Ok, io sto un attimo piangendo, ma va tutto bene, eh.
Prima di tutto buongiorno o quel che è, mi sono imbattuta in questa fanfiction perché è comparsa fra le ultime uscite e quindi era giusto che io la leggessi. Anche perché è una Thomesa. E io mi sento l'unica a shipparli nonostante tutto quello che è accaduto.
Solo un errore che ho notato nel testo:
"Minho mise una mano in tasca ed estrasse un figlio ripiegato più volte."
Ecco, dovevo scriverlo sennò sicuro me ne dimenticavo. All'inizio neanche avevo notato l'errore, ma poi l'ho riletto e la frase mi ha fatto ridere nel contesto.
Io sinceramente penso di aver capito la psicologia di Teresa, quindi non la giudico, anzi mi piace. Capisco anche i sentimenti di Thomas, è ovvio che ci è rimasto male, tutti avrebbero fatto fatica a perdonarla se fossero stati al posto suo, ma nonostante tutto Teresa era sempre lì nella sua mente, anche quando credeva di odiarla, era la sua ossessione e volente o nolente, pensava praticamente sempre a lei. Per questo penso che Brenda in realtà sia solo un ripiego, perché in fondo lui ha sempre amato Teresa, gliel'ha anche detto. Però non è una nota negativa. Thomas comunque vuole bene a Brenda, è la persona più adatta a lui con l'assenza di Teresa e dopo tutto ciò che è successo, ma sono dell'opinione che se Teresa fosse sopravvissuta, seppur non subito - perché è impossibile che la perdonasse così presto, gli sarebbe voluto ancora un bel po' - dopo del tempo sarebbero tornati assieme, in qualche modo sarebbero riusciti a ritrovare il loro vecchio legame. Anche perché dopo il Pass Verticale, Thomas non si sarebbe più dovuto chiedere se Teresa fosse dalla sua parte o no, era alquanto ovvio, quindi sarebbe stato più facile. Più che altro perché ciò che li legava era troppo forte, non si poteva eliminare una cosa così come se nulla fosse.
Dall'altra parte dobbiamo prendere in considerazione anche la psicologia di Teresa. Lei è una tosta, davvero, mi è piaciuto tantissimo come personaggio nel primo libro. Poi tutto ciò che ha fatto nel secondo era perché era praticamente stata minacciata. Lei gliel'ha detto a Thomas, che l'unica cosa che le è sempre importato era lui e immaginiamoci una persona a cui viene costretto a fare del male alla persona che più ama perché sennò quella verrà uccisa. Però - però, sottolineiamo - se lo fa, quella persona vivrà. Io avrei fatto lo stesso, che poi quella persona mi avrebbe odiato o no, mi sarebbe importato poco se fossi stata sicura che sarebbe sopravvissuto. Certo, è una perdita, ma era la cosa più giusta e sicura da fare, il gesto di Teresa era stato un sacrificio per salvare Thomas, magari lei lo sapeva pure che l'avrebbe odiata, ma l'ha fatto per salvarlo, perché non voleva che la C.A.T.T.I.V.O. facesse lui del male. E poi nel terzo libro anche io l'avrei riacquistata la memoria. Insomma, ti può condizionare, ma in seguito a tutto ciò che avevano passato, era ovvio che rielaborassero un nuovo pensiero e, seppur consapevoli che i fini della C.A.T.T.I.V.O. fossero buoni - perché lo erano, volevano semplicemente salvare l'umanità, ma c'era ovviamente un prezzo - hanno deciso di andare contro al progetto, perché si stava spingendo oltre. Ma magari Teresa sapeva pure che volevano uccidere Thomas per vedergli il cervello e così ha organizzato la fuga. Per questo trovo insensato odiare il personaggio di Teresa per questi motivi. Certo, si può non essere d'accordo, non tutti avrebbero fatto come lei, però c'è anche da immedesimarsi e capire cos'è successo realmente.
E poi c'è Brenda. Presa individualmente mi piace come personaggio, ha dei modi di fare strani, ma anche lei è tosta. Solo che anche io se fossi stata in Thomas l'avrei allontanata in un primo momento, perché una che ti si avvicina così e a malapena ti conosce fa strano, eh. Solo che sono ancora convinta della mia teoria sul fatto che sia un ripiego e che se Teresa fosse sopravvissuta alla fine lei e Thomas si sarebbero ritrovati. E... va bé, sì, nel prequel erano canon, ma questa è un'altra cosa.
Allora, che dovevamo dire?
Ah, sì, mi hai sinceramente commossa, appunto per le cose che io penso e che ho bellamente elencato qua sopra perché mi sono lasciata trasportare dall'argomento.
Sì, penso che Minho gliel'avrebbe consegnata quella lettera, anche se Teresa proprio non gli andava a genio. E sì, penso anche che Teresa avrebbe potuto fare una cosa del genere, specialmente lasciare andare Thomas. Certo, era gelosa di Brenda, teneva a Thomas, ma appunto per questo gli avrebbe dato tempo e spazio e avrebbe cercato di riallacciare i rapporti con lui.
Concludo dicendo che, sebbene si amassero anche prima, Teresa ne era più certa di Thomas - anche se soprattutto nel primo e secondo libro può sembrare il contrario, ma ricordiamoci che il POV è quello di Thomas - almeno nel terzo libro è evidente perché lei aveva riacquistato la memoria, si era ricordata ciò che Thomas era realmente per lei prima del Labirinto, il loro legame... Lo dimostra negli ultimi istanti della sua vita, tutto questo per dirti che ciò che hai scritto per me è molto ma molto sensato e realistico.
E alla fine Thomas. Lui l'amava e questo è quasi oggettivo. Lui l'aveva perdonata, l'aveva iniziato a fare quando aveva capito che Teresa diceva la verità, che era dalla loro parte, ma poi si è reso conto troppo tardi che aveva sprecato del tempo ad evitarla per quel torto, perché poi è morta, lui l'amava e non era mai riuscito a farle capire che l'aveva perdonata, non avrà mai occasione di recuperare tutti i momenti che ha passato senza di lei e capisce veramente quanto ancora ci tiene in quel preciso istante. Ma è troppo tardi, è ingiusto, ma alla fine Dasher secondo me ci ha voluto insegnare che non esiste il giusto, ma non esiste neanche lo sbagliato.
Sì, penso di concludere così questa recensione decisamente troppo lunga e noiosa.
Baci e panda, Mito. |
