GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL CONTEST «BEATING OF YOUR HEART: SECONDA EDIZIONE»
«FINE DI UN'ILLUSIONE» DI AMOR31
Ricordava fin nei dettagli lo sfortunato giorno in cui per la prima volta aveva annunciato al mondo il suo più grande desiderio: diventare parte della Legione Esplorativa. Servire l’umanità fino alla morte.Ce l’aveva fatta, in un certo senso.
- Sviluppo della trama e dei personaggi
Parto subito dicendo che di originalità non si può parlare, giacché qui vediamo una sorta di missing moment in cui vengono narrati i pensieri di Eren durante quel particolare momento di prigionia.
La storia si apre difatti con Eren che ripensa agli avvenimenti passati, alla frase che lui stesso aveva urlato e che era divenuta il suo punto focale da un bel po' di tempo a quella parte, ovvero il voler entrare nel corpo di ricognizione e diventare membro effettivo della legione esplorativa; ripensa a tutto ciò che l'ha portato fino a quel momento, all'ultimo litigio con sua madre e al giorno in cui l'ha vista morire proprio davanti ai suoi occhi prima che lui venisse portato in salvo, e infine a tutti gli amici perduti e con cui aveva condiviso molti istanti, prima dell'ennesimo attacco dei titani che ha visto così perire altri innocenti.
Lo vediamo domandarsi perché Historia non faccia nulla e perché sembri credere a quelle parole come se fossero oro colato, e al tempo stesso si chiede se Historia stia invece tergiversando, in modo da poter permettere a Rivaille di arrivare fin lì e liberarli. Una speranza che non sembra morire, la sua, per quanto stia cominciando a pensare a propria volta che per salvare il genere umano sia necessaria la sua stessa morte.
Qui ci si aggancia alla traccia che bisognava seguire, ovvero il sogno: Eren pensa a quanto avesse desiderato entrare a far parte della legione esplorativa, di quanto desiderasse uccidere tutti i titani e poter liberare il mondo intero dalla loro presenza, aggrappandosi con le unghie e con i denti a quel sogno anche dopo la sua stessa trasformazione in titano, sfruttandola per cercare di avvicinarsi passo dopo passo a quel suo obiettivo; al tempo stesso, però, lo vediamo fare i conti con la consapevolezza che quello stesso sogno potrebbe essere distrutto in un battito di ciglia, se lui continuasse a vivere. Nulla gli da la certezza che sia davvero così, però lui ci pensa lo stesso, e quella stessa consapevolezza comincia a farsi poco a poco spazio nella sua mente, senza freni.
Il tema del sogno, forse, andava articolato un pochino meglio, ma, come precedentemente detto, la storia sembra seguire abbastanza bene la traccia proposta, facendo comprendere quanto i sogni possano risultare bellissimi e distruttivi al tempo stesso.
- Stile, sintassi & grammatica
A parte qualche mancata virgola e frasi che potrebbero essere sistemate in un altro modo, lo stile risulta abbastanza fluido e riesce a spiegare determinate cose in determinati contesti, senza dare troppe informazioni tutte insieme e riuscendo a calibrare abbastanza bene la parte descrittiva insieme alla parte caratteriale e psicologica del narratore.
Alcune cose mi hanno convinta poco proprio su questo punto di vista, forse perché a volte il narratore appariva onnisciente e non sembrava concentrarsi solo e unicamente su Eren come sembrava accadere all'inizio. A parte questo, nulla da contestare; il tutto era abbastanza scorrevole e filava liscio quel tanto che bastava per dare il ritmo giusto alla narrazione.
Ci sono giusto un paio di sviste e piccoli appunti che ti appunto qui di seguito. Alcune sono davvero piccolezze, ma ho ritenuto giusto scriverle:
❒ Ricordava fin nei dettagli lo sfortunato giorno in cui per la prima volta aveva annunciato al mondo il suo più grande desiderio → Ricordava fin nei minimi dettagli lo sfortunato giorno in cui, per la prima volta, aveva annunciato al mondo il suo più grande desiderio
❒ erano di colpo riaffiorate → erano riaffiorate di colpo
❒ Sarebbe stato meglio morire allora, abbandonarsi al buio → Sarebbe stato meglio morire, allora, abbandonarsi al buio
❒ Nella fossa in cui sarebbe stato seppellito o nel fuoco in cui sarebbe bruciato non avrebbe più potuto incontrare né Titani né traditori → Nella fossa in cui sarebbe stato seppellito o nel fuoco in cui sarebbe bruciato, non avrebbe più potuto incontrare né Titani né traditori
❒ carne sanguinolenta nella bocca del Titano.
E avrebbe detto addio al suo sogno. → La frase può tranquillamente salire di una riga, essendo complementare dello stesso pensiero
❒ Ma per ricevere questa eredità, è stata costretta a divorarlo → Ma, per ricevere questa eredità, è stata costretta a divorarlo
❒ troppo shockata → Giacché esiste anche in italiano, scrivere “scioccata” andrebbe bene comunque
❒ Hannah, Franz... Erano con → Hannah, Franz... erano con
❒ più grande desiderio.
Sforzo inutile. → Idem come poco più sopra
❒ Ma soprattutto aveva capito → Ma, soprattutto, aveva capito
❒ dell’umanità tutta → dell'intera umanità
❒ Il ragazzo si domandò se dopotutto non fosse restia a consumare quel pasto di carne e sangue → Il ragazzo si domandò se, dopotutto, non fosse restia a consumare quel pasto di carne e sangue
❒ il Potere sarebbe esploso e con lui l’abilità della ragazza → il Potere sarebbe esploso e con esso l’abilità della ragazza
- Parere personale
Fresca di capitoli appena letti, mi sono fiondata a leggere la storia in modo che non mi trovassi con qualche particolare dimenticato, dunque ho potuto vederlo per l'appunto, come dicevo pocanzi, come una scena tagliata del manga che mostrava i pensieri e i sentimenti di Eren rinchiuso in quella cella. Era dunque più che altro un momento complementare che inseriva qualcosa in più a quei determinati capitoli scelti come punto di riferimento, ma dava ben pochi spunti su altri fronti e, proprio per il tema scelto, risultava abbastanza statica.
Ciononostante, è stata comunque piacevole da leggere e può essere presa, per l'appunto, come una scena in più che non ci viene mostrata nell'opera originale. |
