Ehi, eccomi per lo scambio :)
La Rumbelle mi è sempre piaciuta molto (più all'inizio, in effetti: credo che gli autori stiano un po' degenerando, ultimamante, ma questo non c'entra con la recensione), quindi quando ho visto di essere in coppia con te e che la storia trattava proprio di questo sono stata molto contenta.
Nel complesso, la tua storia mi è piaciuta: c'è molto angst - cosa che adoro - e si parla di Storybrook prima dell'arrivo di Emma, cosa che, anche non frequentando molto questo fandom, non credo sia comune, quindi la tua storia in questo senso è abbastanza originale.
Tuttavia, leggendola, mi sento come se mancasse qualcosa: a parte alcune sviste che ti segnalerò in seguito, non mi sembra che tu abbia affrontato in modo "completo" il rapporto tra Rumple e Belle, o meglio, credo che tu l'abbia esplorato soltanto dal punto di vista dell'amore e non dell'oscurità.
Ad esempio, se il Rumple di Storybrooke che hai descritto coincide con quello reale, visto che anch'io immaginavo che in quel momento della sua vita fosse pieno di rimpianti per Belle, nonostante quello fosse un passaggio necessario nel suo piano per rivedere Baelfire, lo stesso non posso dire per il Rumple di prima della maledizione. Che provasse qualcosa per Belle era ovvio anche allora, tuttavia credo fosse molto più restio ad ammettere quei sentimenti, persino a se stesso, cosa che nella tua one-shot, a mio avviso, non traspare più di tanto: è come se tu l'avessi descritto già "maturo", già pronto ad accettare i suoi sentimenti per lei, quando in realtà ancora non lo era. Insomma, per quella scena mi sarei aspettata un'introspezione con molto più conflitto, non so se mi spiego, mentre sembra che lui abbia già accettato ampiamente i suoi sentimenti per Belle, nonostante alla fine vacilli. Devo essere onesta: non ricordo bene la seconda stagione, avendola vista un po' di tempo fa, ma non sono tanto sicura che Belle sapesse del pugnale: non te lo dico come critica, visto che sono io a non ricordare bene, però se così fosse cado dalle nuvole xD
In ogni caso, si tratta solo di una parte della storia: sia all'inizio che alla fine, Rumple mi è sembrato sufficientemente IC: del resto, quello era un punto morto della sua vita e non stupisce che si possa esser lasciato andare ai rimpianti, in quegli anni. Forse avrei approfondito un po' di più la descrizione iniziale della situazione di Storybrooke, ma tutto sommato si tratta di un dettaglio superfluo, rispetto a ciò che volevi raccontare, quindi è solo la mia opinione.
Il tuo stile mi è piaciuto abbastanza: forse fai un po' troppe pause che non servono e non scendi quasi mai nei dettagli, nelle descrizioni, tuttavia la storia si legge velocemente e senza particolari intoppi, a parte alcune imprecisioni per quanto riguarda la punteggiatura. Ad esempio, noto che metti molto spesso la virgola prima della congiunzione "e" - quasi sempre, in effetti. Che io sappia, non è più considerato un errore, quindi non è quello il problema, tuttavia noto che alcune volte il ritmo della frase resta proprio "strano" e la virgola appesantisce e basta, soprattutto quando le frasi sono molto brevi. Ti riporto tutte le cose che ho notato:
Il tempo non scorreva, e loro ripetevano le stesse cose -> secondo me, questa frase è troppo breve per inserire una pausa superflua: si spezza il ritmo in modo eccessivo;
Gold si girò a guardarli, riposti ordinatamente in un piccolo scaffale coperto, per far capire che non erano in vendita -> credo te l'abbiano già fatto notare e anche a me sembra un po' incongruente: la biblioteca del palazzo di Rumple è troppo grande per essere contenuta in un unico scaffale: magari sono solo i libri che le piacevano di più o comunque solo una parte dei libri, non penso potrebbero davvero entrarci tutti; inoltre, avrei strutturato diversamente la frase: "Gold si girò a guardarli: erano riposti ordinatamente [...]";
Ne mancava uno: era quello che stava leggendo, e l’aveva portato via con se’ -> sé; anche qui, forse la pausa è troppo forte, rispetto alla brevità della frase;
«E’ per il pugnale, non è vero? Il tuo potere viene sempre prima di tutto…» -> È;
E magari, mi ameresti anche, come un tempo avevi saputo fare -> la prima virgola mi sembra superflua; inoltre, c'è un errore con i verbi: avevi saputo -> hai saputo;
Mi pento di aver anteposto il potere a te, amore, perché non mi rendeva, e mi renderà mai, felice come facevi tu. -> credo sia più corretto "né mi renderà mai";
Ti amo Belle -> il complemento di vocazione va sempre separato dal resto della frase.
Ho anche notato che, a livello lessicale, spesso usi termini molto colloquiali: non è un errore, ovviamente, però abbassa un po' il tono della storia, secondo me.
La storia mi è piaciuta, ma credo sarebbe anche più bella, se correggessi queste piccole cose. Si tratta solo della mia opinione personale, quindi spero che questa recensione non ti sembri troppo dura.
Alla prossima,
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