Seconda classificata al contest “Che sapienza e ambizione trovino la loro melodia”: Il peso del diadema, Vanessa(14)
Grammatica e sintassi: 3,5/10.
“... ma senza sorprendersi: Conosceva Tosca...”
Dopo i due punti non va la maiuscola. (-0,1)
“... preferiva proteggersi dietro all'umilità e alla mitezza dei suoi sorrisi.”
Errore di battitura. (-0,2)
“... malgrado la dolcezza dell'amica, la musica, e le letture adorate...”
Dopo “musica” non va la virgola: essendo un elenco, la “e” è più che sufficiente. (-0,1)
Almeno una cosa postiva c'era: Lei non aveva nulla da rimproverarsi.”
C’è un errore di battitura; inoltre, metti di nuovo la maiuscola dopo i due punti. (-0,2) (-0,1)
“... era stato l'unico uomo, col quale avesse potuto...”
Questa virgola è di troppo. (-0,1)
“... la sfida si tramutò in ossessione di vittoria e quest'ultima, necessità, tormento e infine amore.”
In questa frase, credo che da qualche parte manchi un “in”. (-0,2)
“Senonchè , poco tempo dopo...”
Questo accento va acuto. (-0,2)
“... natura degli studenti, pretendeva infatti...”
Al posto di questa virgola vanno quasi obbligatoriamente i due punti, poiché vai a spiegare i suoi comportamenti. (-0,1)
“... non potè mai rinunciare a lei e alla sua nobiltà.”
Anche qui l’accento va acuto. (-0,2)
“...Le cose però cambiarono.”
Dopo i puntini va sempre lo spazio. (-0,1)
“... diventarono estremiste, crudeli, e perfino perverse.”
Di nuovo, essendo un elenco, non serve la virgola quando c’è già la congiunzione. (-0,1)
“...mentre, per contro, coloro possedevano i requisiti che prediligeva, erano stimati...”
Manca un “che” tra “coloro” e “possedevano”; inoltre, la virgola dopo “prediligeva” è tra soggetto e predicato. (-0,2) (-0,1)
“... avvenuto nei sotterranei freddi di Hogwarts...”
Errore di battitura. (-0,2)
“...Priscilla scendeva a passi veloci”
Manca lo spazio dopo i puntini. (-0,1)
“... abito di velluto che blu le svolazzava alle caviglie.”
Credo tu abbia invertito le parole. (-0,2)
“Con il freddo dei sotterranei il suo respiro...”
Errore di battitura. (-0,2)
“... di rassicurarsi che l'idea che il presentimento della sua fuga...”
L’idea o il presentimento? Mi sa che c’è un complemento di troppo. (-0,2)
“Quello che diceva Salazar...”
Usi l’imperfetto perché è ciò che Salazar dice sempre, ma nel contesto la frase si riferisce a ciò che aveva detto nella lite con gli altri Fondatori. Per cui: “aveva detto”. (-0,3)
“...niente che riguarda voi o i vostri viscidi adepti...”
Riguardi. (-0,2)
“...non c'e bisogno che vi ripetiate.”
Manca l’accento. (-0,2)
“... rispose la dama con più enfasi di quanto voleva...”
Volesse. (-0,3)
“...lo bloccò, trattenedolo per un braccio.”
Errore di battitura. (-0,2)
“... di peggio!”replicò...”
Manca lo spazio dopo le virgolette. (-0,1)
“Perché io so che condividete...”
L’accento va acuto. (-0,2)
“Vi prego Serpeverde, mi appello...”
Trattandosi di un vocativo, prima di “Serpeverde” serve la virgola. (-0,1)
“Salazar rise appena”
Manca il punto alla fine di questa frase. (-0,1)
“...ripetè lui...”
Anche qui l’accento va acuto. (-0,2)
“...allontanandosi da lui e dal suo influsso ipnotico”
Manca il punto alla fine della frase. (-0,1)
“...non avrà pace finchè la lama...”
Di nuovo l’accento va acuto. (-0,2)
“...vi sembrano queste, le parole...”
Questa virgola è tra soggetto e predicato. (-0,1)
“...come voi...Fuggite con me...”
I puntini vanno staccati. (-0,1)
“...anche all' inferno, se era necessario...”
L’apostrofo va attaccato alla parola successiva; inoltre, “era” sarebbe più corretto come “se fosse stato”. (-0,1) (-0,3)
“Ricordatevelo, perché avverrà...”
L’accento va acuto. (-0,2)
“È una maledizione, ciò che sento...”
Questa virgola è tra soggetto e predicato. (-0,1)
“... vi sta ponendo il vostro poderoso ingengo?”
Errore di battitura. (-0,2)
“Voi e la vostra creatività [...] potrebbero esserci d'aiuto”
Il soggetto è “voi”, quindi “potreste”. (-0,2)
“Io non...Non ho parole!”
Manca lo spazio dopo i puntini. (-0,1)
Inoltre, non usi la punteggiatura nei dialoghi: quando chiudi le virgolette e dici “rispose” o altro, prima di riaprirle dovresti metterci un segno di punteggiatura; allo stesso modo, quando chiudi la battuta e inizi una frase in un nuovo capoverso, il punto è d’obbligo. Non lo fai mai. Ho conteggiato questo errore circa cinquanta volte e per correttezza dovrei segnartelo per ogni volta, togliendoti circa cinque punti. Ma il valore sarebbe negativo, per cui ho deciso di segnalartelo e basta, senza togliere nulla.
Stile e lessico: 8/10.
Sono rimasta sorpresa dallo stile che hai usato, perché è un ossimoro dall’inizio alla fine. Potrei dirti che è poco curato per via di tutte le imprecisioni che ti ho elencato sopra (per me sono importanti: la forma è il biglietto da visita della storia), ma al contempo sono rimasta molto affascinata da come ti sia impegnata a usare un linguaggio adatto all’epoca. Siamo attorno all’anno 1000, per cui sarebbe stato poco attraente usare termini poco ricercati, o comunque meno calzante rispetto al lavoro che hai fatto tu. E di questo sono molto colpita, perché oggettivamente si vede che ti sei impegnata.
Ho comunque trovato qualche imprecisione, a livello lessicale più che altro, ma te le riporto qui sotto e poi vedrai tu cosa dirmi.
“Le parole della dolce Tassorosso risuonavano nella mente di Priscilla Corvonero con grande evidenza.”
Come fanno le parole a risuonare nella mente con evidenza? Potresti dire che risuonano ripetutamente, come un monito, in modo minaccioso... ma l’evidenza mi pare poco adatta a dei pensieri, almeno in questo caso.
“Alzò il volume della musica degli archi babbani...”
Non so se lo stile sia il luogo giusto in cui segnalare questa cosa, ma mi chiedevo cosa significasse questa cosa. Siccome penso proprio che tu sappia che nel Medioevo non esisteva lo stereo, vuol dire che questa frase è stata espressa male, perché proprio non capisco come possa alzare il volume della musica.
“... come mille altre damine di periferia...”
Ti ho parlato del linguaggio proprio e adatto all’epoca giusto poche righe fa, ma il termine “damine” mi sembra al contrario poco consono. Inoltre, poiché Priscilla è una nobildonna sempre posata ed educata, potrebbe risultare una frase sprezzante. Credo che “come semplici dame di campagna” possa suonare meglio. Credo che non avessero neanche il concetto di periferia.
“...pochi anni dopo l'apertura della scuola, ci fu la famosa...”
Io combatto la crociata contro il “ci fu”: secondo me è una caduta di stile in qualsiasi stile. Puoi dire qualcosa come “si verificò”, ma questa espressione è davvero brutta.
Originalità e utilizzo del pacchetto: 9/10.
Anche qui sono soddisfatta. Sebbene tutte e tre abbiate trattato la lite tra Priscilla e Salazar a seguito delle sue strane fisime (chiamiamole così...), tu lo hai fatto con un livello di approfondimento maggiore. Hai costruito un antefatto, o comunque hai “preso il giro alla larga”, inserendo l’argomento spinoso un poco per volta. Hai quindi introdotto i dubbi di Priscilla come una pulce nell’orecchio, facendola dubitare e costruendo il suo percorso mentale fatto di forza e debolezza, come un essere umano e non solo una strega altera (che di fatto è come Salazar l’ha dipinta). È stata una scelta molto calibrata, per questo mi complimento. Anche i due appunti che hai fatto alla fine del testo – che pure sono dei semplici dettagli, come Mirtilla, Tom Riddle, il motto della scuola – sono inseriti così bene da far piacere. Brava.
La citazione è inserita in modo molto adatto: si amalgama allo stile un po’ ricercato che hai usato e quindi mi è piaciuta. Forse l’hai “spalmata” meno su tutta la lunghezza della storia – come hanno fatto le altre due storie – ma hai anche scritto più parole e quindi c’è da tener conto di questo. L’uso è, comunque, buono.
Anche la canzone è abbastanza presente, in particolare nel faccia a faccia di Priscilla e Salazar. Ho apprezzato il fatto che in qualche modo sia sembrata una falsità, o comunque un’ambiguità. La canzone è molto esplicita, ma per Serpeverde sembra difficile da pronunciare. Eppure l’hai resa in qualche modo subdola, non so spiegarti bene. Però sei stata brava, perché l’hai inserita e allo stesso tempo l’hai resa molto tua.
I sotterranei sono il luogo in cui avviene la scena principale, per cui anche questo sì, è stato inserito bene.
Extra per l’utilizzo di tutti e tre gli elementi: 3/3.
Gradimento personale: 8/10.
Le grandi introspezioni sono il mio pane, questo è da dire. Mi è piaciuto il grande approfondimento dei sentimenti di Priscilla, e anche la costruzione della storia, con un grande flashback in mezzo (che forse è poco segnalato, ma non stona particolarmente) e un finale agrodolce che è stato davvero una ciliegina sulla torta.
Tuttavia c’è quel piccolo grande dettaglio del testo poco curato. Se noti come sono strutturati i miei giudizi, probabilmente capisci da te che sono una super precisina, e tengo in modo maniacale a come la storia si presenta. Alla fine, è vero che “l’aspetto fisico non conta”, però rimane pur sempre un biglietto da visita. Spero che con gli appunti che ti ho fatto possa sistemare un po’, perché ti assicuro che qualitativamente ne risentirà parecchio!
Ho un appunto che non sapevo dove farti, dato che nella griglia l’ambientazione o la caratterizzazione dei personaggi non erano presenti: Hogwarts è più antica e prestigiosa di Durmstrang. Durmstrang inizia a farsi spazio solo con il Torneo Tremaghi, cioè circa alla fine del 1200. Per cui ci sono due secoli di mezzo tra le due scuole. Beauxbatons, invece, non ne ho idea. Però potresti cercare sulla Wikia e, nel caso in cui fosse più antica di Hogwarts, sostituire quella a Durmstrang.
Totale: 31,5/43. |