Recensioni per
Incontro di due anime solitarie
di ELIOTbynight

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/03/15, ore 00:18

Sesta classificata
Incontro di due anime solitarie
di ELIOTbynight
(Totale: 37.75/52)


  Ortografia e grammatica: 5/10
 Probabilmente è il tasto più dolente della valutazione, quindi tira un sospiro di sollievo: dopo questa parte pignola viene il meglio.
In sostanza, non ho riscontrato gravi errori; ci sono però delle ripetizioni che “appesantiscono” la lettura:



  • Balzando da un ramo all’altro, il suo viso veniva prima coperto dall’ombra degli alberi e poi illuminato dalla calda luce del sole, in un alternarsi di colori e di pensieri. La sua mente tornava ad un lontano passato, in cui la sua esistenza dipendeva da quella serpe di Orochimaru, prima maestro e poi nemico giurato.

  • Anko lanciava numerosi sospetti verso Orochimaru, la cui fama si era sparsa ovunque. Anche se ora era morto, Orochimaru poteva aver lasciato qualche segno pericoloso di sé nel mondo dei vivi ed era ancora un’ombra irritante nella vita di Anko, decisa a farla sparire.

  • - Lasciami andare, Anko … - le intimò, con tono serio e calmo. - Non hai motivo per arrabbiarti con me; ho già espiato le mie colpe tempo fa.-



Dentro di sé, Anko sentiva che era vero […].



  • […] Dimmi come hai fatto! Ti prego, spiegami come fare a liberarmi di lui!!-



Prendendola a sua volta per le braccia, lui tentò di farla stare più tranquilla […]. → Qui il secondo “lui” è superfluo



  • Anko era sempre andata avanti con la convinzione di aver dimenticato tutto ciò che l’aveva fatta soffrire, mentre invece l’oscura figura di quella serpe di Orochimaru l’aveva condizionata sempre […].

  • Aveva ancora qualche dubbio, perché pensava ad Orochimaru ancora con un po’ d’inquietudine […].

  • […] eppure non aveva intenzione di staccarsi dal petto di Kabuto. Continuò a singhiozzare e a bagnarsi il viso di lacrime, mentre lui la stringeva di più, in silenzio. Era sul punto di smettere, quando Kabuto sollevò il mento […].



 La scelta di alcuni verbi, parole ed espressioni è stata ritenuta errore o, comunque, non mi ha convinta del tutto; nella fattispecie:



  • Sospirò e guardò in alto, calcolando quanto tempo aveva già passato fuori dal villaggio e quanto ancora gliene rimaneva. → “avesse”;“rimanesse”

  • Dovrebbe essere vuota ora”, pensò Anko prima di scendere a terra e camminare verso di essa per dare una controllata. → “dare una controllata” è un'espressione più del parlato che dello scritto; bastava “per controllarla” oppure “per accertarsene”.

  • […] la pace pareva regnare sovrana, ma la prudenza non era mai troppa nel difficile mondo dei ninja. Anko lanciava numerosi sospetti verso Orochimaru, la cui fama si era sparsa ovunque. → “nutriva sospetti”

  • L’animo di Anko rimbombava con fragore, ferito e sofferente perché era stato messo a nudo inaspettatamente. → L'animo “che rimbomba” mi ha lasciata perplessa, come espressione. La trovo originale, ma al tempo stesso non mi convince pienamente; ad ogni modo, interpretandola come licenza poetica, non me la sono sentita di sottrarti dei punti

  • Kabuto si guardò intorno, osservando il paesaggio, mentre esordì […] → “mentre” esige un verbo di durata, un verbo che descrive un'azione che si svolge per un certo periodo di tempo, dunque qui è fuori luogo (“mentre esordiva” non si può leggere!); forse sarebbe stato meglio optare per: Kabuto si guardò intorno, osservando il paesaggio, ed esordì.

  • […] strinse i pugni contro il petto di Kabuto, su cui però appoggiò anche la fronte. → il “però” è da eliminare

  • Non è una colpa. Quell’uomo ha una personalità particolare … E’ capace di far sua l’anima delle persone e quasi nessuno riesce a liberarsi.- → siccome Orochimaru è morto, i verbi avrebbero dovuto essere al passato (in questo caso, all'imperfetto).

  • […] le lasciò un lieve e lento bacio in mezzo ai capelli, sperando di aiutarla a riprendersi. → “fra i capelli” andava benissimo;

  • Anko detestava di dover gridare aiuto e di aver bisogno di lui. → “chiedere aiuto”; inoltre i due “di” davanti ai verbi all'infinito sono da eliminare.



 Questa frase, invece, mi pare incompleta:



  • Da troppo tempo lei era costretta ad affrontare e superare le angosce vissute per colpa di uno che era persino già morto, immagini inquietanti che però rimanevano nei ricordi. → Ti proporrei una leggera modifica: Da troppo tempo lei era costretta ad affrontare e superare le angosce vissute per colpa di uno che era persino già morto. [Quelle inquietudini erano] immagini inquietanti, che [però] rimanevano nei ricordi.



 Infine, in alcune occasioni, avrei modificato la punteggiatura:



  • Dovrebbe essere vuota ora”, pensò Anko, prima di scendere a terra e camminare verso di essa per dare una controllata.

  • - D’accordo.- sussurrò infine lei. - Ma non azzardarti a fare passi falsi.-– D'accordo, – sussurrò infine lei,ma non azzardarti a fare passi falsi;

  • Lentamente, mollò la presa e le serpi tornarono indietro, scomparendo. → virgola da eliminare;

  • Credevo che Orochimaru facesse parte di un capitolo chiuso della mia vita … Eppure guardami, mi lascio ancora condizionare da lui anche quando non c’è più!- – Credevo che Orochimaru facesse parte di un capitolo chiuso della mia vita, eppure guardami: mi lascio ancora condizionare da lui, anche quando non c'è più! –

  • Le lacrime iniziarono a rigarle il volto con naturalezza e libertà, una libertà tuttavia dolorosa. → ;

  • Riusciva a capirla meglio di chiunque altro, lui, che era rimasto immerso nell’ombra del suo maestro → virgola da eliminare.



 Annotazioni (non conteggiate come errori):
 Ti sono scappate delle d eufoniche.
In alcuni casi hai digitato dei doppi punti interrogativi ed esclamativi per rafforzare l'enfasi della domanda/esclamazione, quando invece ne basterebbe uno solo per entrambi i casi.
 Per quanto riguarda l'ortografia, non ho riscontrato alcun errore; solo un appunto: la Quarta Grande Guerra degli Shinobi andrebbe indicata con le iniziali maiuscole.

  IC dei personaggi: 9/10
 I protagonisti mi sono sembrati perlopiù credibili e in linea con il carattere che Kishimoto ha dato loro. Sei stata brava a gestirli nello scenario conseguente la guerra, lavorando d'immaginazione, e questo va a tuo merito. Mi hai ricordato la Anko del manga, quella che poi, di punto in bianco, è completamente sparita, dunque mi ha fatto molto piacere ritrovarla qui.
Anche il tuo Kabuto mi è parso conforme al personaggio dell'opera originaria. Certo, è meno “serpe” e molto più umano, qui, ma ho letto questa sua evoluzione come una dritta conseguenza della morte di Orochimaru e del vuoto che essa ha lasciato in lui – e nella Mitarashi. Allo stesso tempo, però, lo Yakushi mi è parso quasi troppo morbido nell'abbracciare Anko, nel baciarle la sommità del capo... Ovviamente è un comportamento dettato dall'esigenza di creare un contesto romantico – e devo dire che non era semplice, visti i personaggi che hai scelto, eh! Sei stata coraggiosa –, quindi il punticino che qui sottraggo è dovuto al fatto che avrei desiderato una maggior gradualità nelle azioni del ragazzo.
 
Originalità della trama: 10/10
 Senza dubbio qui ti guadagni tutti i punti messi in palio: non ho mai letto una storia riguardante i due – forse non solo come coppia, ma anche come singoli personaggi protagonisti – e la tua è stata ben confezionata. Verosimile, ecco; avrebbe potuto benissimo essere uno spin-off del manga, per quanto mi riguarda, se Anko e Kabuto si fossero incontrati in uno scenario del genere.
 
 Stile e tecniche espressive: 6/10
 Se non fosse per le ripetizioni, il superfluo ribadire certi concetti (su tutti, il fatto che Orochimaru sia un'ombra persistente nella vita di Anko) e quanto detto nella sezione Ortografia e grammatica, avresti potuto tranquillamente aggiudicarti qualche punto in più.
La tua narrazione non è sempre fluida, tuttavia è semplice, piana, di gradevole lettura, pertanto anche le parti più importanti del testo – oserei dire “filosofiche” (quando, ad esempio, Kabuto spiega come sia riuscito a superare l'iniziale sconforto) – risultano chiare. Forse avrei azzardato qualche espressione più ricercata, soprattutto per evitare le reiterazioni di cui sopra abbiamo già letto, ma nel complesso è tutto gradevole.
L'uso del prompt non mi ha del tutto soddisfatta, mi dispiace. Quei versi di Temporelli sembrano alludere a un amore profondo, che non nasce “su due piedi”, senza contare che il poeta dichiara: “Hai nel cuore il mio tempo / e ferite di cui non so la colpa”; io credo che Kabuto sappia perfettamente quale sia la colpa, invece. Spezzo però una lancia in tuo favore: era un prompt veramente, veramente difficile da sfruttare, dunque lodo il tuo coraggio.
 
 Gradimento personale: 6.75/10
 Kabuto, insieme con Danzo, è il personaggio di Naruto che meno mi piace. Per quanto abbia sofferto durante l'infanzia e Kishimoto si sia impegnato a mostrarci il travagliato cammino di questo shinobi, la mia opinione non si è mai modificata; girovagando per il fandom ed entrando in contatto con altri autori di EFP fan del manga, mi sono resa conto che in tanti condividiamo lo stesso parere.
Trovare lo Yakushi tra i protagonisti di questa fiction, dunque, è stata una sorpresa. All'inizio ero scettica, lo ammetto, ma mi sono ripromessa di non partire prevenuta, anche perché avevate carta bianca e potevate scegliere qualsiasi ship (e personaggio, quindi) di vostro gradimento, e sono stata felice di aver letto la tua storia. Attraverso il suo dialogo con Anko, ad esempio, mi hai permesso di cogliere ancora di più l'importanza che Orochimaru ha rivestito nella vita di questo ragazzo solo al mondo, dunque è sorto un sentimento compassionevole nei suoi riguardi. Non posso dire che sia improvvisamente balzato nella sezione “personaggi preferiti”, tuttavia me l'hai reso già meno indigesto – e non è poco, credimi!
Anko, come avrai già capito, mi è piaciuta molto: per quanto abbattuta, fragile, umana, dà sempre mostra del suo lato più caparbio. Il suo avvicinamento a Kabuto non mi è dispiaciuto, tutt'altro: trovo che i due incarnino alla perfezione il concetto di “anima solitaria” e che la persona più indicata a “stringere una relazione”con la Mitarashi sia proprio lo Yakushi (nonostante spesso molti accostino la kunoichi a Kakashi).
Non posso dire che la Kabuto/Anko sia diventata una mia OTP, ma certamente hai gettato una base per rendermi il ninja più simpatico. Oltretutto, i miei complimenti per aver dato vita a un crack pairing inedito, veramente... crack!
 
 Eventuali punti bonus



  • 1 (hai mantenuto il contesto originario del manga)



 Totale: 37,75/52

(Recensione modificata il 11/03/2015 - 12:22 am)

Recensore Master
03/02/15, ore 18:07

Grammatica e stile 5/10
Ci sono diverse cose che non vanno, dall’uso di alcune parole rispetto ad altre, alle ripetizioni.
La pace pareva regnare (sembrava); Anko lanciava numerosi sospetti (aveva o continuava a nutrire); … il silenzio, invece, la turbava e Anko non ne conosceva il motivo (,ma il silenzio invece la turbò, senza conoscerne il motivo. Avresti potuto scrivere tranquillamente un unico paragrafo, usando la virgola e continuare con il “ma”, evitando di scrivere nuovamente il nome di Anko, dato che è lei che compie l’azione); era un’ombra che Anko conosceva bene (Anko non va scritto perchè è sempre lei che compie l’azione, è ripetitivo); l’animo di Anko rimbombava con fragore, ferito e sofferente perché era stato messo a nudo inaspettatamente; … Certo. Come ci si può liberare… (i punti di sospensione prima di certo non ci vogliono. Avresti dovuto mettere il punto esclamativo: Certo! Come ci si può liberare…); Anko detestava di dover gridare aiuto (Anko detestava chiedere aiuto – suona meglio).
Ho riportato solo alcuni esempi, ma ce ne sono altri. Sono convinta che se avessi riletto più volte il testo, magari anche a voce alta (aiuta molto, credimi) te ne saresti accorta tranquillamente.

Originalità 10/10
Credo di non aver mai letto qualcosa di così profondo su Anko e Kabuto. Mi è piaciuto il modo in cui li hai fatti interagire fra loro, mettendo a nudo i pensieri e le paure legati al passato con Orochimaru.
Non sei stata affatto banale, anzi, hai analizzato il tutto molto dettagliatamente. Questo è il mio punto di vista.

IC personaggi 10/10
Il tuo personaggio è Anko, dal carattere esuberante, iperattivo ed impaziente. Ha voglia di ricominciare a vivere una nuova vita ed è convinta che l’unico modo per riuscire in questo suo intento, sia quello di cancellare una volta per sempre l’ombra di Orochimaru dal mondo, e quindi, dal suo essere. E’ proprio questa sua impulsività e questa sua impazienza che le impediscono di riflettere attentamente prima di agire.
Direi che hai rispecchiato alla perfezione il suo carattere. Molto brava.

Gradimento personale 8/10
Questa storia mi è piaciuta molto perché sei riuscita a far comprendere al lettore le paure della protagonista e la voglia, unita alla determinazione, di ricominciare a vivere senza essere più perseguitata dall’ombra persistente di Orochimaru. Anko ha un proprio ego personale che le impedisce di chiedere aiuto ma grazie all’appoggio e alle parole di Kabuto, capisce che non è sbagliato appoggiarsi a qualcuno. E’ stato molto dolce la parte in cui il ninja medico le parla e la consola.
Essendoci stati molti errori nella parte grammaticale (vedi sopra), la lettura non è stata molto fluida e spesso mi sono dovuta soffermare a rileggere il paragrafo per comprenderne il significato. E’ stato un peccato, ma purtroppo, è proprio la grammatica che fa la qualità di una storia.

TOTALE 33/40

Nuovo recensore
28/01/15, ore 12:20

Grammatica: 6/10
 

  • Ripetizione dei nomi dei personaggi all’interno di un solo periodo, lettura resa difficile e a tratti monotona e pesante:
(Anko lanciava numerosi sospetti verso Orochimaru, la cui fama si era sparsa ovunque. Anche se ora era morto, Orochimaru poteva aver lasciato qualche segno pericoloso di sé nel mondo dei vivi ed era ancora un’ombra irritante nella vita di Anko, decisa a farla sparire.)
 
  • Uso a volte scorretto dei tempi verbali:
(Sospirò e guardò in alto, calcolando quanto tempo aveva già passato fuori dal villaggio e quanto ancora gliene rimaneva  =>  Sospirò e guardò in alto calcolando quanto tempo avesse già passato fuori dal villaggio e quanto ancora gliene rimanesse).
 
  • Attenzione alla punteggiatura:
(Balzò in avanti e continuò la sua ricerca , fino a giungere ad una radura: qui non ci stava la virgola;
Kabuto si abbassò per non essere colpito e si avventò su di leiche sbalzò fuori dalla capanna con un tonfo: stessa cosa;
- Che cosa ci fai qui, Kabuto?!- chiese la kunoichi prima di alzarsi: come sopra;
quindi non aveva potuto che reagire in modo aggressivo di fronte a Kabuto , in un posto del genere: come sopra)
 
  • Il punto esclamativo, così come quello interrogativo, si inserisce una sola volta.
(-E allora perché mi hai atterrata??- esclamò lei, prima di lanciargli contro un altro fascio di serpenti.)


Il mio voto è stato spiegato abbastanza con questi appunti: è stato molto condizionato da imperfezioni che comunque rendono la lettura abbastanza pesante e spezzata. Per quanto riguarda la punteggiatura e le varie ripetizioni di parole e nomi propri possono essere tranquillamente corretti con un’ulteriore lettura della storia, credimi, ci sono passata pure io, quindi il mio è un consiglio spassionato da chi ha fatto i calli alle dita a furia di scrivere!



IC personaggi: 6/10


Anko è un personaggio che mi aveva colpita molto in principio: mi piaceva il suo essere forte e spavalda e quella sua sottile vena di sadismo mi aveva incuriosita, è un vero peccato che nel manga/anime sia stata abbastanza trascurata. È stato un po’ difficile giudicare questo punto: di certo l’ambientazione postbellica e i disagi interiori dovuti a un passato difficile da digerire e allontanare, hanno influenzato molto la tua protagonista, come è giusto che sia. A tratti riconoscevo in lei la Mitarashi del manga (nei suoi scatti d’ira, nelle sue risposte/domande furiose, nell’agilità dimostrata), altre volte, invece, mi sembra che tu ti sia leggermente discostata dalla Anko che ricordavo per renderla più vulnerabile di fronte, non solo all’ombra di Orochimaru, ma davanti agli occhi di Kabuto che come lei, risente ancora dell’influenza del sensei.
Per quanto riguarda il protagonista maschile la penso allo stesso modo: nonostante capisco che i sentimenti e il dolore che sentono siano simili, non li vedo comparabili e nella tua storia Kabuto si copre con un mantello da “paladino” che gli va un po’ troppo largo, a mio avviso.
Mi aspettavo qualcosa di più angst da parte di questi personaggi, il punto su cui hai deciso di sviluppare la storia (il tasto dolente del loro trascorso con il Sannin) è buono e valido, mi è piaciuto molto e mi ha dato parecchi punti di riflessione, ma non mi aspettavo quel gesto di affetto dimostrato dall’uomo nei confronti della kunoichi, né tanto meno che lei si lasciasse baciare.
Quel pezzo, francamente, mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca.




Originalità: 7/10


Qui la spiegazione è semplice: l’episodio che hai trattato (di una donna che ancora non riesce ad allontanare i fantasmi del passato e di un uomo che tenta di aiutarla da un destino oscurato dal rimpianto e dalla frustrazione) non è il massimo dell’originalità. Ciò che invece ti ha fatto guadagnare punti, è l’averlo adattato a due personaggi di cui non si legge spesso, né tanto meno in contesti simili, o almeno io non credo di aver mai letto storie che trattassero questi argomenti con Anko e Kabuto come protagonisti.
In conclusione, il mio voto è dato soprattutto da questa semplice cosa.
Sembra paradossale, me ne rendo conto!




Gradimento personale: 7/10


La tua storia mi è piaciuta perché i personaggi che si muovono dentro di essa sono anime tormentate ed è il genere che mi piace. Le sviste, i personaggi non perfettamente IC (secondo il mio modesto parere), ti hanno fatto perdere qualche punto, è vero; ci sono state, tuttavia, delle introspezioni di Anko che mi hanno colpita positivamente. Essendo una sostenitrice dei flussi di coscienza, non potevo non apprezzare certe immagini che hai saputo creare! Il più delle volte sei stata capace di scegliere le parole giuste, incastrandole alla perfezione con la scena e il messaggio che volevi comunicare: ciò mi ha portata a riflettere parecchio sulla tua protagonista e sul rapporto che ipoteticamente si sarebbe potuto creare con Kabuto, vista le affinità a livello sensoriale che li accomunano. Sotto questo punto di vista, non ho lamentele, né appunti da farti!
 

Recensore Veterano
23/01/15, ore 11:52

GRAMMATICA E STILE: 6/10 Grammaticalmente ci sono alcune imperfezioni a livello di punteggiatura, tempi verbali e anche nel lessico. L'utilizzo di termini di natura dialettale come “pareva” non vanno bene in un contesto narrativo. E' davvero difficile, a volte, riuscire a non riportare nelle fan dei termini che fanno parte del nostro parlato quotidiano, quindi non ho dato molto peso a questo errore. Tuttavia, non ho potuto non considerare come tale questo periodo: “Sospirò e guardò in alto, calcolando quanto tempo aveva già passato fuori dal villaggio e quanto ancora gliene rimaneva” - meglio “avesse” e “rimanesse”. Ho notato anche che rafforzi alcuni punti interrogativi ed esclamativi. L'enfasi che vogliamo attribuire a una domanda o a un'esclamazione non aumenta in base al numero di punti che utilizziamo, ma è data dalla descrizione di quello che sta accadendo o della situazione psicologica in cui verte il personaggio in quel frangente. Ti ripropongo una frase della tua os per spiegarmi meglio. -“E allora perché mi hai atterrata??”- esclamò lei, prima di lanciargli contro un altro fascio di serpenti. La forma corretta sarebbe stata “E allora perché mi hai atterrata?” Per trasmettere al lettore che Anko si trovasse in un momento di débâcle e stesse preparando il contrattacco in maniera concitata, avresti potuto inserire subito dopo il dialogo qualcosa che spiegasse il tono con il quale gli aveva posto quella domanda: esclamò con rabbia, con stupore, atterrita, timorosa, etc... Ho riscontrato parecchie ripetizioni che avresti potuto evitare. Anche se la narrazione è in terza persona, si capisce benissimo che Anko è la protagonista e che, soprattutto nella prima parte della os, prima dell'incontro con Kabuto, sia lei a compiere le azioni, pertanto non vi è la necessità di reiterare il suo nome. ORIGINALITÀ: 10/10 Punteggio pieno! Complimenti! E' più una crack che una canon - visto che dal finale del manga sembra che Anko si sia sposata con la sua ciccia - ma è proprio quel genere di coppia di cui avrei voluto leggere. Non essendoci dei veri riferimenti a questa coppia, hai dovuto rendere credibile un eventuale confronto tra i due che hanno in comune solo (?) il fatto di essere stati entrambi delle pedine di Orochimaru, nel bene e nel male. IC PERSONAGGI: 9/10 Questo è stato il parametro più difficile da valutare. Credo che sia strettamente soggettivo in quanto, come ho detto anche prima, non ci sono dei riferimenti concreti a cui appigliarsi: non sappiamo cosa abbia fatto Kabuto dopo la guerra e circa Anko, caliamo un velo pietoso. In un universo alternativo in cui Kabuto, dopo aver affrontato i fratelli Uchiha e aver, in seguito, salvato Sasuke, espia i suoi peccati e si redime, la valutazione del tuo Ic sarebbe massima perché potrebbe davvero diventare una specie di assistente sociale per tutti i sopravvissuti alla terapia “Orochimaru”. Il tuo ragionamento da questo punto di vista non fa una piega. Ma se non fosse così? Se Kabuto dopo la Quarta Guerra, fosse ritornato a essere lo zerbino di Orochimaru, cadrebbe il castello di carte. Personalmente mi auguro che sia andata come nel tuo racconto, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Per quanto riguarda Anko, il discorso è più semplice: lei ha sempre dimostrato di essere una donna risoluta e coraggiosa e queste due caratteristiche sono ben delineate nella tua os. Sarebbe proprio da lei chiedere a Kakashi di poter debellare il morbo “Orochimaru” dalla faccia della terra distruggendo qualsiasi impronta del suo passaggio ed è anche coerente il fatto che lei voglia portare a termine quella missione non tanto per essere certa che il mondo sia al sicuro dal sennin, ma per se stessa. Lo ha dentro di sé e non riesce a scacciarlo e metaforicamente pensa che in quel modo riesca a liberarsene. In questo ha ragione Kabuto che le spiega che l'unico modo per liberarsene è accettarlo, proprio come si fa con le malattie: quando si accetta l'idea di essere malati, si trova più facilmente la forza per reagire. Anko, quindi, per me è Ic, ma non me la sono sentita di darti un punteggio pieno a causa di quel dubbio su Kabuto. GRADIMENTO PERSONALE: 9/10 Ci sono una serie di ingredienti che rendono questa Os molto piacevole da leggere. In primis i risvolti psicologici di una vita da succubi , uno attivo(Kabuto)e l'altro passivo(Anko): Kabuto ha accettato Orochimaru a tal punto da non riuscire più a distinguere il suo io da quello del sennin, mirando addirittura a diventarne un clone; Anko ha cercato di combatterlo dall'interno, inutilmente, perché lui era comunque una parte integrante di lei. Ho anche apprezzato il fatto che tu non sia caduta nel banale con scene lime et similia. “E rimasero lì, immobili e insieme, facendo toccare le reciproche ferite l'una con l'altra” Bella frase! Mi è piaciuta davvero! (Salvo che per la ripetizione di “E rimasero lì...” qualche riga sotto... mannaggia a te!) TOTALE 34/40

Recensore Master
23/01/15, ore 00:26

Ciao, Eliot!
Mi spiace molto che tu sia arrivata quarta al nostro contest "La Nicchia", nella mia classifica personale sei terza, ma in quella globale sei quarta.
Ti lascio il giudizio come recensione.
Un bacione.
Meryl

Giudizio di meryl watase

GRAMMATICA E STILE: 6/10

* "...prima maestro e poi nemico giurato...", era preferibile usare la virgola al posto della "e".
* " quarta grande guerra ninja" , è preferibile usare le maiuscole.
* " E' la stessa domanda..." , la "E" va scritta con l'accento e non con l'apostrofo, " È".
* "...perché mi hai atterrata?" in questo caso atterrata con è corretto, dovevi scrivere "attaccata".
* "proiettile" è più adatto "kunai" visto che parliamo di nija che non usano armi da fuoco.
* "Quell'uomo ha una personalità particolare... E' capace di far sua l'anima delle persone e quasi nessuno riesce a liberarsi", Orochimaru è morto, quindi devi usare il passato:
" Quell'uomo aveva una personalità particolare... era capace di far sua l'anima delle persone e quasi nessuno riusciva a liberarsi"
* "su cui però appoggiò anche...", "però" non necessario.
Non hai fatto molti errori di grammatica, ma hai ripetuto spesso gli stessi concetti, appesantendo la lettura, e a volte ho dovuto rileggere le frasi più volte per comprenderle. Lo stile che hai adottato è poco scorrevole e pesante, capisco il non voler essere troppo scontati e lineari, ma certe scelte vanno a discapito della chiarezza e comprensibilità della storia.

ORIGINALITÀ: 8/10
La storia è senza dubbio originale. La coppia Anko/Kabuto è decisamente peculiare e devo dire che lo è anche il modo in cui li hai fatti incontrare ed avvicinare. Finora nessuno ha pensato di scrivere qualcosa sul "nuovo Kabuto" ormai libero da influenze esterne e dal suo desiderio di superare il proprio maestro, quindi sono felice della tua scelta.

IC PERSONAGGI: 5/10
Kabuto sembra abbastanza IC, dopotutto il suo carattere è un po' cambiato dopo la sua "conversione" ad opera di Itachi, quindi si è di certo ammorbidito, ma la sua capacità di entrare nell'animo altrui, è rimasta invariata e questo mi è piaciuto.
Anko invece non mi è sembrata del tutto Ic, certo è sospettosa e rabbiosa come l'abbiamo vista nel manga ed anche la sua fragilità è coerente, dopotutto avrà di sicuro anche lei un lato più "umano" come tutti loro, ma il suo cambiamento è stato fin troppo improvviso, non abbastanza graduale da essere giustificabile. Un minuto prima tenta di ucciderlo, un minuto dopo è tra le sue braccia a farsi consolare e poi baciare, questo è decisamente poco credibile.

GRADIMENTO PERSONALE: 6/10
La storia non mi è dispiaciuta, ma credo che se tu ci avessi lavorato un po' di più sarebbe riuscita decisamente meglio. Sei stata un po' frettolosa nel descrivere la nascita di sentimenti amorosi tra Anko e Kabuto, ed è un peccato perché la tua idea mi è piaciuta molto e credo che un avvicinamento tra i due, con i presupposti che hai messo in campo non sia una cosa poi così improbabile.

TOTALE: 25/40

Recensore Veterano
28/11/14, ore 14:35

Il destino di una storia con un crack pairing, di solito, è quello di rimanere senza recensioni...
Ma ecco che arriva il salvatore della patria!

No, ovviamente scherzo... Devo dire che questa ff merita, per davvero. L'incontro tra due anime ferite dalla vita che non sanno trovare altro modo per ricominciare che buttarsi l'una nelle braccia dell'altro, come per trovare una briciola di qualcosa che nemmeno loro sanno cos'è, se non che è qualcosa che forse è in grado di riempire la voragine nel loro petto...

No, aspetta, IO che scrivo cose del genere? Ma che diavolo ho bevuto?

Perdonami, ogni tanto ho dei momenti di serietà improvvisa...

Grazie mille e a presto(sto ancora aspettando un tuo prossimo aggiornamento della long, ragazza... Non farmi arrivare a metterti una testa di cavallo nel letto in stile il padrino...)