Recensioni per
Resonance { His battlefield: in a cold night
di My Pride

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/01/17, ore 16:24

Buon Anno!
Scusa se non sono riuscita a lasciarti prima una recensione, ma non ho avuto tempo anche se l’avevo etto da un po’.
Come sempre il tuo stile e capace di catturarmi dall’inizio alla fine e sei riuscita benissimo a rendere i pensieri di Maes che ho trovato davvero IC ed erano anche resi benissimo, in un testo epistolare a mio avviso ma tu sei riuscita benissimo.
Per il resto alcuni punti erano davvero toccanti, ma una delle mie scene preferite è stato il finale che ho trovato davvero commovente.

Appena ho tempo proverò a leggere anche l’ultima che hai lasciato per la challenge.
Buon Anno e alla prossima recensione
(Recensione modificata il 17/07/2018 - 07:50 pm)

Recensore Veterano
28/06/15, ore 18:15

Ciao!
Eccomi qua, finalmente a recensire anche quest'ultima fic!
Mi è piaciuta davvero molto la prima parte impostata come una lettera scritta da Maes per Roy.
Hai trattato uno dei momenti più angst di FullMetal Alchemist da una prospettiva e in un modo che non avevo mai preso in considerazione e devo dire che non sono per niente rimasta delusa.
Il modo in cui Hughes ricorda i momenti passati, il modo in cui lui e Roy si sono inevitabilmente legati attraverso momenti di un tempo più sereno è davvero toccante e scritto benissimo.
L'ultima parte, poi, è una piccola bomba perché ti mette davanti come sono andate a finire le cose con una delicatezza quasi crudele.
Tristissima, toccante e superba. Un piccolo capolavoro ^^
Alla prossima!
Un bacio, nemi23

ps: per le occasioni future, ho scritto nel bando della challenge che il massimo delle parole per le oneshot è 2000, mentre questa fic ha sforato quel limite di, beh...un bel po'. La prossima volta ricordatelo ^^

Recensore Master
22/01/15, ore 13:16

3 CLASSIFICATA – My Pride 'Resonance { His battlefield: in a cold night' al contest "Ti scriverò d'amicizia, di quanto sia devastante"


Grammatica e punteggiatura: 4.2/5 Qualche frase avrebbe potuto essere scritta meglio, ad esempio siccome scrivi “Non dovrei dirTELO” avresti dovuto continuare con “non andarTENE”; avrei tolto qualche virgola che ferma la frase, ad esempio: “Grandi e grossi com'erano quei quattro, siamo stati fortunati a non...” anche perché era una frase piuttosto ristretta e dopo poco ci sarebbe stata un'altra virgola e poco dopo un punto. Per il resto non ho molto da obbiettare poiché scorre bene la lettura. 

Lessico e stile: 4/5 Lo stile è piuttosto scorrevole, ma allo stesso tempo molto dilungato, quasi un giro di parole per ripetersi. Sarà che volevi impersonare (e ci sei riuscita) al meglio la personalità 'chiacchierona e che si dilunga' di Hughes, quindi ne risulta una lettera un poco articolata, ma contrastata da uno stile quasi gergale e allungato. Lessico buono, nulla di eccezionale, ma è proprio quello “confidenziale, ma non troppo” che avrebbe usato un “amicone, ma pur sempre dell'esercito”. 

Originalità: 8.4/10 Veramente buona l'idea, la genialità nel comporla e il “codice nascosto” nella lettera! Se già la lettera di sé per sé è 'profetica' (Maes che scrive una lettera perché ha compreso. Maes che scrive una lettera, ma di certo non sa che morirà a brevissimo. Sa che non tutto è come sembra, sta cercando di capire, però la scoperta fondamentale la farà solo quella giornata, solo quell'esatto momento in cui vorrà chiamare immediatamente Roy), allo stesso modo è Geniale tutto il codice inseritogli all'interno. Ho veramente apprezzato come sei riuscita (immagino la fatica e l'incentivo di voler aver tale risultato) e come tutto torni. Una lettera che vuol dire tutto e niente, che narra di accademia, di cose già lontane nel tempo, di famiglia, di amicizia, di dolore, di paura... robe che potrebbero essere in un certo qual modo “random” e che invece vanno tutte in un unico senso: il codice sottinteso. Wow. E ancor più geniale e centrato a pieno è il fatto che stiamo parlando di un militare e quindi, anche se Maes sembra essere il solito “chiacchierone senza motivo e ci sta che scrivi così tanto”, ha l'intelligenza e la furbizia di mascherare fra “il dilungarsi suo solito” tal codice. 

Utilizzo della frase: 3.7/5 C'è la corrispondenza iniziale alla frase 4 che stai per introdurre, ma il proseguimento non mi ha convinto. Il treno che “corre più veloce di te” avrebbe dovuto avere una spiegazione, ancor di più siccome Maes sta scrivendo da una postazione “stabile” e non da un treno, ma non c'è spiegazione. Magari volevi intendere con la frase immediatamente dopo “non possiamo fare niente per fermarlo” e quella dopo ancora un 'treno metaforico' cioè di tutto quello che sta accadendo/per accadere; però secondo la mia modesta opinione avresti dovuto farci più attenzione perché si perde nel vento quella frase sul treno. 

Gradimento personale: 3.2/5 Arrivata a termine della lettera sono rimasta piacevolmente stupita dal fatto che non era finita: c'era Roy. Questo “bucare l'irrealtà della lettera vedendo il mittente a cose accadute come avrebbe reagito” è piuttosto singolare, ma mi è piaciuto. Insomma, ti dirò, sembrava una scena di un film. Hai presente una scena in cui qualcuno legge una lettera ad alta voce e pian piano sfuma la lettera/o c'è una nuova inquadratura che fa comprendere che l'abbia letta il mittente e tutto il suo rammarico nell'averla letta? Ecco, qualcosa del genere mi si è proiettata in mente. 
Però... però ammetto che sinceramente ad un certo punto non sapevo dove volesse andare a parare questa lettera. Narrava un po' di tutto e ho fatto fatica a comprenderne la 'conclusione'. So che è nel carattere di Maes non arrivare mai al punto(!), ma fino a quando non ho capito del codice messo fra le righe ero un po' confusa perché avevo letto una lettera che diceva tutto; e le cose importanti, forse, si andavano a perdere. Da leggere (da esterna) è stato piuttosto un “giro di parole” completo che mi ha fatto vorticare un attimo. Certo, quando poi si comprende perché sia così evasiva e varia tale lettera si esclama un “ahh!”, ma la lettera evasiva e così varia... rimane. 

Caratterizzazione dell'amicizia: 7/10 Ecco, qui il “vagare lontano” di Maes fa sì che possiamo leggere nelle righe una amicizia lunga anni e decisamente vera. Insomma questo “vagare” qui è un punto di forza e ci fa addentrare nel passato dei due amici, di due militari diversi, ma che si sono legati dopotutto. “Lo avrebbe seguito” Maes avrebbe seguito Roy e sarebbe stato la sua spalla in qualche modo. Troviamo un'amicizia dettata dall'onestà, senza peli sulla lingua, sincera, un'amicizia che ha davvero tutto dell'ambiente militare. Quella parte in cui Maes pensando alle parole di Roy spera col cuore di non far mai del male a sua moglie è terribile, bellissima, ma scioccante. Terribilmente veritiera dopo una guerra. La loro è un'amicizia che non li sfiora mai troppo, si adagia sulle loro spalle e lì rimane. Un'amicizia che è più uno “scambio equivalente”: tu cerca di andare avanti e io ti coprirò le spalle. Mi raccomando, vai lontano. 

TOT: 30.5/40

Recensore Junior
06/12/14, ore 12:40

Non so bene come catalogare questa one-shot perché è la prima volta che mi ritrovo a leggere una cosa del genere, è come se ci fosse stata la storia nella storia, con Roy che legge la lettera e il messaggio cifrato alla fine, il vero contenuto della stessa
I sentimenti di Hughes erano molto presenti e si vedeva quanta amicizia provasse per Mustang, una piccola lettera toccante che è stata un po' un suo lascito, data la sua prematura morte che ha spinto Roy ad indagare sempre di più per capire cosa fosse successo. Triste ma bella, i miei complimenti

Recensore Veterano
18/11/14, ore 12:12

Una storia particolare davvero, si concentra molto di più sul lato introspettivo della cosa anche grazie al fatto che si tratti inizialmente di una lettera di Hughes indirizzata a Roy
Si sentono in essa le emozioni e i sentimenti di Maes e il modo in cui sembra ricordare passo dopo passo il passato che li ha legati, persino quei momenti dell'adolescenza che hanno portato agli eventi legati in seguito a quel presente che è dovuto finire troppo in fretta
Tristissimo il modo in cui si conclude la storia, con la consapevolezza che la lettera di Hughes non è giunta in tempo per poter evitare ciò che è accaduto in seguito. A presto!