Recensioni per
Ferite
di Emily27

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/12/14, ore 20:30
Cap. 1:

Giudizio "Heal my wounds"
Sesta Classificata
 

Pacchetto: Desolation row 
Citazione: Darling, do you feel, there is a storm coming our way /The burning light between us is already starting to fade (Killing me killing you – sentenced) [Tesoro, lo senti? C’è una tempesta che viene verso di noi / La luce ardente fra di noi sta già cominciando a spegnersi] 
Prompt: Tornare a casa 
Dialogo: ‹‹Dobbiamo accettare che questa volta potrebbe non esserci un lieto fine.›› 
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 12,5/15 
Attinenza al tema/utilizzo dei pacchetti: 18/20 
Sviluppo della trama: 8/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 9,5/10 
Punto bonus: +1 
Totale: 69/76 
Grammatica e sintassi 
La grammatica è eccellente. Non ci sono errori di alcun tipo, e nemmeno sbavature. Non ci sono errori di battitura, grammaticali o di ortografia. La storia risulta scritta con grande cura e attenzione, e questo si riflette dalla precisione che dimostri. Non posso che farti i miei complimenti :) 
Per quanto riguarda la punteggiatura, ci sono alcune frasi che forse avrebbero potuto essere costruite diversamente, per rendere la lettura un filino più scorrevole. Ma dal momento che non si tratta di veri e propri errori, mi spiegherò meglio nella prossima voce. 
Stile e lessico 
Lo stile è molto, molto buono: è chiaro, conciso e abbastanza audace. Non fai scelte stilistiche particolarmente ricercate, ma questo non è un male: costruisci le frasi in modo diretto, dando perfettamente l’idea della gravità della situazione. Del tuo stile quello che mi piace di più è la capacità di dare immediatamente al lettore il quadro della situazione, senza bisogno di dilungarti in descrizioni dettagliate. Si riesce a inquadrare immediatamente la scena, e questa è un’abilità davvero molto utile. 
Forse ci sono un paio di momenti in cui avresti potuto accostare ai periodi lunghi di riflessione qualche frase breve: già lo fai in alcuni passaggi, come in “Poi successe il finimondo.”. Questo passaggio è estremamente riuscito, perché trasmette alla perfezione il senso di cambiamento drammatico che avviene all’improvviso, senza preavviso. È un’affermazione che colpisce il lettore all’istante, risvegliando la sua attenzione e trascinandolo nella storia. 
Se avessi utilizzato questa tecnica in altri passaggi (senza esagerare, naturalmente, o la storia sarebbe risultata troppo frettolosa) avresti dato un ritmo assolutamente perfetto alla narrazione, che già parte da un livello altissimo. 
Prima ti accennavo qualcosa riguardo alla punteggiatura, e ora mi spiego: c’è qualche frase molto lunga, che rallenta un po’ la lettura e incrina leggermente il ritmo della narrazione. Ti segnalo ogni caso, spiegando bene cosa io intenda: 
-Emily si era trasferita a Londra convinta di poter riprendere in mano le redini della sua vita, ogni giorno si ripeteva di aver preso la decisione giusta per se stessa, di essersi lasciata alle spalle disagi e turbamenti, ma ora si stava rendendo conto che non era così. Questa frase è molto lunga, e risulta un po’ pesante. Io la spezzerei, distribuendo la punteggiatura così: “Emily si era trasferita a Londra, convinta di poter riprendere in mano le redini della sua vita. Ogni giorno si ripeteva di aver preso la decisione giusta per se stessa, di essersi lasciata alle spalle disagi e turbamenti, ma ora si stava rendendo conto che non era così”. Mi sembra che risulti più fluida, così. 
-Ora che un dolore nuovo aveva fatto riapparire i fantasmi dai quali era fuggita. Di questa frase non mi convince del tutto il modo con cui è legata al periodo precedente. Quel “ora che” iniziale dà una sensazione di frattura, spezzando il ritmo. Andrebbe benissimo se riprendesse un’espressione della frase precedente, ma essendo l’“ora” in mezzo all’altro periodo è difficile trovare il legame, soprattutto a causa del punto fermo. Togliendo il punto fermo e sostituendolo con una virgola o mettendo l’”ora” alla fine della frase precedente, la frase suona meno “spezzata”. 
-stava cercando di mostrarsi forte, com'era nella sua natura, dentro però si sentiva fragile e sola. Questa frase è molto, molto bella. Richiama alla perfezione il carattere di Prentiss, riassumendo benissimo il suo approccio alla vita. C’è quel “però”, tuttavia, che stona un po’: non mi convince del tutto l’accostamento del “però” alla virgola, perché rende la frase leggermente contorta, non completamente fluida. Io lo sostituirei con un “ma” posto prima di “dentro”. 
-Aveva ragione, dopo essere usciti incolumi da numerose situazioni di pericolo, a quella sarebbero potuti non scampare. Premetto che non si tratta di un errore vero e proprio, ma di una frase che avrebbe potuto essere più fluida: non mi convince quella virgola dopo “ragione”, perché subito dopo riporti una sorta di discorso indiretto, che funge da spiegazione. Forse i due punti renderebbero meglio l’idea della spiegazione, sistemando anche il ritmo della frase che risulta sbilanciato verso la seconda parte. 
Per quanto riguarda il lessico, hai fatto un lavoro davvero buono: hai un vocabolario ampio, vario, e collochi le parole giuste nel giusto posto. Forse qua e là c’è qualche parolina un po’ troppo colloquiale, come “finimondo”, ma nulla di troppo rilevante. 
Attinenza al tema/utilizzo dei pacchetti 
Mi piace molto il fatto che tu abbia cercato di inserire la canzone nella storia, non solo come frase a sé ma dandole un luogo nella trama. Forse è uno spunto un pochino debole, nel senso che non è del tutto realistico che Prentiss, sconvolta per la morte di Mick, sia abbastanza lucida da accorgersi della canzone in lontananza e da fermarsi a riflettere sul testo. Però è una buona idea, originale, e mi piace il modo in cui hai continuato il ragionamento partendo dalla frase e inserendo il suo significato nella storia. 
Il dialogo è inserito in modo magistrale: si fonde bene con la storia, integrandosi con la narrazione. Lo stesso vale per il prompt, che è ben intrecciato con il tema: Emily cerca di guarire dalla ferita lasciata da Mick, e per fare questo decide di tornare a casa, per trovare lì conforto e calore. 
Il tema in sé è presente e sviluppato molto bene: c’è certamente la ferita, e mi piace che essa sia inserita nel flashback. La rende più presente, più attuale, più drammatica. Dà l’idea di Prentiss che fatica a guarire, che non riesce a lasciarsi il dolore alle spalle. Ma non si arrende alla sofferenza, proprio come è da lei. Continua a combattere, anche se fa male. 
Sviluppo della trama 
La trama è ben delineata: mi piace Prentiss che ripensa a Mick, che le è stato strappato. Con il lavoro che fanno, sicuramente non possono mai stare tranquilli. È perfettamente plausibile che a un certo punto uno dei due possa farsi davvero male, possa addirittura morire. Fanno un lavoro pericoloso, e lo sanno. Ne sono consapevoli, così come sono consapevoli del fatto che non dovrebbero affezionarsi. Ma non riescono a impedirselo, e quando qualcosa del genere accade chi sopravvive ne è distrutto. 
Mi piace molto l’idea del flashback, perché aggiunge un tocco di realismo alla storia: dà proprio l’idea di ricordo di cui Emily non riesce a liberarsi, di passato a cui non si può sfuggire. 
Forse il flashback è un po’ cortino, però: sarebbe stato più efficace se fosse stato più lungo, con qualche approfondimento in più sulla loro situazione. Aggiungendo qualche introspezione in più avresti coinvolto ancor più il lettore, tenendolo con il fiato sospeso a temere per la sorte di entrambi. Invece, così, il lettore assiste alla morte di Mick ancora prima di aver ben realizzato cosa stia accadendo, e così parte del senso di drammaticità si perde. Il ricordo è un po’ troppo veloce, troppo affrettato. Indugiando un po’ di più sulla loro situazione, sulla loro paura, il flashback sarebbe risultato ancora più efficace: avresti potuto ad esempio soffermarti più a lungo sulla battaglia o sul tempo passato ad attendere l’arrivo dei nemici. Per il resto, la trama è solida e ben sviluppata, e mi piace come l’hai organizzata. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Prentiss è fantastica. Sul serio, in poche righe sei riuscita a ricostruire la sua forza, il suo modo di vedere le cose, la sua personalità. L’introspezione è profonda, accurata, ben equilibrata. Non è né superficiale né pesante: mi piace davvero molto come l’hai gestita. C’è Emily che sapeva di non dover cedere, ma cede. C’è Emily che sa che rimarrà ferita, e infatti accade. C’è Emily che sa che si dovrà riprendere, che lei lo voglia o no. Dovrà guarire anche da questa ferita, che non sarà l’ultima. Mi piace molto anche il dialogo fra Mick e Emily, perché rispecchia molto bene il carattere di entrambi. Si vede in mediatamente il diverso approccio dei due, e il confronto è ben riuscito. Mi piace anche come nessuno dei due ceda alla disperazione, perché non sarebbe da loro. Devono continuare a combattere, fino alla fine: non c’è scelta. Quindi non c’è spazio per la paura o per l’esitazione. 

Recensore Master
13/11/14, ore 13:55
Cap. 1:

Davvero bella ed introspettiva questa shot. Emily e Mik effettivamente erano troppo carini assieme e potevano essere benissimo una coppia, e finalmente, nella tua ff dopo anni ce l'hanno fatta, lei era quasi felice e lui se ne è andato, che cosa triste, menomale che lei ha la sua squadra-famiglia.

Recensore Junior
11/11/14, ore 15:29
Cap. 1:

E' la seconda volta che leggo questa tua one shot e continuo a sottolineare che hai centrato pienamente il genere: ho un magone dentro che necessiterà di almeno tre caffè per digerirlo!
Adoro il tuo stile scorrevole e qui non hai deluso le aspettative.
Bravissima,
B.

Recensore Master
09/11/14, ore 00:07
Cap. 1:

Non ho ancora capito cosa non ti convince di questo "scorcio" di sentimenti di Emily!
Trovo che in poche righe tu sia riuscita a descrivere il "dolore"che con la sua potenza e fragilità insieme, toglie quasi il respiro. Un dolore che vuole uscire assolutamente perchè qualcuno possa lenirlo, senza più il disagio di dover restare nascosto e forte e quel piccolo flash back con le note di una canzone che segna il momento della fine, è quasi la goccia che che convince Emily che "deve" tornare a casa...
Bella e "convincente" come tutto quello che scrivi :D
Baci!