Ancora una volta ci sono troppi avverbi in -mente.
"Non potevo fermarmi, come se qualcosa mi stesse istigando a continuare a consumare le mie energie così, correndo quasi in un corridoio, solamente che quella era una strada e su ogni lato si trovava un abitazione, tutte esattamente uguali alla casa dove vivevo."
Descrizione inespressiva e disordinata. Non traspare alcuna immagine abbastanza vivida. Quel "solamente" rompe la scorrevolezza del testo, mentre "esattamente" è superfluo: hai già detto che sono uguali, non c'è bisogno di metterci un avverbio.
"Le mani e le gambe cominciarono a tremarmi, quando sentii un lieve lamento provenire dalle mie spalle."
Semmai "alle mie spalle", sennò sembra che siano le spalle a lamentarsi.
A posto la frase prima della virgola. Il mio consiglio è di utilizzarle più spesso. Trasmettono molto più rispetto a semplici aggettivi.
"Mi voltai velocemente, potendo scorgere la carcassa di uno di quelle creature, completamente tranciata a metà. I suoi organi erano completamente sparsi sul suolo, e solo parte superiore era rimasta sana.
Aveva la faccia completamente mutilata. Si poteva vedere intatta solo la mascella, con i denti gialli marci e la lingua, anch’essa ridotta in pessimo stato."
Troppi avverbi in -mente, uno dei quali ripetuto tre volte. La descrizione è piuttosto sommaria e non molto d'impatto. Ci avrei visto bene qualche similitudine.
"Non potevo capacitarmi come fosse stato possibile udire un lamento"
Qui ti sei complicato la vita. Bastava un "Non capivo cosa avesse prodotto quel lamento" o "Non capivo da dove fosse provenuto quel lamento".
"Poi la carcassa si mosse."
C'è un "poi" giusto una frase prima. Ripetizione.
"Indietreggiai spaventata"
"Spaventata" è troppo astratto. Cerca di rendere più vivide queste frasi descrivendo cosa prova la protagonista. Tipo: "Indietreggiai con il cuore a mille".
"La guardai, poiché non ne avevo mai avuta una tutta mia… così come non ero mai stata da sola come in quel momento."
Sintassi non molto chiara.
"Il mostro rimase di nuovo fermo, prima di voltare solamente il capo."
Un avverbio in -mente davvero superfluo, nonché dannoso. Se lo omettevi non cambiava il senso della frase.
"-Nessuna speranza..- sentii uscire dalla bocca, se così si poteva chiamare ciò che gli rimaneva intatto, della creatura. –Nessuna via d’uscita.. nessuna fine.-"
La frase tra le due virgole è una palla al piede che rovina la scorrevolezza del testo. Potevi scrivere "sentii uscire dalle sue fauci dilaniate".
In questi casi, descrivere che suono ha la voce è molto utile.
Noto in questo momento che la ragazzina deglutisce un po' troppe volte. Alla lunga risulta ripetitivo e anticlimatico.
"Rimasi completamente pietrificata, incapace di compiere qualsiasi movimento."
Avverbio superfluo: se dici "pietrificata" il lettore da già per scontato che lo sia completamente. La frase successiva è anch'essa superflua: hai già detto che è pietrificata, non c'è bisogno di ribadirlo.
"Scossi il capo, accennando un lieve sorriso.
-Uno… uno stupido incubo- dissi, abbassando di conseguenza il capo.
L’uomo si avvicinò di conseguenza, sedendosi al mio fianco e portandomi una mano proprio sulla testa, accarezzandomi delicatamente."
Ripetizione di "capo" e "di conseguenza". Dopo la prima frase non serviva andare a capo.
Quel "proprio" è superfluo. Senza ripetere "capo/testa" avresti potuto scrivere "Thomas si sedette al mio fianco, carezzandomi tra i capelli ispidi (o soffici, o qualche altro aggettivo)".
Non c'è bisogno di utilizzare il pronome "uomo" con Thomas. La storia è narrata dal punto di vista della bambina, ed essendo legata a Thomas suona strano che lo chiami "L'uomo".
La ripetizione dei nomi non è mai un problema troppo grave, perché il lettore tende a non darci peso. Perciò non aver paura di ripetere più volte il nome dei personaggi. E' molto meglio che ricorrere a chissà quale pronome.
Mi sembra che stiamo bruciando le tappe. Mi aspettavo che il rapporto tra i due protagonisti si evolvesse di capitolo in capitolo, invece già ora sono molto legati. Non condivido appieno questa decisione.
"e non vedevo l’idea di aprire un’altra scatoletta dopo aver cenato solamente qualche ora prima…"
Sintassi strana. "Avendo cenato poche ore prima, non mi andava di aprire un'altra scatoletta" è molto più ordinato e comprensibile.
"-Nessuno si opporrà se tu mangerai queste pesche. Ora avanti, mangia, è per il tuo bene, mio fiorellino-"
... Cristo mi sono cagato sotto ò_ò
Scusa ma quel "mio fiorellino" NON DEVE ESISTERE PROPRIO MAI! XD
A meno che Thomas non si riveli una specie di pedofilone °-°
"In prima fila si trovava il “gigante” Andrew, sempre con la propria accetta ben salda in mano, pronta a essere utilizzata per qualsiasi evenienza."
"Ben salda in mano" l'hai usato anche per la pistola di Thomas. Occhio a non abusarne. Il "pronta ad essere utilizzata per qualsiasi evenienza" è inutile.
Ho notato altri pronomi come "uomo minuto" o "mio più fidato amico" fino a "uomo senza una mano".
Come ho detto prima: evitali. Soprattutto nel caso di Thomas.
"grossa voce cupa e profonda."
Una voce non può essere "grossa".
"-Non è rimasto nulla in California se non morte. E’ lì che volete andare? In mezzo la morte?-"
Semmai: "Non è rimasto nulla in California, se non la morte. E' lì che volete andare? In mezzo alla morte?"
Anche se personalmente avrei levato "se non la morte" e "in mezzo alla morte".
"Me lo aveva ripetuto tantissime volte.. poi aveva smesso di parlarne quando le cose si cominciarono a mettere male."
Sei passato dall'imperfetto (aveva smesso) al passato remoto (si cominciarono).
"Seppur fosse più basso rispetto ad Andrew, non aveva alcun timore."
Un improvviso cambio di Point of View (POV). La storia è narrata dal punto di vista di Kairye, perciò non può sapere che sensazioni prova Thomas.
"A bloccarli se ne occupò Ron, che si mise, o meglio cercò, di collocarsi, tra i due."
Madò che casino di virgole. A 'sto punto scrivevi "che si mise tra i due" e la finivi lì XD
"rispose con tono scontroso Thomas, che continuava a fissare senza mai spostare lo sguardo l’uomo."
"Senza mai spostare lo sguardo" è superfluo, se già hai scritto "che continuava a fissare".
Lo scontro con gli zombie è narrato in maniera scarna e frettolosa. Li hai lanciati nella narrazione senza costruirci attorno l'adeguata suspence. Usi tempi troppo lunghi per descrivere l'azione, col risultato che la scorrevolezza va a farsi benedire.
Il resto del capitolo contiene problemi simili a quelli già elencati: frasi superflue, tempi troppo lunghi, descrizione e narrazione sommarie e pronomi in quantità.
Più un secondo "mio fiorellino" che sono sicuro accrescerà del 200% il livello di colesterolo che ho nel sangue XD
La qualità dei contenuti è a posto, il problema è l'esecuzione. Si vede che hai dei buoni propositi, ma devi affinare lo stile.
L'unica cosa su cui davvero ho da ridire, è la precocità del rapporto tra Thomas e Kairye. Avrei preferito qualcosa alla The Last of Us, o The Walking Dead (il gioco) in cui il rapporto tra i due protagonisti si costruisce passo per passo.
Nonostante le critiche, cerca di migliorare e non buttare all'aria tutto. |