Ciao! ♥
In ritardo, ma arrivo, arrivo sempre: come potrei perdermi le tue storie? Sai che adoro il tuo stile e il modo in cui dai spazio ai pensieri dei protagonisti partendo dalle piccole cose, dalle azioni quotidiane che diventano un mezzo per giungere a riflessioni molto, molto più profonde.
Anche stavolta la situazione iniziale sembrerebbe serena: le note di Chopin, il fuoco acceso, un bicchiere… Ma è proprio quest’apparenza di tranquillità a risvegliare i demoni di Rumpelstiltskin, a ricordargli le menzogne dette e gli intrighi di cui si circonda, che lo portano a occultare la verità persino alla sola persona cara che gli resta. Può cercare di sfuggire ala realtà con l’alcool, la musica o qualsiasi altra cosa, ma il peso della realtà trova sempre un modo per imporsi, anche quando si è l’Oscuro.
L’arrivo a sorpresa di Belle mi è piaciuto: non me l’aspettavo, ma è stato interessante veder comparire l’oggetto dei pensieri del protagonista e rendere in un certo senso ancora più “reali” i suoi pentimenti. Ora che la stringe tra le braccia in una scena di pura dolcezza, Rumpel non può che percepire ancora più intensamente il senso di colpa per il male che le sta infliggendo e che, quando emergerà, travolgerà il piccolo mondo perfetto che Belle crede di aver finalmente costruito. E ancora una volta, il mago fugge dall’unica cosa che potrebbe davvero aiutarlo, la sincerità…
Gran bel lavoro, carissima! Spero di rileggerti presto! :) :*
Euridice100