Recensioni per
Colors
di giraffetta

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/04/15, ore 23:11
Cap. 1:

Eccomi qui :3
Dunque, ho letto entrambe le tue storie (erano abbastanza brevi u.u) ma alla fine ho deciso di recensire questa. Non perché l'altra non fosse bella, eh, anzi era molto molto fluff, ma questa l'ho trovata più... più profonda, ecco.
Dunque, partiamo dai personaggi (come sempre u.u): io non shippo Haymitch/Effie, non particolarmente, ma ultimamente mi incuriosiscono e questa mi è effettivamente piaciuta molto. I personaggi sono molto ben caratterizzati, li ho trovati esattamente come sono nel film (e nel libro): Effie è così ingenua, impegnata a riprendersi almeno un pezzetto della sua vecchia vita; Haymitch, invece, è sarcastico ma si vede che le vuole bene u.u
La storia è scritta molto bene. Credo di non aver mai letto nulla di tuo, sei stata una piacevole sorpresa :3 Scrivi veramente bene, hai uno stile scorrevole ma non troppo sintetico e i dialoghi sono meravigliosi e IC *^*
Insomma, pienamente soddisfatta di aver scelto le tue storie!
A presto <3

Recensore Veterano
08/04/15, ore 17:46
Cap. 1:

[Strateghi in Erba – Iniziativa a cura del gruppo Facebook The Capitol]

Le prime tre parole che ti vengono in mente se pensi a questa storia: Divertente (le scenette e i battibecchi tipici di Effie e Haymitch sono sempre perfetti, fanno spanciare!), adorabile (per il rapporto tra i due che nella tua OS si fa presentire, gustare, si sente che c'è del tenero) e movieverse (... è la terza parola che mi è venuta in mente, scusa, ma inizialmente pensavo di trovarmi di fronte alla versione del libro, dove Effie al 13 non esiste, almeno finché non la recuperano. In realtà mi sono detta "peccato" quando ho capito che si trattava del movieverse, perché la storia di Effie come presentata nel libro mi piace di più xD).
Scena preferita:
Frase che ti ha colpito maggiormente: "Effie si portò una mano alla guancia, dove ancora sentiva la sensazione delle labbra di Haymitch. Fissò il suo riflesso nello specchio e quasi non si riconobbe: dall’altra parte del vetro, una donna sorridente e con le guance in fiamme la guardava di rimando." (ho messo questa perché, oltre ad essere bella a livello sintattico, è cruciale per una donna come Effie. Lei, figlia di Capitol, una di quelle insensibili accompagnatrici che sorridono mentre dei ragazzini muoiono, dopo aver trascorso così tanto tempo con Haymitch, Katniss e Peeta comincia a scoprire una cosa nuova: quanto profondo può essere un sentimento come l'amore. E' bello che non si riconosca, è come se dicessi la vita vera, la vera Effie, nascesse qui, in questo momento, cambiata totalmente dal rapporto con Hay in particolare. Boh, bellissimo).
Personaggio che ti è piaciuto di più (se ce n'è più di uno): Beh, Effie. E' caratterizzata benissimo. Haymitch secondo me un po' meno, l'hai fatto troppo versione "bel tenebroso" che ti stende con uno sguardo, boh. Ma che sto dicendo?
Varie ed eventuali (?): In generale mi è piaciuta molto, scrivi un sacco bene e più di una volta mi sono trovata completamente presa dalla lettura. Attenta secondo me solo alla ripetizione di quell'espressione, "proprio no", che è tanto particolare quanto è meglio usare parsimonia nel suo uso (tu la usi due volte sole e nemmeno troppo vicine, ma leggendo ho sentito comunque una stonatura). Bella la Hayffie comunque, meriti millemila punti solo per la scelta della ship. Brava e scusa il ritardo!

Alex

Recensore Veterano
01/04/15, ore 21:35
Cap. 1:

[ Strateghi in erba – iniziativa a cura del gruppo Facebook The Capitol ]

Buonasera! Prima di iniziare con lo schemino, parto col dire un paio di cose riguardo al perché ho voluto leggere questa bella storia :3
Ho notato dai post nel gruppo che a te piace molto la coppia Haymitch/Effie, e quando ho visto che partecipavi allo scambio non ho potuto fare a meno di sceglierti! Piacciono molto anche a me, loro due, li trovo una coppia tanto dolce *_* E tu li hai rappresentati proprio come li immagino io, ma questo te lo dirò dopo, nelle note varie ed eventuali u.u

Le prime tre parole che ti vengono in mente se pensi a questa storia
Dolcezza, arcobaleno, libertà.
Lo so che in questa parte si può essere telegrafici… ma io non lo sono mai! E quindi voglio spiegarti il perché ho scelto proprio queste tre parole :3

Dolcezza è la prima cosa che mi è venuta in mente, e il perché credo sia facile da intuire: ho trovato questa storia molto tenera; soprattutto mi è piaciuta perché spezza un po’ la tensione, diciamo: è ambientata in Mockingjay, quando c’è una guerra in corso e leggere cose così dolci fa sempre bene e fa spuntare un sorriso *_* Inoltre, Dolcezza è anche il marchio di fabbrica di Haymitch, visto che si rivolge in questo modo sia a PandKatniss che Effie. :3

Arcobaleno: anche qui credo sia facile da intuire; la storia si concentra sui colori e sull’assenza dei colori del Distretto 13. E poi, non so spiegarmelo, ma quando penso ad Haymitch ed Effie insieme mi vengono in mente tanti arcobaleni (?). Forse perché li shippo, o forse – cosa più probabile – perché la tua storia mi è piaciuta tanto *_* E poi è una slice of life che porta allegria e cosa c’è di più allegro dei colori che Effie vuole indossare? :3 (Anche se condivido l’idea di Haymitch per il rosa, anche a me non piace molto u.u Meglio il viola, il verde o il nero u.u)

Libertà: per questa parola ho pensato tanto. Non sapevo bene cosa mettere come terza parola; poi mi è venuta in mente questa perché dalle tue parole emerge tutta la voglia di libertà che Effie e Haymitch hanno: sono rinchiusi al Distretto 13, che è molto diverso dalle loro case e vogliono scappare. A lei mancano gli sfarzi di Capitol City; a lui manca semplicemente non poter bere (XD) e non poter avere i suoi spazi.
Ne approfitto, quindi, per dirti che li ho trovati caratterizzati molto bene. ♥
Purtroppo della Effie del libro sappiamo molto poco; essendo tutto dal PoV di Katniss si sa poco del carattere degli altri personaggi, però la tua l’ho trovata davvero in linea con quella che ci viene presentata, soprattutto nel film, dove la sua personalità (a mio parere molto interessante *_*) emerge di più. La Effie della tua storia mi è piaciuta tanto, l’hai dipinta nel suo lato più umano ed è una cosa che ho a dir poco adorato: purtroppo, essendo lei di Capitol City, si tende a pensare che sia una macchina – un po’ come per i Favoriti – quindi ho amato come ce l’hai presentata: una donna che vuole solo tornare a casa, che arrossisce per un bacio, che si sente sola. Quindi, sotto questo punto di vista tanti complimenti *_* ♥
Passo poi al nostro burbero mentore del Distretto 12, che ho davvero adorato! È proprio lui, con i suoi modi di fare un po’ sarcastici, il suo scherzare… tutto, insomma! L’hai reso molto bene, a mio parere, e adoro il fatto che lui e Effie siano così legati *___*

Scena preferita
La mia scena preferita? Indubbiamente quella in cui Haymitch toglie la stoffa dalle mani di Effie e poi le dà un bacio sulla guancia *___* Ho fangirlato come una pazza in quella scena! L’hai descritta davvero benissimo e io li ho amati. Me li hai fatti shippare ancora di più ♥

Frase che ti ha colpito maggiormente
Per questa parte sono stata molto indecisa; ci sono state due frasi che mi hanno colpita: quella della mia scena preferita e quella che sto per citarti.

“Questo posto è uno schifo, un fottuto schifo.” sputò l’ex mentore. “Ma non possiamo arrenderci, dolcezza. Dobbiamo sperare, confidare nella nostra Ghiandaia. Vedrai, ci tirerà fuori da questo buco marcio e potremo di nuovo riprenderci la nostra vita.” terminò cupo, fissando il pavimento.

Alla fin fine ho scelto questa, un po’ perché l’altra parte te l’ho già citata, un po’ perché questa frase mi ha colpita in un modo che non mi so spiegare. XD
Mi è piaciuto molto la complicità che si instaura tra Effie e Haymitch in questo frangente, questo sì. Ho trovato come un muto accordo tra loro due: sopportiamo insieme tutto e ce la faremo. Forse sono io che, shippandoli, leggo tra le righe cose che me li fanno shippare ancora di più, ma non ho potuto fare a meno di notare questa cosa *_*
Ho amato il modo in cui Haymitch cerca di tirare su di morale Effie; sa che soffre, comprende la sua sofferenza e vuole farglielo sapere, perché prova i medesimi sentimenti.
Insomma, devo ancora farti i complimenti per questa piccola perla, perché è davvero bellissima *___*

Personaggio che ti è piaciuto di più
Essendoci due personaggi non ho nemmeno l’imbarazzo della scelta, ma… ce l’ho comunque. xD
Ho adorato sia Effie che Haymitch, ma devo dire che la spunta il buon ubriacone u.u Lui già è nella mia top five dei personaggi preferiti, ma tu me l’hai fatto amare ancor di più! Ho adorato il suo umorismo, i suoi modi di fare bruschi, ma che nascono una certa saggezza. Insomma, l’ho amato dal suo cappello di lana (?) ai piedi u.u

Varie ed eventuali
Eccoci qui con la parte finale di questo papiro *_* No, in realtà non è la parte finale perché devo dirti ancora qualche cosina, ma è l’ultimo punto della scaletta. xD
Dunque, mi è piaciuto tanto come hai dipinto il rapporto tra Haymitch ed Effie: lui molto scherzoso, lei quasi “intimorita”, ma che cerca sempre di metterlo in riga. Anche io li ho sempre immaginati un po’ così, quindi qui li ho amati ancora di più *O* Sono una coppia inusuale, ma è questo che – secondo me – li rende, se non perfetti, quasi.
Poi, sono contenta che tu abbia mantenuto l’headcanon del film! Di solito io sono un po’ fissata su quello dei libri, ma con Hunger Games ci sono sempre tante eccezioni, per me, in questo senso, perché trovo che la trasposizione cinematografica sia migliore sotto un certo punto di vista. E, infatti, ho amato la tua scelta di seguire il film e mettere Effie al Distretto 13; un po’ perché fa bene ai feels Hayffie del fandom, un po’ perché anche nel film l’ho trovata una scelta azzeccata. Insomma, Fulvia era fondamentalmente inutile, diciamocelo. xD Meglio la nostra Effie *O*
Ah, una cosa che mi è venuta in mente adesso e che mi è piaciuta tanto: ho davvero apprezzato “l’inversione di ruoli” che c’è alla fine *_* Mi spiego: di solito vediamo sempre Effie come quella che dà consigli di moda, che rompe le palle per l’educazione e che maltratta la povera Katniss (*cori da stadio* vai Effie! VaiH!) e qui, invece, la situazione si capovolge, perché è niente poco di meno che Haymitch a darle un consiglio di stile, ovvero di provare altri colori u.u Che carino che è, scommetto che l’ha fatto soprattutto per il suo bene perché vuole vedere Effie coi colori che piacciono a lui u.u *gli preme un dito sulla guancia barbuta*
In generale ho trovato il testo molto scorrevole; si legge che è una meraviglia ♥ Il tuo stile è molto bello; sei brava sia con le descrizioni dei gesti che con quelle dei pensieri *_* Ho sentito proprio lo smarrimento di Effie e il suo imbarazzo, mentre leggevo! Altra cosa molto bella è l’impaginazione: è semplice, ma d’effetto secondo me u.u

Insomma, per concludere ti faccio ancora i miei complimenti; è una storia molto bella e ha portato un po’ di colori nel triste mondo di Hunger Games, dove tutti i poveri personaggi soffrono. xD
Davvero, mi è piaciuta tanto ♥
Alla prossima!
Alaska. ~

Recensore Veterano
29/03/15, ore 20:43
Cap. 1:

Posso fissare in adorazione la tua storia per sempre?
Io amo troppo il modo in cui rendi Effie, e questa storia contiene così tante idee splendide che non so da dove iniziare a fangirlarci sopra.
Per prima cosa, ribadisco che la tua caratterizzazione di Effie è geniale e assolutamente perfetta: è accurata e spontanea allo stesso tempo. C'è tutta l'incertezza di chi si vede strappare via la propria vita, ma che al contempo non ha mai davvero capito cosa fosse la sua vita. Si è sempre adeguata, senza avere un'indipendenza che la rendesse davvero viva, e ora non ha piú l'appoggio della massa. Non può più perdersi e annullare se stessa, ma non sa da dove cominciare.
E da qui, l'idea che cerchi di ricreare quello che conosceva della sua vecchia vita, l'abbigliamento, è perfetta. Si aggrappa a ciò che è per lei una certezza, ma non è abbastanza.
E l'intervento di Haymitch. Vederli interagire è qualcosa di surreale, perché si muovono e parlano proprio come se fossero reali. Sembra davvero di sentirli parlare, perché c'è tutto di loro in ogni parola. E Haymitch che ride quando Effie parla della fiaschetta è semplicemente perfetto: non è solo da lui, è proprio lui.
Il fatto che cerchino di confortarsi a vicenda, a modo loro, è del tutto plausibile: dopotutto, entrambi hanno perso qualcosa.
La scena finale in cui Effie dà retta ad Haymitch sui colori mi ha fatta sciogliere. Innanzitutto, perché ascoltando lui è un po' come se Effie, per seguire il suo consiglio, fosse disposta a rinunciare a qualcuna delle certezze a cui aveva cercato di aggrapparsi. Inoltre, perché sembra un piccolo passo verso una nuova vita, più vera, e l'idea che questa nuova vita inizi con e grazie a Haymitch mi ha fatto fangirlare tantissimo.
Dal punto di vista stilistico, poi, è impeccabile. È scorrevole, piacevolissima da leggere, accurata e scritta in modo maturo e preciso in ogni parola. Non c'è un solo termine che stoni, non una virgola fuori posto.
È ufficiale, amo il modo in cui scrivi di questi due.
*si scioglie*

Recensore Veterano
27/12/14, ore 14:05
Cap. 1:

Ciao! ♥

Aggirandomi nei meandri della sezione di Hunger Games di Efp, mi sono imbattuta in questa breve ma dolcissima fanfiction: l'ho divorata tutta d'un soffio e, poi, sfidando il blocco dello scrittore che spesso mi coglie nei momenti più inappropriati, mi sono fiondata ad aprire il box destinato alle recensioni, per battere sulla tastiera qualche riga di commento :)
Ti confesso che sono stata davvero contenta di leggere questa missing moment, non soltanto perché adoro Haymitch ed Effie, e sogno che un giorno possano stare insieme, ma anche perché hai descritto un momento dolcissimo che meritava di essere letto e apprezzato :3
Questa è la prima recensione che lascio ad una delle tue storie, quindi mi sento in dovere di avvertirti e scusarmi in anticipo, perché, da questo in punto in poi, ti troverai di fronte ad un’analisi oltremodo noiosa e chilometrica (forse di questo ultimo aspetto ti sei già accorta! :P): purtroppo quando leggo e commento, non riesco proprio a trattenermi e, poiché sono di natura prolissa in modo smisurato, il risultato sono recensioni lunghissime che hanno come effetto principale quello di far addormentare davanti al computer il povero malcapitato! Quindi mi scuso davvero per la pappardella cui ti sto condannando! :(

Partiamo dall’inizio, dalla scena con cui si apre questa missing moment così dolce e ben scritta: la semplice frase “Effie si guardò allo specchio per la milionesima volta” mi ha fatto pensare, sin dal primo momento, che l’Effie della tua storia fosse realmente la vera Effie. Insomma, questo incipit che ritrae l’accompagnatrice di Peeta e Katniss intenta ad osservarsi, o meglio analizzarsi, di fronte allo specchio mi sembra un elemento totalmente in linea con il suo carattere e il suo modo di essere, plasmato dal culto della moda tipico di Capitol City. Anche in un posto così diverso dalle lussureggianti dimore della Capitale di Panem, Effie sente il bisogno di curare la sua apparenza, di presentarsi con un certo aspetto anche davanti a persone a lei quasi sconosciute: la metafora che hai utilizzato per descrivere quest’urgenza vitale, risultato di anni di immersione in una cultura che punta tutto soltanto su questo, mi è sembrata più che azzeccata. In particolare, ho trovato l’espressione “Stretta in una tuta da lavoro grigia” evocativa e perfetta per la situazione, perché mi ha permesso di ricollegare, in modo del tutto spontaneo ed automatico, l’aggettivo “stretta” alla mancanza di aria e parrucche, a cui hai accennato proprio nella frase precedente. In poche parole, sei riuscita a dipingere una Effie soffocata e quasi tramortita, piazzata a forza in un ambiente diverso da quello a cui era abituata, spaesata e, per questo, attanagliata dallo “sconforto e dal dispiacere”. Già questa scena iniziale è un piccolo capolavoro *____*

La sequenza successiva, l’intrusione di Haymitch durante i tentativi di imbellirsi della donna, mi ha strappato sin dall’inizio un sincero sorriso: ho amato il fatto che il mentore si sia infiltrato nella stanza della donna annunciandosi con un semplice “Ehm, ehm”, per richiamare la sua attenzione. Non so spiegarti esattamente perché, ma, appena letto, mi è sembrato un riferimento perfetto al personaggio! Come anche la reazione di Effie, che, grazie alla forza delle tue parole, sono riuscita ad immaginarmi anche “visivamente”: in piedi, con le braccia in alto e le mani fra i capelli, pronta a ribattere ad Haymitch con la sua voce acuta e stridula :)

“Non c’era affatto bisogno, proprio no
Ma… aw, quanto adoro quando si battibeccano così *_____* Questo punzecchiarsi reciproco è sempre stata una costante nel loro rapporto, ed amo che, in questo spezzone che ci hai regalato, la prima interazione fra i due sia proprio di questa natura: in questo modo, si crea un collegamento metaforico ad Hunger Games e Catching Fire, in cui i due spesso sono stati immortalati, in momenti comici ed esilaranti, intenti a stuzzicarsi a vicenda. Tuttavia, ho adorato che tu abbia associato la risposta di Effie a quel “cercando di mantenere la calma”, che ha sottolineato l’irrequietezza della donna di fronte ad una presenza a lei non del tutto indifferente :3

“Lo so come ti senti.”  
Ho apprezzato tantissimo il passaggio che si apre con questa ammissione da parte di Haymitch, con questo tentativo di confrontarsi con una donna che, proprio come lui, aveva appena cominciato a vivere in un ambiente ostile, strappata alla nota routine, lontano dai suoi “beni” preferiti.
Amo il tono sprezzante che hai attribuito al mentore, la definizione del posto come “fottuto schifo” e il successivo verbo “sputare” con cui hai denotato la sua azione: non potevi utilizzare termine più adatto!
Haymitch è stato carinissimo, però, a cercare poi di infondere speranza in Effie, esortandola a non arrendersi, a confidare nella Ghiandaia Imitatrice, in quella giovane donna che loro stessi avevano accompagnato per tanto tempo e di cui dovevano ricordare le enormi potenzialità. Ho apprezzato molto questo suo tentativo di rincuorare Effie, in quanto, sebbene stranamente dolce, l'ho ritenuto adatto al personaggio: mi è sembrato che, con quelle parole, Haymitch cercasse di confortare e convincere anche se stesso.
Haymitch e Effie sono due personaggi molto diversi - quasi agli antipodi, per certi aspetti -, tuttavia, in questo specifico momento, si trovano vicini come non mai, e possono farsi forza per riuscire ad andare avanti, sostenendosi l’uno con l’altro anche con semplici battutine, anche punzecchiandosi a vicenda: tu sei riuscita a descrivere tutto questo in un modo veramente splendido.

Effie che tenta di fare una battuta sulla fiaschetta di Haymitch mi ha strappato un sorrisone a trecentosessanta gradi :D Ho apprezzato molto questo particolare, perché credo esemplifichi bene anche il suo sforzo di… scherzare con Haymitch e al tempo stesso cercare di piacergli, come testimonia la “paura” che prova al timore di aver detto qualcosa di sbagliato. Ed è stato tenerissimo il momento in cui il mentore scoppia in una fragorosa risata, cancellando così ogni dubbio e timore in Effie, che si “rilassa e sorride”. Aww, sono troppo dolci questi due!
E poi… beh, arriva il momento topico, il suggerimento di Haymitch sui colori che donano ad Effie *______* Questa è stata senza dubbio la mia scena preferita, nonché la principale, perché sei riuscita a fondere in un’unica sequenza romanticismo ed ironia, condendo il tutto con un velo di dolcezza che mi ha fatto letteralmente sciogliere durante la lettura *____*
Haymitch è sempre Haymitch, c’è poco da fare, ed il suo fare provocatore e in qualche modo “audace” ne è la prova. Ma quanto ho trovato più esilarante è stata la reazione di Effie, di puro sbigottimento e incredulità, prima per il giudizio sfacciato del mentore, poi per quel tenerissimo bacio sulla guancia, con cui cerca di rabbonirla e rincuorarla. Credo che la successione di questi due comportamenti, apparentemente agli antipodi ma in realtà legati l’uno all’altro, sia un vero e proprio gioiellino ♥ Inoltre, devo dire che ho apprezzato molto il tuo stile di scrittura, in questo frangente in particolare, perché sei riuscita a rendere benissimo la concitazione degli eventi, sottolineando quanto si siano susseguiti in modo rapido e quasi inafferrabile, tanto che la stessa Effie non ha potuto “comprenderli” appieno e, come risultato, è incredula e spaesata allo stesso tempo. Davvero un ottimo lavoro!

“Effie si portò una mano alla guancia, dove ancora sentiva la sensazione delle labbra di Haymitch. Fissò il suo riflesso nello specchio e quasi non si riconobbe: dall’altra parte del vetro, una donna sorridente e con le guance in fiamme la guardava di rimando.”
…Quanta dolcezza! *_____* Questa descrizione di Effie, immediatamente immortalata dopo quel bacio così inaspettato, mi ha fatto sorridere in un modo tenerissimo. E’ veramente adorabile, e credo che, in poche parole, tu sia riuscita a dipingere perfettamente tutto il suo stupore, intrecciato con il dolcissimo imbarazzo di chi ha ricevuto una piccola attenzione da una persona… speciale, proprio come lo è – forse ancora un po’inconsciamente - Haymitch per Effie. Sto gongolando, sappilo! :3

“Ma, prima, raccolse la seta rosa da terra e la strinse tra le mani, dubbiosa. Se Haymitch fosse entrato nella sua stanza in quel momento, avrebbe visto in un angolo la stoffa di seta rosa abbandonata ed inerte nel cestino.
Era arrivato il momento di provare altri colori.

Ma che conclusione dolcissima *___* Mi è piaciuto tantissimo constatare come le parole di Haymitch abbiano sortito un effetto immediato in Effie, la quale decide, alla fine, di seguire il consiglio dell’uomo. Tuttavia, ho amato che tu abbia accennato al “dubbio” che si insinua in lei, nel momento in cui tiene in mano la stoffa rosa, incerta, quasi come se stesse valutando mentalmente il giudizio di Haymitch, ponderando il peso da attribuirgli. Ed il fatto che, alla fine, decida di seguire il suo suggerimento, mi fa pensare ad un vero e proprio atto di fiducia nei confronti del mentore – un atto di fiducia che non si limita soltanto al consiglio sui colori che dovrebbe indossare, ma si estende anche a quello più importante e colmo di speranza che, precedentemente, le aveva dato Haymitch: di avere fiducia, di confidare in Katniss e nel fatto che, a poco a poco, le cose sarebbero andate meglio. E non lo so, io leggo allusioni simboliche praticamente ovunque, ma mi piace interpretare tutto questo - questa speranza che il mentore ha cercato di instillare in Effie - come simboleggiata dai veri e propri “altri colori” che Haymitch consiglia alla donna di provare, per vivere al meglio quei giorni nel Distretto 13, insieme all’invito a cercare, anche in un ambiente così poco accogliente e grigio, qualcosa cui valga la pena aggrapparsi, qualcosa per cui sperare. :3

In conclusione – sì, ti lascio finalmente in pace! :P -, posso soltanto dire che questa Missing Moment mi è piaciuta davvero molto, e sono certa che sarà piaciuta tantissimo anche alla persona che ne ha domandato lo svolgimento *_____*
Spero di poter leggere presto qualcos’altro di tuo, perché questa prima lettura di una delle tue fanfiction è stato davvero piacevole! ♥
Rinnovando i miei complimenti e mandandoti un abbraccio, ti auguro in ritardo buon Natale! ♥
Alla prossima :)

Sunflowerbud

Recensore Master
25/12/14, ore 12:04
Cap. 1:

*Corre per lo spazietto recensioni con le braccia piene di polpette “di neve” per l’occasione*
Buongiorno e buon Natale, picco mia *_* Purtroppo non sono riuscita ad accorrere subito a commentare questa meraviglia, ma adesso ho un attimino di tempo e ci tenevo proprio a lasciarti la mia polpettina il giorno di Natale! Dunque, anzitutto ti ringrazio infinitamente per aver scelto di fillare il mio prompt *_* Sai bene che ho un po’ questa fissazione per le Hayffie, un po’ perché non sono per niente in grado di scriverle e quindi mi piace molto leggerle e un po’ perché… dai, ma quanto sono buffi? *__* Ho amato tantissimo l’inserimento di Effie nel movieverse della saga con la prima parte di Mockingjay, per questo sono veramente felice del fatto che tu abbia scelto di infilare il prompt proprio in un missing moment legato a quella parte di film! Mi è piaciuto anche tanto il banner, è pucciosissimo *_* Brava, picco mia <3
E adesso passiamo alla storia!
Dunque, l’introduzione è stata un po’ un colpo al cuore! La cosa bella del personaggio di Effie è proprio il fatto che, nonostante nei libri lei sia più che altro buffa e faccia strappare un sorriso, è adattissima per scrivere cose dalle sfumature tristi e malinconiche e tu questo hai saputo sfruttarlo egregiamente in queste prime righe. A chiunque, il preoccuparsi per i colori, i vestiti, parrucche e gioielli vari, potrebbe sembrare la cosa più stupida del mondo. Ma per Effie, che è abituata a vivere nel mondo Capitolino, il suo “preoccuparsi” per queste cose è secondo me un po’ una maschera che lei utilizza per nascondere le sue vere preoccupazioni; la paura, la sensazione di smarrimento al pensiero di trovarsi in un posto così lontano dal modo in cui è cresciuta, così triste, così grigio. E mi ha riempito di una tenerezza infinita il modo in cui si aggrappa con il pensiero a quello scampolino rosa. Ha dei modi di fare un po’ infantili che riempiono davvero il cuore di tenerezza *_* E poi arriva il miglior ubriacone di sempre, a rallegrare un po’ la situazione con i suoi commenti inappropriati xD
Sei riuscita a rappresentare il loro scambio di battute alla perfezione. Al di là dei loro botta e risposta che fanno sempre sorridere, mi è piaciuto come Haymitch cerchi un po’ di farle forza, di farle capire che non è l’unica a sentirsi smarrita e preoccupata, ma che devono tenere duro e sperare in Katniss e nella rivolta. Il momento del bacio sulla guancia è stato tenerissimo e in effetti io speravo proprio che fosse lui a darlo a lei, e ho adorato la reazione di Effie *__* Sorpresa e, finalmente, con un piccolo sorriso sulle labbra.
La fine è veramente bella e dolcissima, con il pezzetto di stoffa rossa abbandonato in un angolo, indice che Effie stia cercando di cambiare e trovare nuovi “colori” anche in questa nuova fase della sua vita. Davvero, picco, mi è piaciuta un sacco anche più della precedente! È proprio come la volevo, sei stata bravissima!

Ti mando un abbraccione forte forte e ti auguro ancora Buon Natale!
Un abbraccio e a presto!

Laura

Recensore Junior
24/12/14, ore 20:40
Cap. 1:

Ciao! Confermo: piace.

La coppia Hayffie di regola non mi dice granché, ma immagino sarebbe uno spasso vederli duettare come hai saputo fare: mi sembra una scena tremendamente plausibile, ben inserita nell'atmosfera tetra del distretto 13 (a cui fa da contraltare la prova dei colori), e ancora più plausibili sono questi due. Ce la vedo, Effie che resta a bocca aperta di fronte alla facciaccia tosta di quel buzzurro di Haymitch...
Un'unica cosa (una sciocchezza): la compresenza delle virgole e dell'inciso in "adesso doveva occuparsi della Ghiandaia Imitatrice", per il resto niente da dire.

Ripeto l'apprezzamento, e non escludo di andarmi a leggere l'altra tua Hayffie... Intanto buon proseguimento!