Recensioni per
The Wedding Dress
di Evelyn Walker

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
15/02/15, ore 16:38

Bonsoir cara, passo per lasciarti il giudizio del contest tramite recensione! (Perdona il ritardo ma ci sono stati un po' di problemi tecnici.)

Decima classificata al contest "Left Behind - Storie di Ruggine e Abbandono" e vincitrice della menzione speciale "Premio Angst"

Grammatica e Lessico: 15/20

Purtroppo abbiamo trovato diversi errori: “l'abito immacolato le scendeva sontuoso per il fianchi” ; “(…) le chiese un uomo di mezz'età picchiettava svogliatamente su una tastiera, senza nemmeno guardarla” manca una parola da qualche parte all’inizio della frase ; “mormorò prima che il ragazzo la prese nuovamente per le spalle e la sollevò leggermente da terra” la forma corretta è “mormorò prima che il ragazzo la prendesse per la vita (come fa a sollevarla prendendola per le spalle?), sollevandola leggermente da terra” ; “prima che Will la guardò negli occhi dolcemente (…) e la presa sul suo collo diventò letale.” anche qui la forma corretta è con il congiuntivo imperfetto, ovvero “guardasse” e “diventasse” ; “Ma quelle mani non erano lì. Non c'erano più.” l’inserimento di questa frase è un po’ confuso, prima non fai riferimento a mani o a persone quindi non si capisce bene cosa tu voglia dire ; “Avrebbe dovuto fermarla, in cuor suo sapeva che qualcosa sarebbe andato storto. Ma non l'ha fatto.” qui la consecutio non è concordante, avresti dovuto usare il trapassato prossimo indicativo, “aveva fatto” invece di “ha”. Purtroppo i verbi vanno tenuti parecchio in considerazione e, nonostante la sintassi generale sia più che buona, dobbiamo penalizzarti per l’errato uso dei tempi verbali che abbiamo sottolineato.
 
Stile: 10/15
La narrazione è snodata in una specie di climax ascendente, dallo scambio di affettuosità tra Grace e David all'incontro di lei con Will fino all'epilogo, terribile e doloroso, della scoperta della lettera: un climax ben gestito, che coinvolge come un episodio di una serie poliziesca e porta ad un finale davvero drammatico. Il lessico è semplice ma descrittivo, ottimo per accompagnare ciò che succede, così come lo stile narrativo e l'uso della punteggiatura, mai esagerato. Ci sono diverse frasi che ci hanno colpito e la storia è uno spaccato molto interessante che descrive il disagio dei veterani di guerra che soffrono di sindrome da stress post-traumatico, un disturbo tremendo che molti ancora ignorano. Gli appunti che vogliamo farti non riguardano la trama fondamentale della tua storia, bensì i dettagli che hai tralasciato. The Ridges ha accolto principalmente i veterani della Guerra Civile americana (che si è conclusa nel 1865) ma dopodiché non si sa se altri soldati di guerre successive siano stati internati lì oppure no. Ti diciamo questo perché nella storia purtroppo non specifichi assolutamente in quale periodo ci troviamo: sappiamo che esiste la TV e le donne guidano la macchina, quindi dev’essere per forza ambientata negli anni '50 del '900 o successivamente, però l’elemento del soldato ricoverato non ci fa capire bene di quale guerra tu stia parlando, poiché ovviamente non può trattarsi della Guerra Civile di un secolo prima. Fra le altre cose secondo noi avresti dovuto scrivere una storia un po’ più lunga, purtroppo la brevità del testo non permette di addentrarsi del tutto nella psiche di William e di farsi un’idea di ciò che ha subito. Inoltre la morte per strangolamento non è veloce, Grace avrebbe avuto tutto il tempo di lottare per sopravvivere… magari non ne sarebbe uscita vincente ma hai comunque liquidato il suo personaggio in pochissime righe. Sono tutte incongruenze che purtroppo saltano molto all’occhio di una persona che deve correggere una storia e ci dispiace molto doverti penalizzare perché la storia, in realtà, ci ha intrigate parecchio.
Originalità ed Uso del Luogo: 5/10
Dare un giudizio per questo parametro ci risulta difficile perché la storia di base ha una trama piuttosto originale ma il Luogo non è stato usato nel modo esatto. Mi spiego meglio: il senso del contest era quello di raccontare l’abbandono di un Luogo ormai dimenticato da tempo e di cui nessuno si occupa più. L’abbandono, nella tua storia, è incentrato molto sul personaggio di William (reietto della società e abbandonato da tutti, tranne che da Grace) e la cosa ci ha fatto molto piacere perché ha dato una connotazione umana al termine, però era necessario inserire almeno un punto della storia che raccontasse lo stato di abbandono nel quale versa The Ridges, dopo la sua chiusura nel 1993. Non chiedevamo di incentrare la storia nel presente, però avresti dovuto inserire almeno un piccolo paragrafo a riguardo. Ancora una volta, è un peccato penalizzarti ma non possiamo fare altrimenti perché si andrebbe a perdere tutto il fondamento del contest.
Uso del Pacchetto: 10/10 (+3)
Niente da dire su questo punto! Hai inserito sia la lettera che il ragazzo e quindi prendi i tre punti bonus che ti spettano oltre al punteggio pieno! Ci è piaciuto molto il modo in cui hai inserito la lettera: William è rimasto nella convinzione di aver fatto un gesto clemente e crede di non essere giudicato malamente da David, che invece è talmente disperato da porre fine alla sua vita. William è davvero un personaggio interessante, peccato tu l’abbia approfondito così poco.
Gradimento Personale – Tsunade: 3/5
La storia mi è piaciuta molto ma non capisco come mai tu non abbia deciso di approfondirla un po’ di più. Conosco ed apprezzo molto il tuo stile di scrittura, so che puoi rendere molto più di così. Non offenderti per queste mie parole, come ho detto poco fa ho apprezzato moltissimo la trama originale ma sono rimasta un po’ “in sospeso” per il fatto del poco approfondimento narrativo e psicologico.

Gradimento personale - Ino;Chan: 3/5
La storia mi è piaciuta, ha un intreccio serrato e una narrazione scorrevole, che ho apprezzato. Peccato che tu non ti sia riallacciata al passato per descrivere il luogo nel momento della rovina, oltre a darne un ritratto del presente... e peccato anche che la storia sia così breve, magari una one-shot un pochino più lunga avrebbe potuto spiegare molto sia sui traumi di Will che sulla struttura in sé dell'ospedale, che rimane solo una cornice più che un ambiente vero e proprio. A conti fatti, però, la lettura è stata piacevole e ho apprezzato la storia, quindi il parere è positivo!