Il personaggio di Aro mi ha da sempre ammaliato, dunque, come potevo non passare? Questa storia è una piccola perla.
L'introspezione che ci proponi è sì innovativa, ma assolutamente IC. Mediante tali spezzoni abbiamo modo di vedere come pian piano, l'animo del vampiro si sgretola. Si sgretola insieme alla certezza dietro la quale si è celato, soffocando il rimorso – sul momento.
In sostanza: ogni singola parola trasuda di disperazione. Puro dolore. Poi c'è Sulpicia (♥).
Sono felice che tu abbia scelto di inserirla. Inserirla così. Non nel ruolo di consorte sottomessa, bensì di perno, di colonna su cui il compagno fa affidamento nei momenti più bui. D'altronde, se la sua posizione fosse diversa, dubito che avrebbe potuto preservare il suo posto al fianco di Aro.
Il tratto finale è semplicemente... Perfetto, ecco. Perfetta è la presenza di quel quadro, di quel frammento – percepito a priori dall'uomo, correggimi se erro, come eccessivamente intimo perché altri occhi vi si possano posare – di passato
Lo stile è semplice, fluido, talmente diretto da far male. In particolare, ho apprezzato l'uso magistrale della seconda persona.
Purtroppo è da diverso tempo che non stilo una recensione, quindi ti domando perdono nel caso in cui questo commento sia risultato troppo amorfo.
I miei più sinceri complimenti, Akemi_. |