Recensioni per
Il Male Dentro
di Nemainn

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/03/15, ore 11:09

*Terza classificata al contest "Di Peccati e Angeli Caduti - seconda edizione" di aduial95*

 Titolo e impaginazione : 5/5 
Titolo azzeccatissimo oserei dire, riassume perfettamente il contenuto, e impaginazione perfetta. Il banner è davvero molto bello ed evoca una sensazione di angoscia e violenza che poi permea tutto il testo.

Introduzione: 4/5
Mi sembra che non sia la frase più significativa del testo o che abbia un'importanza così rilevante. Piuttosto avrei optato per una citazione che esprimesse quanto la fede dell'Inquisizione fosse malata o dalla quale trasparisse la rassegnazione di Iarran.

Grammatica e ortografia: 15/15
Un’altra maestrina ;) nessun errore, solo una cosetta che non mi suona:
"Quelle gemme a primavera, dal verde delicato e pieno di promesse." Sarebbe meglio "di primavera".

Stile: 5/5
Il tuo stile mi piace sempre di più! È così intenso e coinvolgente da far quasi percepire il dolore fisico che Iarran sta provando e la tortura psicologica a cui è sottoposto il monaco.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Che posso dire? Sono semplicemente favolosi! Li ho sentiti vivi, come come se come se mi trovassi nella cella con loro, spettatrice impotente di un sanguinoso spettacolo. Con l'occhio della mente li ho visti, li hai descritti talmente bene che ora sono convinta che possano essere esistiti veramente e che la loro storia sia una delle migliaia che il mondo non ricorda o che preferisce ignorare.

Attinenza al pacchetto: 10/10
Fede. Cieca, ottusa, ma pur sempre fede. Fede che porta al peccato, in questo caso il peccato supremo: l'omicidio di un innocente. Quindi posso dire che rispetta perfettamente il pacchetto che avevi scelto.

Originalità: 3/5
Sinceramente parlando, per quanto la storia sia bellissima, non posso dire che sia il massimo dell'originalità. Non c'è nulla che la renda straordinaria, diversa dalle classiche storie sul periodo dell'Inquisizione e della caccia alle streghe. Ti salvi con l'accuratezza della descrizione accurata e fedele delle torture, in linea con quello che i libri di storia raccontano.

Gradimento personale: 5/5 
Fantastica! Intensa, coinvolgente e sconvolgente, davvero bellissima! L'ho semplicemente amata, soprattutto grazie alle descrizioni accurate e dettagliate.

57/60

Recensore Veterano
02/01/15, ore 15:55

(Prima recensione alla storia per partecipazione al contest "Romance in Pain-" con classifica terza.)

Ho scelto questa storia perchè se avessi letto le altre incomplete non so se avrei avuto il tempo materiale per continuare a leggerle, e di lasciare le cose a metà non mi piacciono, che siano libri o addirittura delle fanfiction o storie belle come queste che scrivi tu.
Quindi mi limito a leggere delle One Shot o delle raccolte, così sono sicura di non lasciare niente in sospeso. Ovviamente non sono obbligata a leggere le storie in corso, ma è una cosa morale, non mi piace lasciare le cose incomplete.

Una storia davvero molto macabra, lo devo ammettere.
Io che sono una fifona nata, ammetto che mi sono leggermente impressionata nel leggere certe cose; sono molto impressionabile come vuoi "vedere" e quindi mi terrorizzo molto facilmente.
Non c'è nessun errore di grammatica o di punteggiatura, ed è davvero scritto molto bene e scorrevole. Dai il tono rallentato e velocizzato a seconda delle scene che scrivi e questo è molto da apprezzare.
Hai descritto un'introspezione davvero eccezionale dei personaggi, nulla è banalizzato - a partire dalla trama - e hanno un che di reale, non di elaborato e fantastico. 
L'impaginazione mi piace moltissimo, come mi pare di averti detto nella scorsa recensione, ne sono follemente innamorata, e la scrittura è ottima, dà un'estetica davvero eccezionale.

Un bacio,
Love_Somebody

Recensore Junior
22/11/14, ore 15:25


Recensione per "Il male dentro"
Prima classificata al contest "I miei luoghi oscuri"

Caratterizzazione dei personaggi 


I personaggi mi sono piaciuti davvero molto… no, moltissimo! 
Iarran sembra essere la protagonista della storia, ma poi si scopre essere la chiave dell’introspezione interiore del frate. Ho davvero gradito questo “rovesciamento”, impensabile fino alla fine del primo paragrafo. 
Iarran e l’uomo senza nome (una caratteristica che amo davvero, che mi spinge a rivedere la storia in una soggettiva diversa e quindi ad entrare più in profondità nel personaggio) rappresentano due polarità distinte. Iarran sembra rappresentare tutto ciò che di luminoso e puro esista, mentre il frate invece è imprigionato in una stretta cella oscura, tanto più orribile in quanto moralmente inattaccabile, dal suo punto di vista. 
Questa dicotomia è però solo apparente: se solo rovesciamo la prospettiva, ecco che lo sguardo del frate ci porta a vedere l’esatto opposto. La purezza morale nonostante l’orrore perpetrato, la tentazione demoniaca in un’apparenza angelica e diabolicamente attraente. Questa doppia prospettiva è affascinante, incredibilmente coinvolgente. 

Correttezza grammaticale e lessicale 

La tua storia è decisamente ben scritta, arricchita da un lessico adatto, perfetto, capace di impressionare (ehm, sono facilmente impressionabile). Ho riscontrato soltanto tre ripetizioni che secondo me avresti potuto evitare: “di chi è divorato dai propri demoni, sorrise. «Ridi, figlia di demoni?»”; “Pieno del fervore che anima chi si crede nel giusto. Del cieco livore che segnava quell’anima…”; Ottusità – ottusi. 
Ti chiedo scusa anticipatamente per la mia eccessiva attenzione (è un difetto da cui proprio non riesco a liberarmi). In genere, ritenendo che il discorso parlato si distacchi dal resto del testo, sono propensa ad una maggiore tolleranza grammaticale. Eppure, la tua competenza nella scrittura è tale da costringermi a tener conto anche di un paio di imprecisioni verbali: 
“Siete voi che… Voi lasciavate (…), non venivano curate (…)”. In questo caso, il verbo “siete” non è in concordanza con il resto della frase. Ho supposto che fosse solo un accenno di frase, poi però ci ho riflettuto e ho avuto la sensazione che fossero gli altri due verbi ad essere “stonati”: l’opera di Iarran è stata risolutiva e ha sradicato il problema, oppure l’indifferenza prosegue? Propendo per la seconda opzione, per cui avrei utilizzato entrambi i verbi al presente indicativo. 
“Bambini lasciati morire quando bastava dare loro cibo e riparo”. Qui il condizionale sarebbe più indicato (“sarebbe bastato”) 
“Dovevo capirlo che tu eri…”. Anche qui, meglio il condizionale (“Avrei dovuto capire”). 

Finale 

Questo punto è quello che mi ha dato più da riflettere. 
Quale finale, meglio del tuo, avrebbe potuto terminare questa storia? La vittoria del frate è una vittoria effimera, è una sconfitta fisica e non emotiva, morale e non emozionale. La morte di Iarran è funzionale al finale e non lo è; il tormento dell’inquisitore sarebbe comunque rimasto inalterato. 
Detto questo, la conclusione è stata decisamente coerente e credibile, emozionante e legata alla trama in modo impeccabile. 

Gradimento personale

La tua storia mi è piaciuta davvero molto. 
Non lo dico così per dire, lo dico sinceramente! So che spesso i miei giudizi eccessivamente puntualizzanti possono infastidire, ma il gradimento è reale. 
Iarran ed i suoi occhi verdi come l’Irlanda, occhi che suscitano il tormento e che in realtà non fanno altro che accendere qualcosa che già viveva, il frate con il suo incrollabile istinto morale e la razionalità religiosa estrema. 
Ho trovato la trama abbastanza credibile. Odio i dettagli splatter, ma alla fine mi sono immaginata la sensazione viscida e collosa del sangue che si rapprende sulle mani di lui dopo la violenza perpetrata (ne ho sentito davvero quantità e consistenza) e mi è dispiaciuto non trovare questa percezione nel finale della storia. Ecco, in genere la violenza mi impressiona davvero tanto e mi spinge a saltare alcune parti, ma in questo tuo brano ho trovato tutto equilibrato e, per quanto possibile, gradevole. 

Originalità della storia

Nel momento in cui ho iniziato a leggere la tua storia, non ti nascondo che le prime righe avevano creato in me una certa aspettativa. Ho pensato che il luogo oscuro riguardasse davvero la protagonista. Mi spiego meglio: sono una grande appassionata di storia e narrativa storica (per rimanere sul tema, ho visitato svariati musei sull’Inquisizione e sulle forme di tortura dell’epoca, e letto moltissimo) ma, ogni volta che ho trovato qualcosa di romanzato sull’argomento, si sono sempre contrapposte le due figure inquisitore-vittima. Associare alla vittima l’idea del luogo oscuro mi ha decisamente affascinata, e ancora di più il connubio inquisito – “male dentro”. Quando sono arrivata al punto in cui gli occhi verdi di Iarran spingono il frate a tentare il contatto, mi sono proprio illuminata! 
Poi la storia ha preso una piega diversa dalla mia aspettativa, si è sviluppata in modo molto coerente e ben scritto, ma, ecco, mi ha lasciato un filo di amaro in bocca. 
Ci tengo moltissimo a sottolineare come il mio concetto di originalità sia, per l’appunto, mio, e che non abbia quindi pretese. Però non ti nascondo che il mio sogno proibito sarebbe quello di vedere uno svolgimento diverso a partire dal punto di cui sopra (è una proposta!). 

Recensore Veterano
16/11/14, ore 21:34

Ecchime ^^,
allora è stato il tuo disclaimer su torture e sangue ad attirarmi qui, ieri notte. Sono peggio degli avvoltoi XD.
Bhe, che dire? La tua è una storia intensa e mi è piaciuto molto come hai reso la psicologia dei due protagonisti, per quanto la tematica strega(persunta)/prete non sia esattamente originale. Basti solo pensare al Notre Dame de Paris. Nonostante questo, comunque, mi ha divertita, ha un buon livello di splatter, forse di vena un po' anni ottanta, ma ne sono un'estimatrice, quindi benissimo così.
Arrivando al discorso spinoso sull'inquisizione (stavo scrivendo Inquisition, si vede che aspetto il gioco, ve'? XD), ho sempre trovato la chiesa cattolica estremamente rivoltante, e credo che tu, non so quanto volontariamente, abbia sottolineato il concetto con estrema efficacia.
Bravissima, caVa, e a presto.
Un bacione,
Ros.

Recensore Veterano
15/11/14, ore 23:30

Bella! Mi piace assai! *^* Inquisizione, torture, fanatici religiosi, occhi devastati... ci manca solo la componente fantasy e in questa storia ci sarebbe tutto ciò che amo *^* sembro una sociopatica, lo so XP
Te l'ho mai detto che ho un debole per gli occhi? ._. i bulbi oculari strappati mi fanno impressione e allo stesso tempo mi piacciono...bah... dovrei farmi vedere da qualcuno di bravo...

Comunque, bella storia, nonostante la brevità sei riuscita a creare un fantastico inquisitore pazzo *-* dando anche tutte le motivazioni che lo hanno portato a inquisire Iarran. Credo che sia un racconto molto realistico, nel senso, immagino che al tempo dell'inquisizione queste cose fossero all'ordine del giorno XP accusare di stregoneria la prima persona che o ti faceva un torto, o ti rifiutava qualcosa...
Ho l'impressione che il prete non si libererà tanto presto dallo spettro di Iarran, secondo me si sognerà i suoi occhi per il resto dell'esistenza...anche se non credo la sua esistenza si protrarrà molto a lungo... almeno per come ho inteso " salì sulla cima del monastero, fuggì." Mi piace questo finale nebuloso XD in un certo senso vorrei che vivesse con il ricordo ossessivo di quello che ha fatto, ma d'altro canto, la comprensione, può essere molto dura da accettare...

Va be', credo di averti rotto le balle fin troppo XD è il racconto adatto da leggere prima di andare a dormire LOL
Alla prossima ^_^/