Innanzitutto complimenti, non tutti riescono a definire in modo così accurato la psicologia di un personaggio, soprattutto se la sua mente è stata devastata da un trauma. |
Ciao! |
E come previsto mi è piaciuta anche questa! Re6 ha fatto ben poca luce sulle condizioni di Jill al suo ritorno dall'Africa, e apprezzo sempre le fic che lo fanno. Quello che è successo non può non lasciare traccia, e questa versione dei fatti mi sembra più che plausibile. Adoro anche la menzione a Chris e Leon, soprattutto al povero Chris che soffre tremendamente della situazione e che non è riuscito a salvare la collega, non completamente. |
Sono arrivata qui spinta dall'entusiasmo con cui hai parlato di questo fandom su Facebook e dalla voglia di tornare a gustarmi le tue pagine - cosa che non facevo da decisamente troppo tempo ♥♥♥ Ah, anche dalla dicitura 'angst'. Ultimamente ne sono attratta in maniera insana - più insana del solito, intendo - e il tuo nome, accostato a questo avvertimento, è sinonimo di garanzia, quindi non potevo proprio fare a meno di leggere. |
Non so chi è Jill. I miei ricordi di Resident Evil si limitano a due tre personaggi e un vecchio OAV. Però me la sono immaginata molto bene dal tuo racconto, la rabbia, la paura, la follia. La presa di qualcosa di cui non potrà mai liberarsi. Il tutto raccontato nel tuo splendido stile fatto di melodie sincopate e dissonanti. Particolarmente inquietante il finale. Bravissima :-). |
Confermo il mio amore per te e le tue storie... Io di solito odio Jill, cioé non è che la odio ma non mi piace particolarmente come personaggio, poi come me l'hanno combinata i RE5, non ci vedo nessun'agevolazione nel combattere con una tuta del genere (e fidati ci ho provato, e ho caricato una testata nel muro). Comunque mi è piaciuta molto questa storia, introspettiva e come sempre sublime. Anche se mi rimane un dubbio Wesker era davvero una proiezione mentale di Jill? O era reale, e comunque quella sua risposta "Non ne ho bisogno. Sono un Tyrant. Sono immortale. Dio non beve caffè." non so perché mi ha fatto sorgere un sorrisetto sulle labbra. Io ti adoro e adoro le tue storie |