio è... strano(?) Insomma, ci sta che si metta le cuffie e poi ci sia il testo della canzone per farti sentire ciò che sta ascoltando, ma non ci sta il fatto che subito dopo, di colpo, c'è il dialogo con sua madre. Avresti potuto aggiungere cose come: "Canticchiai quella canzone per tutto il cammino, finchè non arrivai a casa e fui costretta dalla voce di mia madre a togliermi le cuffiette" e da lì si passa al dialogo con la madre. Se no non ha senso.
Poi, paragrafo successivo, nella seconda parte del dialogo hai di nuovo omesso i soggetti e poi... "We. Che ti va di fare?". Sinceramente è veramente brutto vedere quel "We" perchè nessuno lo usa quasi più per salutare le persone, se proprio non puoi fare a meno di usare quell'espressione, prova ad usare "Uè" che è un po' più carino da leggere.
Passiamo al: "Mi avvicinai all'entrata del parco.
Mi sedetti su una panchina e sfilai il cellulare.
Non sapevo che fare, ero terribilmente infastidita dalle zanzare che mi gironzolavano intorno e che mi pungevano.". Non ho capito perchè l'hai staccato dall'altro paragrafo, ed in più non si capisce che cosa abbia spinto Alexis ad andare al parco. Poi, l'ultima frase del paragrafo. Se tu scrivi: "Non sapevo che fare, ero terribilmente infastidita dalle zanzare che mi gironzolavano intorno e che mi pungevano." i casi sono due: o questa frase la stai collegando a quella prima (e se fosse così non avresti dovuto andare a capo) o dovevi aggiungere qualcos'altro dopo. "Non sapevo che fare, ero terribilmente infastidita dalle zanzare che mi gironzolavano intorno e che mi pungevano che avrei voluto urlare" oppure, se non vuoi aggiungere niente, dovresti mettere i tre punti alla fine, per far capire che il pensiero continua, ma non lo fai capire al lettore, lasciandolo un po' nel mistero.
Paragrafo seguente.
Come prima cosa "Qui" si scrive senza accento, e non si capisce perchè deve essere accompagnato da: "...?" quel modo di scrivere è un modo molto particolare che si usa per spingere un'altra persona a finire la frase, a proporre qualcosa. Ad esempio: "Vuoi mangiare un gelato o...?" indica il fatto che il soggetto vorrebbe che l'altro continuasse, proponendo qualcos'altro da fare. Poi, lo zainetto da dove diavolo è saltato fuori?! Non se ne era mai accennato! E perchè l'ha lasciato sulla panchina incustodito? Boh. Andando un po' più sotto troviamo il: "mi chiese porgendomelo". Qui ci vorrebbe una bella virgola, se no sempra che il signor porgendomelo abbia chiesto qualcosa a Liam. Poi, la domanda che porge dopo Liam non ha un collegamento con la frase precedente. Anziché chiedere: "Come fai a saperlo?" dovrebbe chiedere piuttosto: "Come mai ce l'hai tu?" o "Lo sai che è illegale rubare zaini?". Se Liam chiede ciò che hai scritto sembrerebbe un imbecille! Alexis gli avrebbe risposto: "Sei scemo? Ti sto solo chiedendo se è tuo. Non era un'affermazione, ma una domanda.".
E poi l'espressione: "Te l'ho visto." è DAVVERO agghiacciante. Non si dice mai "Te l'ho visto"! Non ha neanche un vero e proprio senso grammaticalmente parlando. Si dice: "L'ho visto stamattina vicino alla tua sedia". Ma "Te l'ho visto" no. MAI.
Detto questo, finisco qui la mia recensione. Tutto ciò che ho scritto è stato per aiutarti, non per offenderti, va bene? :D Ciao! |
