Ok, sono tipo in ritardissimo e non mi scuserò mai abbastanza per questo! Sai che ho letto il capitolo poco dopo la pubblicazione e mi ritrovo a lasciare una recensione solo adesso, con una settimana di ritardo e mentre dovrei studiare -oggi proprio non riesco. Mi dispiace, davvero, ma questa è stata una settimana un po' così e non volevo assolutamente commentare la tua bellissima storia di fretta, scrivendo un qualcosa di troppo semplice -anche se alla fine farò un casino come sempre, già lo so xD
Dunque. La prima parte l'ho letta non troppo tempo fa, quindi i miei feels -vedi tra le righe disperazione- erano abbastanza freschi.
Io non voglio dirti che ti odio, davvero, ma se tu mi inizi il capitolo con "Ogni giorno, ad ogni piccolo gesto, e anche solo respiro, Wu Yi Fan si innamorava di Huang Zi Tao. Ed erano i suoi occhi a parlare, ogni volta, perché lui, con le parole, non era mai stato bravo" io non posso farne a meno. Come ti ho detto nella precedente recensione -mi pare xD- queste cose mi stendono, sul serio, e sapendo quello che è successo a Kris già sento le lacrime agli occhi. Ti giuro, le tue storie mi fanno entrare in un conflitto interiore tutte le volte, tipo che ho paura di andare avanti perché so che alla fine mi trasformerò in una cascata ma ho bisogno di farlo perché altrimenti non vivo. Ergo, ti odio. basta.
E siamo solo al primo rigo.
"Quella notte, Yi Fan avrebbe urlato a Tao ogni cosa. Gli avrebbe gridato quanto lo amava, quanto lui, più di qualsiasi altra cosa, era il centro del suo mondo. Yi Fan gli avrebbe confessato ciò che solo pochi minuti prima aveva compreso. Gli avrebbe confessato che, per tutto quel tempo, era stato solo uno stupido a non capire che lui, Zi Tao, era il suo motivo, il suo perché, e nulla, nulla su questo mondo, era superiore a lui. Nulla, neanche la partita della sua vita, quella che avrebbe segnato la sua carriera, quella che aveva abbandonato nel mezzo del suo svolgimento, la stessa che aveva il compito di vincere, perché capitano della sua squadra. Per Yi Fan nulla era superiore a Tao" -e andando avanti la situazione non migliora.
Ecco, un'altra cosa che volevo dirti, devo cambiare metodo per recensire, altrimenti ti ritrovi a leggere esattamente quello che hai scritto tu xD Ma non posso farci niente, hai un'abilità fantastica nel mettere insieme le parole e nell'esprimere e allo stesso tempo scaturire emozioni e sensazioni.
Comunque. Non ti nascondo che , inizialmente almeno, ho continuato ad odiare un po' Tao, proprio come era stato nella prima parte. Lui dà dell'egoista a Yi Fan, quando in realtà, a mio parare l'egoista in tutta la questione era stato lui e Dio avrei voluto prendere a schiaffi quella prima donnetta -perché lo è e gli si vuole bene per questo ma io vorrei anche dargliele per questo xD
Digressioni a parte, Tao si fa "perdonare" subito perché si rende conto di quanto fosse in errore e la mia disperazione torna alla carica più forte che mai "Erano trascorse ormai tre settimane da quel giorno. Tre settimane in cui Tao, per ogni giorno, si era alzato, svogliatamente preparato, e aveva raggiunto Yi Fan. Ogni mattina. Ogni mattina, per tre settimane, Tao si era dolorosamente annullato e completamente donato a lui. A lui, che ormai non c'era più. E più passavano le ore, più le lancette di quell'orologio nella camera d'ospedale di Yi Fan scandivano i minuti, e i secondi, più Tao ne era consapevole, più Tao veniva miseramente schiacciato da quella verità che per tre settimane medici e inservienti gli avevano ripetuto. La stessa verità in cui Tao aveva scelto di non credere in preda al rifiuto: Wu Yi Fan era in coma, in un coma irreversibile, e non si sarebbe mai più svegliato". "E adesso Tao era in piedi davanti a lui, a parlare ad un corpo la cui anima era volata via da tempo. Tao era lì, a rimpiangere parole mai dette, momenti mai abbracciati in preda alla rabbia più stupida ed era lì, a piangere memorie, ricordi di una vita che non sarebbe mai più stata la sua, di una vita che ormai era mera cenere al vento. Tao era lì, ma voleva fuggire. Voleva scappare da quella realtà che si ostinava a non accettare. Voleva scappare da quella realtà che sapeva solo di puro terrore e paura, quella realtà immersa nella mancanza di un profumo, del suono di una voce, della carezza di una mano e il calore di un sorriso. E come ogni giorno, da tre settimane, Tao si sciolse in un pianto disperato, bisognoso, mentre il proprio corpo tremava violento e le proprie mani si aggrappavano al camice di Yi Fan. Urlava contro il suo collo di perdonarlo e gli pregava di tornare fra i singhiozzi, fino a perdere la voce, fino a sentire la gola bruciare".
Donna. Dammi una pedata nello stomaco che fai prima. Devo ripetermi, come sempre, ma è impressionante quanto tu sia brava a scrivere certe cose. Tempo fa mi dissi che l'angst è il genere che preferisci e io ti assicuro che riesci a scriverlo in una maniera eccezionale. Il capitolo lo conosco ma rileggendo questi righi mi viene ancora la pelle d'oca. Le tue parole sono dolorosamente belle.
"E con un lento movimento delle mani, Tao disse addio a Yi Fan, ponendo intorno al suo collo anche la propria collana, unendo il tao in un unico principio non più ingiustamente separato." Ed ecco la pedata. Mi sto sciogliendo sul pc, sappilo.
Comunque, il particolare delle collane mi è piaciuto tanto. Nella prima parte mi ero incuriosita perché sinceramente pensavo che Kris avesse scelto la collana sbagliata per sé ed infatti, Tao in questa seconda parte me lo conferma, ma non è solo per questo. Credo sia perché la scelta non riflette veramente la personalità del personaggio quanto la visione di questo del compagno (?) Non lo so se mi sono spiegata, nella mia testa c'è un pensiero che mi pare abbia senso ed è dovuto a questo particolare che, nonostante la tristezza, scalda un po' il cuore.
Così come mi è piaciuto da morire il fatto che -Dio, ti chiedo scusa se sto per dirti una cazzata colossale e ti prego, correggimi se sbaglio- il ghiaccio, o per estensione il freddo o l'inverno (il 21 Dicembre, solstizio d'inverno, mi era sfuggito l'altra volta -se mi sbaglio ci faccio tipo una figura di merda pazzesca xD), è il filo conduttore dell'intera storia, dal titolo, alla descrizione del personaggio di YiFan, allo stato d'animo di Tao fino alla competizione di sculture. E' una metafora bellissima, ricca di significato e che evoca nella mia testa immagini tanto belle quanto tristi che si adattano perfettamente alla trama ma che vanno anche al di là, la superano, almeno per me.
Sei bravissima Ro, davvero.
"Durante tutta la durata della sua lavorazione, Tao non aveva mai sentito il bisogno di ricorrere ad una foto e sforzarsi per rendere più chiara, nella propria mente, quell'immagine, la sua immagine. Sebbene il prodotto finito risultasse abbastanza grezzo data la sua poca, se non del tutto scarsa, esperienza nel realizzare sculture, e ancor meno nel farlo con quelle in ghiaccio, si poteva chiaramente distinguere quella che era stata ed era la persona di Wu Yi Fan in quelle rifiniture. Si poteva chiaramente scorgere la bellezza del suo volto, la morbidezza dei suoi capelli, la perfezione del suo corpo. Tao passo lo sguardo sul suo lavoro, su ogni punto, ma ciò su cui la sua attenzione si prolungò nella contemplazione fu la collana che aveva realizzato intorno al suo collo. Tao aveva scolpito Yi Fan nel ghiaccio, e lo aveva fatto realizzando con lui anche quella che era stata la loro collana" Da qui in poi è iniziata la mia rovina definitiva. Giustamente, come per Daimon, mi fai soffrire per tutta la storia per poi tramortirmi con una mazzata sulla testa e farmi perdere i sensi. Ma neanche, perché almeno adesso non starei piangendo col gatto che mi guarda come fossi una cretina.
E' stupendo, il sogno, il risveglio, la realizzazione e la fine, sono tutte dolorosamente stupende ed io ho voglia di strapparmi i capelli dalla disperazione. La mia, ma anche quella di Tao, che sei riuscita a rendere anche troppo bene.
Guarda come mi riduci, poi non dovrei aver paura di leggere le tue storie!
Lo sai, tu mi emozioni tutte le volte. Sì, non amo particolarmente gli Exo e le loro ship, è vero, ma questo non cambia il fatto che Krystallos sia una storia bellissima e il tuo lavoro non si smentisce mai. Mi dispiace che il risultato finale non ti abbia soddisfatta ma, fidati di me, non ne hai motivo. Per quanto poco possa contare, io lo sono.
Come al solito, avrei voluto lasciarti una recensione più bella, ma rileggendo la storia mi rimane quasi impossibile non iniziare a parlare a vanvera e allo stesso tempo non riuscire a dire quello che davvero vorrei. Sappi però che tutto quello che ho detto lo penso davvero e che -a quanto pare in me c'è una vena masochista- spero di leggere ancora qualcosa di tuo, indipendentemente dalla coppia di cui narri.
Ancora, scusami per il ritardo. Sono pessima.
Sara❤ |