Non sono solita e non mi piace fare recensioni a carattere puramente negativo, ma questa volta è necessario. In tutto il brevissimo raccontino, non c'è nemmeno una frase senza errori. Le analizzo una per una per farti capire dove hai sbagliato, in modo che non ricapiti.
Prima frase: "Tutto iniziò probabilmente con una bambina che si perse in una villa, o probabilmente quando un bambino ci sbatté contro, o forse quando la bambina scoprì tutto."
Innanzitutto, secondo la grammatica italiana è errato mettere una virgola prima di "o". Pertanto le due virgole sono assolutamente da togliere. Altra cosa, sempre per regola non si possono scrivere tre frasi connesse tutte da "o". In un elenco di frasi, lo si può mettere una sola volta prima del punto fermo. Esistono tantissime altre particelle in grado di svolgere la stessa funzione, cambiane uno dei due. Inoltre "probabilmente" scritto due volte a così poca distanza è una ripetizione.
Seconda frase: "Non si sa nulla di com'era iniziato, e mai si saprà come andrà a finire."
L'errore principale qui è il verbo, inizi al presente "Non si sa" e prosegui al passato "com'era". Scegli uno dei due tempi e tieni sempre quello. Secondo errore, sempre secondo le regole grammaticali, non è possibile mettere una virgola prima di una "e" congiunzione. Va corretta.
Terza frase: "Ma lei lo sa e forse lo racconterà, o forse no."
Sempre perchè la grammatica non è un'opinione, non puoi iniziare una frase con un "ma" avversativo. Inoltre rimane il problema di prima della virgola prima di "o". Facci attenzione.
Quarta frase: "Quella bambina era misteriosamente pestifera, con un passato doloroso come tutti in quel luogo e non sapeva perché era lì, o come c'era arrivata."
Anche qui il problema della virgola, senza contare che anche quel "era" è una ripetizione.
Quinta frase: "Ecco, forse se chiudete gli occhi la potete vedere, concentratevi, è lì, di fronte a voi, vi sta salutando."
In questa frase ci sono decisamente troppe virgole. O la spezzi in due o usi qualche altro tipo di connettore, così risulta una lunga serie di incisi ben poco scorrevoli alla lettura.
Sesta frase: "Una piccola bambina rossa con gli occhi azzurro mare, la vedete?"
Senza voler sindacalizzare sulla banalità della metafora, ti consiglio di specificare "dai capelli rossi" e non scrivere solo "rossa". In questo contesto potrebbe anche solo voler dire "arrossita".
Settima frase: "Probabilmente no, perché lei è morta, lì, da sola, senza amici o fratelli, abbandonata come un cane in mezzo al nulla, dalle stesse persone che l'hanno messa al mondo, a questo perfido mondo."
Anche qui c'è un'infinità di virgole, molte delle quali andrebbero tolte, come quelle intorno a "lì". Inoltre "a questo perfido mondo." è sbagliato, devi cambiare la "a" con qualcos'altro come "in".
Ottava frase: " Ora alzate lo sguardo e pensate ad un paesaggio, pieno di neve, con la neve che continua a scendere ed il corpo, di una bambina, lì in mezzo con la pelle chiara e capelli rossi, e con tanta gente che ci passa vicino, senza guardarla, mentre il suo spirito era lì, vicino al suo corpo con le lacrime che le rigavano quel viso pallido, ed ora?"
Questa frase è semplicemente atroce. Ancore troppe virgole e soprattutto è esageratamente lunga. Andrebbe come minimo divisa in due frasi distinte. Poi, invece di "ci passa vicino" andrebbe scritto "vi passa vicino", la virgola prima di "ed" è sbagliata e soprattutto passi ancora da presente a passato. Fai attenzione ai verbi, molta. L'ultimo errore è che cambi addirittura soggetto nella stessa frase. A metà circa prendi come soggetto lo spirito (maschile) però scrivi "le rigavano" al femminile. Deciditi.
Fine dell'analisi. C'è una quantità di errori tale da non far apprezzare l'idea di base buona, seppur confusionaria. La lettura non è scorrevole e ci sono molte incongruenze logiche, parli di un bambino che poi non appare più, dici che è arrivata in un certo luogo e poi che si trova abbandonata sulla neve...ecc.
Cerca di fare chiarezza prima di scrivere e cerca qualcuno che possa aiutarti a correggere la bozza prima di pubblicarla.
Continua a provarci, Echo. |
