Ciao, innanzitutto è meglio spiegare perché sono qui: considerando che ho notato che, rispetto a qualche anno fa, questo sito sta cadendo in disuso e, quindi, non ci sono più molti recensori, molte poesie restano senza recensioni, ho deciso di darne una a tutti quegli scritti che non ne hanno o che ne hanno semplicemente una, cosicché gli autori non siano dispiaciuti.
Innanzitutto, partiamo dall'impostazione: ti avrei consigliato di dividere il tutto in strofe, visto che sembra che sia una cosa che, data la disposizione dei versi, si può benissimo fare. Per quanto riguarda il resto, è tutto questione di stile; giusto le strofe per rendere il tutto più appetibile e ordinato.
Riguardo all'ortografia, non ho visto errori, quindi brava.
Parlando invece di grammatica, è tutto soggettivo: io, come stile, ne adotto uno molto metrico e quindi avrei messo più virgole; ovviamente è tutto un gusto personale, quindi brava.
E passiamo all'argomento principale: la società, che è un argomento talmente facile da spiegare quanto difficile da trattare, oltre ad essere uno dei miei preferiti.
Perché è vero: in un mondo berlusconiano, dove tutti puntano al potere, e pochi ce la fanno; in un mondo dove non si sa più dove sbattere la testa né di chi fidarsi, la scrittura resta uno dei massimi esponenti di liberazione; e, qui, hai espresso veramente bene i tuoi pensieri. Quindi complimenti, bandierina verde...
Ti dispiacerebbe lasciare una recensione alla mia raccolta di poesie? Ce n'è una che tratta della società, da un lato diverso però.
Alla prossima,
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