Recensioni per
The waiting of the bees
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/12/14, ore 21:03

Dovresti scrivere più spesso storie del genere, non che le altre non mi piacciano solitamente (anzi) ma il genere introspettivo ti viene particolarmente bene. E sarà che è il "mio" genere, quello che preferisco di più in assoluto, ma penso che questa sia una delle tue storie migliori. Non l'ho trovata affatto pesante, anzi, se avessi calcato la mano ancora di più non mi sarebbe per niente dispiaciuto. A mio avviso hai reso il promt benissimo. Il parallelismo tra il ciclo vitale delle api e il come fanno queste per superare l'inverno e ciò che è accaduto a Sherlock durante i due anni di lontananza, è straordinario, ma non per questo semplice da trattare. Adoro il simbolismo e qui ce n'è davvero a iosa. Il costruirsi delle illusioni, lo scattare nella propria mente un'immagine di un momento felice per superare il proprio inverno, e aggrapparsi ai ricordi di ciò che è stato sapendo (e sperando) che quel tempo tornerà di nuovo, è davvero, davvero un messaggio notevole e dirompente anche. Perché oltre che introspettiva, questa è anche una storia molto emotiva e il passaggio non è solitamente obbligato tra l'una e l'altra cosa, anzi il rischio in cui si incorre è quello di scadere nel monotono e di annoiare il lettore, cosa che non avviene qui perché si è dentro un turbinio di sentimenti.

C'è molta serenità e dolcezza in questi Sherlock e John maturi che si ritirano a sud ad allevare api, ma c'è anche una punta di amarezza e malinconia perché nonostante tutto i brutti ricordi sono lì e di tanto in tanto riaffiorano. Addirittura, Sherlock e John sono talmente affiatati dopo tutti questi anni, che pensano praticamente all'unisono. Il fatto che John abbia ricordato i due anni senza Sherlock proprio il giorno in cui lui gli ha detto quelle cose, paragonandosi alle api, non è un caso fortuito, per me si conoscono talmente a memoria che pensano le stesse cose senza nemmeno parlarsi. Forse John aveva intuito a livello inconscio e poi ha classificato il tutto come una coincidenza, ma io non la vedo così. Per me è l'ennesima riprova che questi due insieme sono perfetti e che non c'è niente di male a shipparli nonostante non siano canon (lo so... è che io mi faccio prendere dai dubbi e mi sento in colpa perché shippo johnlock, ma va beh, sono strana di mio).

Comunque, la storia è fantastica e spero che continuerai con il genere introspettivo perché ne leggo sempre troppo poche di storie di questo tipo. Occorre una certa delicatezza per trattare i sentimenti e per scavare a fondo e tu per me hai lo stile giusto.
Alla prossima.
Koa__

Recensore Veterano
29/12/14, ore 18:12

Dolcezza è la prima parola che mi viene da associare a questa storia e non solo perchè c'è il miele di mezzo XD 
Gli anni sono passati e Sherlock si è addolcito, non è più insensibile come un tempo, si capisce dal suo ricordo: ha passato dei brutti momenti ma aveva il pensiero di John sempre con sè e anche se c'è voluto del tempo alla fine si sono ritrovati. La mia scena preferita è alla fine quando lui gli dice che è la sua estate perenne, è troppo bella quella frase.

Recensore Junior
29/12/14, ore 15:20

Eccomi qui a spuntare l'elenco delle storie da recensire che dopo tutto quello che è stato pubblicato si è allungato a dismisura (non so cosa sia il tcath ma grazie per aver organizzato il secret santa *^*)
Tutta la metafora delle api è qualcosa di magnifico. Sherlock che assume le parti dell'ape che ha bisogno dell'illusione che sia ancora estate per sopravvivere all'inverno con il pensiero di John che lo sta aspettando a casa, con qualche riferimento alla terza serie che spezza sempre il cuore. Le descrizioni dettagliate (o almeno così sono sembrate) di come si tiene un'arnia e la dolcezza della vita dei nostri due anzianotti protagonisti in Sussex sono per me gli elementi che danno a questa storia la bellezza che ha. (La scena in cui Sherlock spiega il tutto a John è la più dolce e la mia preferita^^).
Una bella storia, che non scivola nel melenso e neanche nel raiting rosso forzato, ed è perfetta così.
Gage.

Ps. Giusto per dire, le note le leggo volentieri e non credo di essere l'unica xD

Recensore Master
26/12/14, ore 23:48

L'ho adorata. Tanto. E come ti ho già detto adoro come li fai in età avanzata, ritirati entrambi nel Sussex. Adoro come si prendono cura l'uno dell'altro, il fatto che sappiano di cosa hanno bisogno e del fatto che necessitino comunque (e sempre più) l'uno dell'altro.
Qui ho trovato la storia molto malinconica sotto un certo punto di vista ma mi è piaciuta soprattutto per questo, tutta la parte dove Sherlock si racconta e racconta della sua illusione, dell'immagine di John a Baker Street che lo sta aspettando è poetica per quel che mi riguarda e il solo pensiero fa male, perché John ERA andato avanti (poi rinsavisce, Dio ti ringrazio....) e Sherlock era sprofondato nell'inverno... e poi adoro John che si remena nel letto e Sherlock che gli cerca la mano e gli dice dolcemente (sì, io lo immagino che glielo dice dolcemente, ecco) che se sapeva che avrebbe reagito così non gli avrebbe detto nulla.
Sono bellissimi e c'è poco da fare. Splendida in tutto e per tutto. E complimenti per le informazioni sulle api! XD

Recensore Veterano
26/12/14, ore 19:34

Ieri quando l'avevo letta mi era piaciuta ma stavolta invece mi ha fregata perchè mi ha proprio commossa, con le lacrimucce. Tu sei praticamente l'unica che avrebbe potuto scrivere questa storia ma mi sono piaciuti tantissimo i dettagli sulle api e sullo sciroppo di glucosio (non l'hai fatta alla buona sei stata cazzuta), mi è piaciuto che loro stessero insieme, la citazione di It's always you John Watson che è la mia citazione preferita della serie e anche che Sherlock pensi a un esatto momento di loro due insieme che è anche il mio stesso momento (quello a cui penso quando mi arrabbio con questa serie, penso a quello che c'è stato e a quel momento) e loro due insieme che hanno resistito in maniera diversa per quell'estate.Grazie grazie grazie.

Recensore Veterano
26/12/14, ore 19:02

Se devo essere sincera io ho apprezzato molto le note finali perche' mentre leggevo la storia mi chiedevo come facessi ad essere cosi' informata perche' e' importante avere "solide fondamenta"(Errando nella nebbia)mi e' piaciuto molto il racconto parallelo tra Sherlock e le api e il fatto che parli di loro con amore e dolcezza che normalmente riserva solo a John , insomma mi e' piaciuta tutta la storia grazie e Buon Natale!!!!!