Mi rispecchio molto in questa Sarah.
Lavare la caffettiera è faticoso.
Pulire la lettiera lo è altrettanto ma, non avendo animali, è una fatica in meno.
E poi ci sono gli amici, quelli che t'illudi di vogliano così bene e poi, dopo essersi sentiti dire ciò che volevano, spariscono visualizzando i messaggi. (Ma in queste situazioni parte della colpa è data da Facebook e Whatsapp e tutte quelle cag**e di social network.)
E poi, l'accappatoio. Quanto è difficile liberarsene. Quanto si sta bene al caldo. Quanto punge il freddo. Quanto poco caldo dà la tuta in confronto all'accappatoio.
Scritto decisamente buono, che affronta con ironia la pigrizia e altri difetti di una persona comune. La povera Sarah sembra quasi il capro espiatorio sul quale ricadono tutte le maledizioni divine.
Sperando di leggere altri tuoi lavori,
Iama |