Ciao, Fra! :)
Mi è piaciuto molto anche questo capitolo: ben descritto, nella sua teatralità, e perfetto per mostrare i mille volti di Orihime.
Spesso appare come l'ingenua di turno, la "principessa da salvare", la sciocca sprovveduta, la piagnucolona... Inoue non è questo. La sua spensieratezza è una difesa contro il dolore e la preoccupazione; è l'unica arma che può sfoderare per far sentire meglio gli altri, e la usa fino a logorarla, incapace di vedersi diversa da così - e, forse, disinteressata a farlo, perché il suo cuore è talmente puro che non se ne farebbe niente della seduzione, della vanità. Sa perfettamente di avere la possibilità di indossare altre maschere, che le donerebbero comunque, ma sceglie di essere se stessa... almeno finché tutto non va in frantumi.
E' una ragazza forte, ma pur sempre un essere umano, e per ricomporsi ha bisogno di quelle persone che le stanno a cuore e che l'hanno vista crescere; quelle persone cui lei ha donato parte della propria spensieratezza.
E, alla fine, ecco che arriva Ichigo, che le porge lo specchio: quella che compare è una ragazza sciupata, che ha combattuto molte battaglie con i propri sentimenti e paure, ma dietro a quest'apparenza c'è anche un barlume di felicità - che lei sa immediatamente moltiplicare.
In un baleno è di nuovo in sé e capisce che non può più mentire al suo sorriso, a ciò che è.
Ti segnalo delle sviste (sono poche ^^):
- d’avanti --> davanti;
- Nell -- > Nel;
- Kenpaki --> Kenpachi.
Null'altro, se non i miei complimenti! :)
A prestissimo,
Ophelia |
