Devo dire che la poesia non è proprio il mio genere, in quanto preferisco di gran lunga la prosa, e quindi non ne sono una grande intenditrice; questa raccolta, però, mi è davvero piaciuta. In particolar modo le ultime due poesie: la seconda tratta il dolore in maniera così delicata, così "musicale", che pare quasi una carezza. E' un dolore che si insinua piano piano nel lettore, fino ad arrivare al picco con le ultime parole, più forti ed incisive; l'ultima, invece, mi ha colpito per il suo forte collegamento con l'attualità. Al giorno d'oggi molte terre sono state distrutte per far posto alla civilizzazione e il modo in cui lo racconti è singolare, originale e soprattutto d'effetto. In quanto a grammatica, non sono al momento molto attendibile perchè sono stanca, ma non mi sembra di aver riscontrato alcun errore di sorta. Lo stile è molto fluido e semplice e quindi, pur trattandosi di poesia, non è stato difficile capirne il significato e sentire i sentimenti che volevi trasmettere. Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro, complimenti! Baci =)

Ciao, Pam! �� Ho trovato il link su Facebook da un post che hai pubblicato. Le poesie sono davvero belle. Mi hanno colpito la seconda e la terza in particolare, e ti spiego il motivo: la seconda mi ricorda Saffo e Teocrito. Di Saffo la malinconia, il paesaggio notturno. Di Teocrito mi ricorda un mimo, "le incantatrici" se non sbaglio dovrebbe chiamarsi cosė, in cui viene narrata la storia di una giovane che si rivolge alla luna e alla magia per poter far tornare a casa il suo amato. Infine il terzo canto fa riflettere su quello che ci sta accadendo intorno. E me la immagino questa pastorella che sta su una delle nostre colline ad osservare la distruzione della nostra meravigliosa valle. Davvero molto belle ed espressive, un bacio, Sharon ��