ciao, ciao, ti ricordi di me? Sembra così strano non presentarsi nella prima recensione di una storia!
Avevo già letto il prologo in anteprima ( ^.^ ) e la mia opinione non è cambiata, ma ci tenevo a lasciare una recensione.
Non sono certa un'esperta in grammatica, ma penso di aver individuato un paio di sviste: verso la fine hai scritto "L'aria che gli entrava da tutti i pori", ma dovrebbe essere "che LE entrava"; all'inizio invece c'è "le orecchie non lasciavano scampo allo scrosciare della pioggia", questa frase non mi suona, non dovrebbe essere "lo scrosciare della pioggia non lasciava scampo alle orecchie"? a dire il vero suona male ugualmente, ma almeno ha più senso; come ultima cosa in "lui che rideva......." metterei una virgola dopo "rideva", lascerei uno spazio e solo tre puntini (formalmente è più corretto).
Ribadisco la mia ammirazione per chiunque riesca a creare quella che io chiamo "l'atmosfera". Sembra banale, specialmente a chi viene naturale, ma ti assicuro che non lo è. Io, per esempio, non sento di esserci mai riuscita. Per atmosfera non intendo solo la suspense o l'avventura, ma l'ambientazione: riuscire a far sentire la fatica dei personaggi, il loro stato d'animo, riuscire, in poche frasi, a far immaginare perfettamente il luogo in cui ci si trova, l'atmosfera appunto. è ciò che più cattura lettori a mio parere.
Penso che per ora sia tutto, leggerò il primo capitolo appena mi sarà possibile.
Artemide ;) |