Verrà il giorno in cui le tue storie la smetteranno di farmi squittire a ultrasuoni sin dalla prima riga - anzi, sin dalla citazione introduttiva.
Verrà il giorno in cui la smetteranno di farmi uggiolare e contorcere sulla sedia.
Verrà il giorno in cui la smetteranno di perseguitarmi a giorni - settimane, mesi - di distanza.
Verrà il giorno, ma non è questo.
*cerca un po' di contegno per elaborare un commento decente* *non lo trova*
Quello che più mi ha colpito di questa storia e, in generale, del ciclo di storie a cui ti stai dedicando è il modo in cui hai lavorato su Mary e Castiel. Il parallelismo che hai instaurato qui è estremamente emblematico, a questo proposito, perchè solo analizzando con attenzione due personaggi e le loro vicende è possibile individuare dei punti di contatto sì calzanti ma, allo stesso tempo, per niente scontati come quello che hai trovato tu. Pur amando molto questo duo non avevo mai pensato a quest'analogia, tant'è che è stato illuminante ascoltarla per la prima volta quando mi hai parlato della bozza di questo racconto. Ti ho già detto tante volte che trovo straordinario l'acume con cui osservi i personaggi; riesci a guardarli da angolazioni che a me spesso sfuggono e a coglierne così aspetti che, pur essendo importantissimi, erano passati in secondo piano. Per questo amo tanto le tue fan fiction, perchè non sono soltanto una splendida lettura ma anche un modo per vedere fatti e caratteri sotto una luce diversa.
Un altro motivo per cui mi è piaciuta tanto questa storia è l'aria di famiglia di cui è intrisa. L'intreccio di affetti e relazioni a cui hai dato voce restituisce perfettamente lo spirito della serie, è un manifesto di quel "family don't end with blood" che, secondo me, è una delle frasi - dei concetti - chiave di questo show e che io personalmente adoro ritrovare in quello che leggo - è un modo per dirti che mi sono sciolta e ho preso a gocciolare sul pavimento per Bobby e per i ragazzi che vanno da lui e poi ancora per Bobby e per Bobby che dice a Dean di andare a chiamare Castiel perchè anche lui fa parte della famiglia e poi per Bobby. L'ho già detto Bobby?
E poi. E poi. E poi *______________*
Io sono una lettrice logorroica. Io vengo catturata dai dettagli e da quelle piccole cose che paiono secondarie, ma in realtà ti consentono di vedere la scena e ti danno l'impressione di star guardando i personaggi con i tuoi occhi. Penso a, non lo so, Castiel che sorride come se non avesse mai imparato a farlo e che si irrigidisce davanti all'abbraccio di Dean, o a Dean che si sfrega la bocca perchè buttare fuori quelle parole gli costa tanto. Sono tutti particolari che avrei immaginato, se avessi dovuto figurarmi la scena, e ritrovarli mi ha fatto annuire davanti allo schermo in segno d'approvazione, della serie "sì, avrebbe fatto davvero così." Quando accade una cosa del genere io mi sento una lettrice felice, ecco *___*
E poi niente, sono bellissimi *______________________* Sono bellissimi e tu li racconti con una naturalezza meravigliosa, quella che a molti autori che si avvalgono di paroloni e spiegoni e frasi arzigogolate manca. E la scena finale è una di quelle davanti alle quali si dovrebbe awwwwware e basta, ma io so cose c'è dietro e cosa ci sarà dopo e inevitabilmente sento l'impulso di buttarmi di sotto. Vado in denial - mi hai costretta ad andare in denial su un Head Canon. Roba da non credere... - e faccio finta che non debba accadere quello che accadrà perchè #nopenopenope, non lo accetto Maria *va a farsi una camomilla* *non riesce a calmarsi manco un pochetto*
Perchè? PERCHÈ? T^T (perchè siamo masochiste, lo so, ma il fatto che lo sappia non mi aiuta a farcela)
Le tue storie, lo sai, le sento anche un po'mie, e per questo oltre a trovarle splendide gli sono affezionata come non lo sono a nessun altro lavoro - o meglio, lo sono in un modo diverso.
Spero non ti stancherai mai dei complimenti, perchè continuo a dovertene fare e sono sicura che sarà lo stesso in futuro.
Grazie di vero cuore ♥♥♥♥♥♥ |