Recensioni per
Lontana Menegroth
di Silvar tales

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/18, ore 16:26
Cap. 1:

Ciao, Silvar tales. Io sono Echadwen ed era da una vita che volevo recensire questa storia e, finalmente, ho un po' di tempo per farlo. YEAH!
Dove si parla di Thranduil e Legolas non posso non comparire io XD              
Ma veniamo a noi.                 

Mi è subito piaciuto come tu abbia deciso di caratterizzare Thranduil: il fatto che ami così tanto la luce delle stelle e che sia così "spensierato" mi ha fatta sorride. È così diverso dall'immaginario...                               
Ho adorato l'inserimento di Thingol che, a dispetto di quanto dica sia diversamente intelligente scherzando, è uno dei miei personaggi preferiti e tu, facendogli dire così poche parole, sei riuscita a far cantare il mio cuore.                                          
L'incontro con Ithilglîn e la successiva conoscenza poi <3 Lo hai pensato davvero in maniera eccezionale e mi è piaciuto subito come si siano da subito trovati, come da canone.

---> "«Non vi è grazia né beltà nella mia voce». 
«Nei tuoi occhi vedo entrambe».
Si chinò a baciarle la bocca. "                           
Questo scambio mi ha fatto morire, anche se non mi è ben chiaro il riferimento alla mancanza di voce da parte di lei. Magari potresti spiegarmelo? 

Bellissimo davvero.
Ti faccio i miei complimenti per lo stile: mi piace tantissimo.
Un bacio
Ech

Recensore Veterano
16/01/16, ore 15:18


Silvaaaaaar!

Lo ammetto: quanto ho visto ricomparire la storia in home, la settimana scorsa, non ci potevo credere. Mi ha frustrata aver avuto un weekend e una settimana un po’ così, che hanno rallentato la lettura del tanto sospirato nuovo capitolo, ma sinceramente di leggerlo a spizzichi e bocconi durante la settimana, in quei cinque minuti prima di dormire, non mi andava, così l’ho tenuto al caldo per oggi (perdonami davvero il ritardo, sono mortificata ma era pianificato). 
Solo intanto, mentre riuscivo a leggere finalmente il capitolo, mi son ritrovata ventimila mail e vabbè, sono morta sulla tastiera e risorta solo perché dovevo darti un parere su questo ultimo e inaspettato capitolo.
Inaspettato sì, perché non credevo avresti più ripreso in mano la storia (la vedevo lì nelle mie seguite e sospiravo con un po’ di malinconia, perché sarà una storia movieverse – e quanto più passano i mesi, meno soffro i film – ma è una bella storia ben scritta e a me le belle storie piacciono) e temevo che non ne avrei mai visto la fine. E invece sei tornata e non so, l’hai pure conclusa! 
Ora, sono combattuta tra il sollievo del tuo ritorno e la tristezza per la fine di questa storia!

Ma passiamo alle cose importanti: il capitolo
Che inizia con uno dei momenti della Guerra dell’Anello che mi affascina e incuriosisce di più: la famigerata battaglia sotto gli alberi, che ho letto in varie versioni e di cui ho la mia personalissima versione, ma è sempre un piacere aprire la mente alle altre possibilità. 
L’immagine iniziale della foresta distrutta dopo la battaglia è potente e straziante, ho adorato come hai descritto la foresta di prima attraverso le sue macerie, è il genere di descrizione che adoro, i resti più che la distruzione in corso, non so se mi spiego. Sarebbe stato facile mostrare la battaglia nel suo svolgimento, ma non lo hai fatto, hai dato accenni al prima attraverso il dopo e l’ho adorato.
Ho qualche perplessità sulla saggezza tattica di far arrivare gli Orchi fin sotto il palazzo, perché l’assedio è sempre un problema per gli assediati e credo che Thranduil non avrebbe permesso agli Orchi di avvicinarsi tanto al palazzo, ma comunque, l’immagine dei Silvani rinchiusi nel palazzo sotto assedio è stata un colpaccio al cuore, quanto i cadaveri sparsi che Thranduil osserva, morti in mille modi diversi, ma tutti per una ragione: difendere il palazzo, difendere il regno. È semplicemente corretto, nient’altro da aggiungere, davvero.

Poi, ci hai tenuto a uccidermi con questo scambio:

«Lo senti, mio Signore?»
«Che cosa, mio buon Feren?» 
[…]
«Il rumore del mare»

Ecco, qua son stata colta anch’io da vertigine perché il discorso Thranduil+mare mi uccide, sempre e comunque, più che con gli altri Elfi che lasciano la Terra di Mezzo. Perché sono Avar nel cuore e non riesco a sopportare l’idea che la Terra di Mezzo venga privata della presenza degli Elfi, non sopporto che gli Elfi nati e cresciuti nella Terra di Mezzo debbano lasciarla (solo perché Ulmo ha deciso, tanto tempo fa, di cantar loro “In fondo al mar” e li ha traumatizzati tutti!).
Quindi Thranduil che pensa "Allorché Thranduil venne colto da paura e vertigine, laddove vi sarebbe dovuto essere soltanto serenità e desiderio” è stato dolorosamente vicino a quello che provo io a riguardo. (No, Thrandy, non andareeeeH!)

L’incontro con Celeborn! Okay, in questa storia Celeborn si comporta in maniera poco simpatica, se non altro mi consola che abbiano potuto incontrarsi da amici alla fine della guerra e spartirsi la foresta con poche storie e molta tranquillità. Si respirava la pace e la luce nel loro scambio, mi ha fatto molto piacere vederli lì discutere in maniera tranquilla e rendersi conto, insieme, che comunque è finito tutto per loro e ora tocca agli Uomini occupare la foresta.
Interessante il personaggio di Faren, per quanto abbia storto il naso a “Nero Cacciatore” – essendo uno dei nomi che gli Elfi davano al Morgoth –, ho comunque apprezzato l’idea di persone “non affiliate” che abbiano collaborato con i due grossi regni di quell’area contro il dominio di Sauron. È qualcosa a cui non avrei mai pensato ed è per questo che leggo anche le storie degli altri, no? Per scoprire cosa possono tirar fuori persone diverse da me! E Faren è particolare, inquietante e sembra un po’ la voce della foresta mentre descrive la lenta rinascita del bosco per Thranduil e Celeborn.
Poi giunge il momento della scelta del nuovo nome e l’idea che il nome di Legolas sia una speranza per il futuro è qualcosa che condividiamo e mi fa molto piacere! Non posso fare a meno di pensare a Legolas, leggendo “Lasgalen”, e daje il giochetto deve essere stato fatto di proposito! :P 

Finalmente, abbiamo avuto notizie di Legolas! Vabbè, Thranduil era super in ansia e si è girato male contro chi non meritava le sue risposte acide, e ha avuto anche dei bellissimi incubi in cui sospetto che al posto del viso del padre abbia visto quello di Legolas, vero? Vero, vero? Dai, so che è così XD Era troppo in ansia per non partire con questi trip assurdi.
A meno che non avesse sognato di essere Legolas e quindi nel rigirare il corpo ha visto se stesso. Creepy.
Vogliamo parlare del sollievo di Thrandui a sapere che Legolas è vivo e vegeto? E come parli al plurale, in un momento molto Gollum – no scherzo, è stato un colpaccio al cuore come ha detto “nostro figlio” e poi questo:
"Legolas ha vinto dove noi abbiamo fallito. Ha visto la speranza ove noi eravamo ciechi. Legolas è vivo, è vivo”.
YES, THIS, è tremendo e perfetto e così straziante! Volevo andar lì ad abbracciare Thranduil, anche perché in questo momento l’assenza di Filigod è assordate, ingombrante, accentuata dal modo in cui Thranduil parla. 
Davvero, complimenti!

E… Okay, aspettavo un po’ che Lomewen e Thranduil avessero modo di parlare, da quando il padre di lei ha annunciato di voler partire, anche perché dopo il capitolo precedente sono rimasta con molte domande su loro due, anche perché quella scena nell’alcova buia è stata particolare e inaspettata e se hai mostrato proprio quella (nonostante tu mi abbia detto di averne immaginate altre), doveva essere in qualche modo importante. 
E infatti non mi hai delusa.
Anche se in questa scena ho voluto spesso picchiare Thranduil e di seguito ti segno come e perché, non riesco a star zitta su quel discorso che ha fatto a Lomewen!

"Hai appena iniziato ad aprire gli occhi sul mondo, non hai niente da ricordare, devi solo iniziare a vivere i tuoi ricordi. Segui tuo padre, prendi la nave per le Terre che sono di là."
Qua volevo tirargli una scarpa in testa, perché non fa altro che dirle “vai a vivere i tuoi ricordi” e poi le dice di seguire il padre? Cioè, Thranduil, sul serio, credi di sapere meglio di lei cosa vuole? Se lei i suoi ricordi li vuole vivere nella Terra di Mezzo è liberissima di farlo! Seguire il padre non la rende più libera di seguire te, seriously *afferra Thranduil per le spalle e lo agita*

[…] non pretendere né fingere di voler condividere con me il peso e il dolore di tante cose sepolte, ormai, sotto l'acqua e sotto la cenere. Cose che non conosci né mai conoscerai.” 
Oh, Thrandy, caro, e dire che fino a poco tempo fa ti andava bene rotolarti in quella giovinezza e in quei pochi ricordi! Tutto questo si collega benissimo con il capitolo precedente e quella mossa molto egoistica di Thranduil, che seduce allegramente Lomewen, come per riavere per sé un po’ di quella giovinezza e speranza che sa di aver perso. Per questo vorrei tirargli le orecchie quando decide di non averne più bisogno e la getta via, con questa frase. Infuriating, I say

"Questa Foresta è la mia casa da troppo tempo, e non la prima che perderò. Puoi capire perché non ho desiderio di abbandonarla?"
THIS. THIS THIS THIS. È un’idea che condivido anch’io riguardo a Thranduil, non sono tanto il Beleriand prima e il Rhovanion poi a essere la sua casa, la sua vera casa è la Terra di Mezzo e abbandonarla adesso vuol dire abbandonarla per sempre. Come è successo con “la casa” in cui è nato, il Beleriand, che è sprofondata nell’oceano e per questo irraggiungibile, la Terra di Mezzo non sarà più aperta a lui, quando deciderà di salpare per Valinor. 

È tutto perfettamente comprensibile in questo passaggio, ma ciò non toglie che avrei voluto che Lomewen gli tirasse una testata, dopo avergli lanciato l’asciugamano, perché che razza di discorsi son questi, dopo essere entrato nella sua vita per i tuoi propositi personali? Ma davvero! 

Peccato che poi l’irritazione per il comportamento pirla di Thranduil (che comunque conclude quel che aveva iniziato nel capitolo precedente, quindi non è problema di scrittura, è Thranduil che va preso a testate), viene subito spazzata dall’addio alla foresta. Mi butta giù da matti il modo in cui accetta che sia tempo, le sue ultime azioni, è tutto così ineluttabile, tutto così impossibile da fermare (e Thranduil non si ferma, perché forse se lo facesse, non partirebbe più?). Anche il suo addio, quell’ultimo voltarsi, è giusto il suo piccolo tributo alla foresta che ha amato e in cui ha amato (per citarlo), quando ormai era diretto al mare.
La comparsa del cervo bianco voleva uccidermi, lo soH, e mi ha uccisa. 
Anche lui che si mette a comparire solo dopo che Thranduil ormai guarda verso Ovest, come sapendo che se Thranduil lo avesse visto, avrebbe potuto indugiare.
BastardoH.

La fan art finale è stupenda, avevo solo visto la parte col viso di Thranduil, mi mancava quella con la moglie (e l’anello pacchianissimo che Thranduil porta all’indice :P), grazie per averla condivisa!

Spero di aver detto tutto, non ne sono certa. So di essere ancora molto scossa dal ritorno, non me lo aspettavo e mi ha colpita dove non ricordavo di avere un… livido, diciamo, dai. E poi è stato l’ultimo capitolo e si è concluso con uno di quei momenti che mi fanno sempre piangere e, mamma mia, Silvar, davvero, mi sento tutta stordita.
Abbiamo fatto un bel percorso nello spazio e nel tempo con questa storia, dal Menegroth della Prima Era alla Forests di Foglieverdi nella Quarta Era, ed è stato uno scendere nel baratro della tristezza e solitudine e nostalgia che ci lascia qui, in questo ultimo capitolo con Thranduil che va alla Luce dell’Ovest. Non sarà più solo, direi, magari non sarà più triste, ma ho il terrore che la sua nostalgia non possa essere guarita dalla semplice Luce. Dopotutto è pur sempre un Elfo della Terra di Mezzo, non è nato nella luce e nell’idillio eterno di Aman, ma sotto il cielo stellato e le foreste addormentate della Terra di Mezzo – che sia nato prima o dopo il sorgere della Luna e del Sole. 

Però, mi ritrovo a sperare che quella fan art finale sia un momento in Aman tra Thranduil e Filigod, voglio sperare almeno in un momento felice in cui lui le restituisce l’anello di matrimonio (è quello, no? okay che è fanon, ma comunque!) e magari insieme possono lenire la nostalgia della lontana Menegroth che vive nei loro ricordi :)

Grazie, Silvar, per la storia e per essere tornata a finirla!

Ci risentiamo,

Kan

Recensore Veterano
15/03/15, ore 11:17
Cap. 6:

Mi avevi detto che ci sarebbe stato da aspettare e mi ero preparata a una luuuunga attesa, ma quando è comparso il capitolo mi è sembrato che fosse prima di quanto immaginassi! Ovviamente, sono contentissima *___*

La prima cosa che si nota del capitolo è la pucciosità tra padre e figlio e come Thranduil sia felice del ritorno di Legolas mi riempie di feels e lacrimucce. Mi chiedo quando sia ambientato questo capitolo perché da Legolas che conosce Gandalf e Aragorn soprattutto e il discorso su Gollum, sembra decisamente a ridosso della Guerra dell’Anello e post-Hobbit, ma alcune considerazioni su Sauron mi hanno lasciata perplessa sul periodo (forse è che continuo a pensare al bookverse e non al movieverse). Mi confermi la mia interpretazione oppure ho toppato di brutto?
Se la collocazione temporale è quella che ho intuito, siccome questa storia cerca di dare un background sensato la movieverse, direi che questa è la prima volta che Thranduil rivede suo figlio dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti e la cosa mi riempie ancora di più di feels, soprattutto se ripenso all’espressione di Thranduil quando lo manda a cercare i Dunedain (sarà anche che sto facendo un’overdose di gif di quella scena, la faccia di Thranduil mi uccide e non posso fare a meno di rebloggarla come una pazza, awwww).

Mi è piaciuta la discussione tra padre e figlio sul combattere il male e non posso che fangirlare come una pazza per i loro diversi punti di vista. Come dice Thranduil, Legolas è mosso dalla speranza e l’entusiasmo della sua “““giovane””” età, non vede il male come parte della natura come lo vede Thranduil, non lo vede come inevitabile e crede di poterlo combattere. 
Quando Thranduil dice: Non è qualcosa che si possa combattere e sconfiggere. A tal punto si è radicato nel nostro mondo, che oramai ne è connaturato. Esso è tutto ciò che è di male al mondo. Riusciresti forse a togliere il male dal cuore degli Uomini? O riusciresti forse a far sì che la pioggia non muti in neve, l’inverno? - quale migliore rappresentazione del pensiero di Thranduil sul male? Come dargli torto, dopo tutte le ere che ha vissuto non può che vedere il male come qualcosa di ciclico, come le stagioni e la cosa mi deprime, ma riempie di tenerezza per lui, tesoro caro, hai bisogno di vedere il mondo con gli occhi di tuo figlio per una volta ;___; 
E ho amato anche la considerazione di Thranduil su quanto Legolas possa volere la corona. Penso anch’io che Legolas non vuole ereditare il trono, non ne sente il bisogno, e mi fa piacere non essere l’unica a pensarlo! Così come è bello vedere come Thranduil veda suo figlio con chiarezza, è una bella soddisfazione dopo la resa del loro rapporto padre-figlio nei film! 

Thranduil che coccola e vizia Legolas perché è tornato è di un’adorabilità unica. Ma c’è anche qualcosa che mi ha fatto sentire… uneasy nel comportamento di Thranduil. Legolas sembra molto trallallero trallallà, sereno e spensierato (sarà la testa vuota? :P scherzo, Leggy, sai che ti voglio bene), ma in Thranduil c’è qualcosa, qualcosa che non mi so spiegare e che ha attirato la mia attenzione prima quando Legolas nota Lomewen, poi quando Legolas civetta con l’altra ragazza (che ragazzo civettuolo, insomma! Okay che sei il principe, ma sei un Elfo! :°D).
Fammi aprire una parentesi su Lender che potrebbe essere il migliore amico di Lindir con la scopa nel cu l’aria contrita e severa che ha – anche se Lindir ha un’aria contrita e imbarazzata come se sia sempre in procinto di un facepalm. 

Ehm. Okay, tornando a quella sensazione strana che mi ha dato Thranduil, a confermarmela è stato il suo… “interesse” per Lomewen. Il suo sottolineare la giovinezza e la speranza di lei e come (forse a causa del troppo fino? Mi sa che il vino è stato solo la conseguenza di un suo mood un po’… non so spiegarlo, ma credo che la conversazione col figlio lo abbia portato alle sue azioni durante il banchetto) finisca per sedurla senza pensarci due volte. 
Prima l’ho detto un po’ per gioco, ma credo che in Lomewen Thranduil stesse cercando quella spensieratezza e speranza che lui non ha più, ma che hanno i giovani del suo regno e che aveva lui ai tempi del Menegroth. La scena mi ha messo una tristezza infinita (per quanto vorrei finire anch’io in un’alcova buia con Thranduil, ma shhhh, sto cercando di darmi un contegno *si sistema il vestito e i capelli*) perché mi sembra di vedere Thranduil tendere la mano verso qualcosa che lui stesso sa che non avrà più, che sia la spensieratezza, il calore del corpo di una donna, o la gioventù, e in questo modo, non so, sembra distruggere quello che vuole ottenere.
Per quanto tu non ci dica più nulla di Lomewen. Sappi però che mi farò molti film a riguardo.

E poi, la scena nelle Sale della Luna. Finalmente, Thranduil e Legolas parlano del passato di Thranduil e Filigod e Legolas dimostra a Thranduil che tacere sul Menegroth e sui tempi “felici” nell'Ovest non gli ha fatto bene, così come Legolas non si sente più fortunato per non aver mai visto il regno di Thingol, ma crede che condividere quelle memorie con suo padre lo avrebbe solo fatto felice. È così bello, volevo abbracciarlo. Oh Leggy, sei il balsamo per le ferite che Thranduil si diverte a tenere aperte e sanguinanti :°)
Il racconto sul periodo di fidanzamento tra Thranduil e Filigod è stato dolcissimo, così come lo è stata la lucidità con cui Thranduil si rende conto, ora, di cosa Oropher volesse insegnare loro. E sono felice che tu abbia mostrato la saggezza di Oropher, perché giustamente il suo ultimo gesto prima di morire non può definirlo come un idiota (ma su Oropher ti devo un discorso in risposta al tuo appunto nella Prima Spina, capisci poi perché ci metto secoli a risponderti <__<).

Detto questo, se in questo capitolo siamo a ridosso della Guerra dell’Anello, posso immaginare che il prossimo sia post-Guerra? Sulla decisione di Legolas di partire per Valinor? Mi farò molti film anche sul prossimo capitolo, non c’è bisogno che tu risponda a queste mie domande (se non col nuovo capitolo, ovvio :P).

Credo e spero di aver detto tutto! Come al solito, ho ascoltato la canzone suggerita, ormai è routine ;D

A risentirci,

Kan

Recensore Veterano
14/03/15, ore 18:24
Cap. 6:

Dio mio, sei bravissima!
Mu sto commuovendo, ma non so nemmeno il perchè!
Hai reso bemissimo anche il personaggio di Legolas, mentre con Thranduil rimani sempre bravissima!
Che dire ora?
Alla prossima!

Recensore Veterano
12/02/15, ore 19:38

Oh che bello un nuovo capitolo così presto! (no, è che sono stata in ritardo io a commentare gli altri, I knoooow)
Ti avviso subito che la musica di questo capitolo è qualcosa di deprimentissimo, mamma mia. Come se non bastasse il capitolo, in sé, ecco.

Sai cosa? Temevi che ti uccidessi, ma la scena iniziale ha una sua coerenza interna nella storia. Dopotutto, se ora Thranduil avesse deciso di liberare e dare un bacino sulla fronte a Eredion e i suoi, allora sì che ti avrei presa a randellate, perché nel contesto della storia la scelta non avrebbe avuto alcun senso (anche se l'unica esecuzione di un Elfo da parte di Elfi che mi viene in mente è quella di Eol e lui è stato gettato da un dirupo, forse perché la cosa evita l'accusa di "fratricidio"? Bah, vabbè, siamo nel movieverse, movie!Thranduil sembrava ben disposto a sporcarsi le mani di sangue elfico, ma vabbè, è uno dei tanti problemi che ho con la resa del film paragonata al canon del libro). Ma la coerenza interna è Buono, Molto Buono, quindi nulla da dire, se non complimentarmi per cosa hai mostrato con questa scena e anche i riferimenti al futuro filmico.
Approfondisco, perché è necessario.
Hai lasciato che quella scorribanda di assassini attraversasse liberamente il nostro Regno, entrasse impunemente nei nostri confini, e non hai fatto nulla, nulla.
Questa frase mi ha ricordato quello che Tauriel dice in Desolation of Smaug, su Thranduil che non avrebbe mai lasciato attraversare a nessun Orco il suo regno liberamente. Certo, mi fa venir voglia di prendere a testate Tauriel perché se ha mai sentito di questo evento, dovrebbe sapere che Thranduil sa benissimo cos'è l'amore e quindi lei e le sue cotte per Nani pelosi e puzzoni potrebbe pure un po' calare la testa.
Ma chiudo l'invettiva contro quella scena del film perché non posso infestare tutti i luoghi, tutti i laghi di quella roba.

Questa frase:
Esisteva una e una sola persona che mai avrebbe potuto fargli volgere indietro il capo, la quale era Filigod Luce di Luna, ma Filigod Luce di Luna oramai era ceneri e ossa nere disperse nella grigia conca di Gundabad.
Ma che cosa bella che hai scritto, per il concetto prima di tutto. Non ci sono dubbi che il Thranduil freddo e menefreghista dei film sia il risultato della morte di Filigod e credo che farò difficoltà ad accettare il moviecanon quando vedrò l'Extended Edition :°)

Mi ha un po' spezzato il cuore l'idea che Eredion abbia maledetto Thranduil prima di morire, ma mi hanno spezzato il cuore anche le sue suppliche e quelle di Feren, è stato così difficile vedere Thranduil comportarsi in modo così irrazionale, ma capisco cosa lo muove e forse questo rende tutto più triste.

Così come è troppo triste il vagare di Thranduil, prima al di fuori delle Porte Blu, poi nelle Sale della Luna, come alla ricerca della moglie, o forse più dei ricordi del suo passaggio. Hai reso il vuoto che sente Thranduil mostrando l'effetto di questo vuoto, bravissima :D
E il dettaglio delle zampe del cerbiatto che promettono una grande bestia è il tocco finale, la dimostrazione della tua attenzione ai dettagli (come Ivon invece di Yavanna nello scorso capitolo, suonava molto naturale, mentre io mi son sempre posta mille problemi per i nomi dei Valar che non fossero Varda/Elbereth XD).
Tra l'altro, ho apprezzato l'accenno alla battaglia di Dagorlad - ti sei recuperata i Racconti Incompiuti, alla fine? :D

Dolce e triste la scena tra Thranduil e piccolo Legolas, poco più che un lattante. Mi ha fatto una tenerezza infinita immaginare Thranduil con questo fagottino in braccio, ma la tristezza di Thranduil filtrava dalla descrizione della scena, prima ancora che dalle sue parole a Legolas. Il racconto del Menegroth mi ha portata a chiedere se è questo tutto il legame col titolo della storia o ci sarà altro... Immagino di sì ;D
Nota idiotissima: ci credo che Legolas non voleva bere il latte, è di mucca! Sapevo che quello di asina è il più simile a quello umano (roba tipo che quello di mucca è troppo grasso) e che era quello utilizzato prima del latte in polvere, in casi di rifiuto della tetta o di assenza di una balia. Poi magari il latte delle donne elfiche è come quello di mucca, chi lo sa! 

La scena sulla trasformazione del regno e del bosco dalla morte di Filigod è un altra coltellata in allegria (il trono matrimoniale distrutto, sigh) ed ecco che compare il cervo albino di Bosco Atro, e come mi avevi accennato è - o meglio, viene scambiato per lo spirito di Filigod e la cosa è così azzeccata che posso accettarla con tutta tranquillità di fianco al mio headcanon dello spirito della foresta. Dopotutto, nel canon di questa storia, è la cosa più ragionevole e sensata che ci potrebbe essere, più adatta a quel che è stata la causa della morte di Filigod.
Di certo, che fosse il popolo stesso a immaginare che fosse Filigod quel cervo dimostra meglio di mille parole come la amassero e come si rendessero conto che lei li amava e che Thranduil e il bosco non erano più gli stessi senza di lei.
La frase più della di questa sezione è senza dubbio questa:
Ma l'Ombra più gravosa non avrebbe mai più potuto lasciare Thranduil, poiché essa era nei suoi ricordi.

E infine, la scena nel bosco con Legolas. Adorabile il parallelo tra le fughe di Thranduil e quelle di Legolas, salvo che Thranduil, al contrario di Oropher, trova una soluzione che gli permetta di tenere il figlio sott'occhio nelle sue uscite.
Quando lo perde di vista tra gli alberi, non è stato necessario spiegare a cosa sia andata la mente di Thranduil, era chiaro come il sole che pensava a Filigod e mi ha davvero stretto il cuore. 
Ma, per fortuna, siamo tornati all'adorabilità di un momento tra padre e figlio pieno di puccettosità e fangirling. Mi fai tanto felice!

Ora sono curiosa di come proseguirai e ti faccio una domanda più tecnica: quanti capitoli hai progettato?

Spero di aver detto tutto XD
A risentirci,

Kan
(Recensione modificata il 12/02/2015 - 07:42 pm)

Recensore Veterano
12/02/15, ore 19:31

Mi scuso per l'eventuale ritardo, ma soni stata colpita da un errore informatico e il sito ha ripreso a funzionarw solo ora, per me.
Sei sempre bravissima *e io ripetitiva* in questo capitolo ti sei superara.
Tristissimo, ma io piango poco, e bellissimo!
Bravissima ancora!
Scusa la piccola recensione, ma devo cenare!
Ciao.

Recensore Veterano
09/02/15, ore 14:29
Cap. 4:

E rieccomi, veloce come la luce!

Se la tua intenzione era di uccidermi, sappi che lo hai fatto. Non posso solo andarmi ad appallottolare sul letto, abbracciando un cuscino, perché non sono a casa. Ma sappi che lo farei, omg. 

Terribile la scena dell'umiliazione di Thranduil, terribile la meschinità degli Orchi e il trattamento che hanno riservato a FIligod (ma non sono affatto sorpresa, gli Orchi sono addirittura meglio - nel loro essere pessimi - di com'ero abituata) e ho avuto una certa soddisfazione quando uno dei draghi si è rivoltato contro di loro (e i draghi sono stati anche loro molto in character per come Tolkien li ha caratterizzati, wow!).
Di certo, mi ha spezzato il cuore come Thranduil sia disposto a tutto per salvare Filigod, da un lato lo capisco perché ho letto i capitoli precedenti e ho visto quanto ci tiene a lei e quanto lei sia importante per il suo mondo, e dall'altro lato non lo capisco perché è una realtà così lontana da me che potrei quasi sentirmi in diritto di biasimarlo e di dirgli che non può sacrificare il suo popolo per la vita di una persona. Ma non posso biasimarlo, è tutto così comprensibile, sembra davvero l'unica via. E deve essere stato dura scrivere la scena, così come lo è stata per me leggerla.
Non ci sono dubbi che non hai scelto la strada più gentile per lui, a Thranduil non è stato risparmiato nulla! La cosa mi uccide e mi fa impazzire per la sua bellezza, non una reazione molto equilibrata :°D

Ancora una volta, hai dato a Filigod una frase così bella e Tolkieniana che sembrava strappata dal Silmarillion:
«Ahimè Thranduil, volevi la mia salvezza, ma sei stato la mia condanna. Non ci rivedremo più!» 
Stupenda! Ed è stata la mazzata finale, perché ha dimostrato come tutta l'umiliazione che ha accettato Thranduil non è servita a nulla! Ci credo che Thranduil non abbia avuto la forza di rialzarsi, ha sacrificato tutto, il suo orgoglio, il suo regno per salvarla e alla fine non l'ha avuta indietro. Non l'avrebbe avuta neanche nell'altro caso, certo, ma comunque! *piange in un angolo*
Questo comportamento di Thranduil mi fa guardare sotto un'altra luce la questione delle guardie gettate nelle segrete, perché è evidente che Thranduil si senta marito prima e re dopo, ed è disposto a tutto pur di riavere la sua amata indietro. Come se avendo di nuovo Filigod con sé, può riconquistare il suo regno e sconfiggere gli orchi.

Poi, nota un po' critica che non è diretta a te, ma più al movie!Thranduil: il mio problema con la versione cinematografica del personaggio è proprio questa. Non abbiamo più un grande re, che dopo aver visto il padre sacrificare tante vite per un capriccio personale finisce per mettere il suo ruolo di re davanti a TUTTO, pur di salvare il suo popolo dal ritorno di Sauron, lo rinchiude e lo isola e si tiene in disparte. Il Thranduil del film, che tu hai saputo ritrarre meravigliosamente, è prima di tutto un vedovo, poi un re. Si rinchiude nelle sue Aule perché ha perso la moglie e non vuole più interessarsi al mondo esterno, non per proteggere il suo popolo. Porta il suo esercito davanti a Erebor, quando sente che il drago è morto, perché rivuole indietro i gioielli che aveva fatto costruire per lei.
Questo non è il Thranduil che dice "A lungo aspetterò prima di scatenare questa guerra per l'oro". Questo è un altro Thranduil, che mi piace sì, ma non è il Thranduil che ho amato da quei pochi frammenti su di lui nei libri.
Tu, però, e lo ripeto, hai fatto un ottimo lavoro nell'unire il Thranduil del film con il lore dei libri, hai dato più dignità a questo mettere al primo posto la moglie, perché è chiaro che in lei vede i tempi felici nel Doriath, la gioventù spensierata, il Beleriand perduto. Sono stati insieme per lunghissimo tempo e si sono conosciuti in tempi felici, posso apprezzare questi retroscena.

Hai anche motivato la cicatrice di Thranduil nei film e mi è sembrato sensato e molto interessante che il drago abbia scelto di fare un po'... "occhio per occhio". 
Ma, non so se te l'ho già detto, odio quella cicatrice e non trovo che abbia alcun senso (che la copre e la scopre così, a caso - e perché deve mostrare qualcosa di così "intimo" proprio a Thorin, like wtf! Ma la pianto qui o scrivo un papiro solo su quella cicatrice), per fortuna che bene o male il movie!Thranduil è diventato un personaggio a parte. 
E ripeto, tu stai facendo un ottimo lavoro nello sposare moviecanon e bookcanon :D

Piccola parentesi: "Sporca serva" a Filigod. Sarà pure un'Elfa comune, ma detto da un Orco... saran belli loro! Un'unghia incarnita di un Elfo è più bella di loro! è____é 

Seconda parentesi, perché non posso farne a meno: Feren! È uno di quei personaggi secondari filmici che si prestano bene per le fanfiction, perché non si sa nulla o quasi di lui se non il nome, che Thranduil gli dà ordini allegramente, che suona il corno e che è troppo caruccio.
Adoro il ruolo che gli hai dato, la fedeltà che dimostra a Thranduil durante tutto il capitolo, come sia toccato dalle morti davanti a Gundabad. Ottimo lavoro con lui :D

Okay, ho concluso con le parentesi. E con i vaneggiamenti, mi dispiace solo aver dedicato più spazio ai miei problemi con i film che al capitolo, però spero che tu abbia capito che è stato straziante, terribile e che sono tanto felice di questo.

Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo, oh, i miei feels

A risentirci,

Kan

Recensore Veterano
09/02/15, ore 14:28
Cap. 3:

Rieccomi, non proprio nel weekend come credevo, ma chissene, sono più che felice di essere riuscita a passare a leggere e commentare *__*

Oh, che capitolo! 
Se quello precedente mi dava meno la sensazione di leggenda, questo è tornato ad avere un che di mitologico e molto simbolico. Sarà che la fuga del cervo non sembra nulla di "semplice", è più che un semplice fatto nella vita di Thranduil e Filigod, è una premonizione, è un segnale.

A parte che l'immagine di Filigod vestita di bianco che insegue il cervo bianco nella foresta nera e contorta è bellissima, l'artista che è in me ha fatto le fusa.

Vediamo se riesco ad andare con ordine, le idee vanno e vengono come vogliono e il mio vigile mentale fatica a indirizzarle (ma come parlo, wtf).

Ho amato, in particolare, questa frase di Filigod:

Soli e indifesi, poco più che bambini eravamo, eppure il mondo di fuori non ci atterriva. Perché invecchiando, ora, la paura ci frena?

Capisco il punto di vista di entrambi e non so dire cosa farei io al loro posto, ma questa frase è bellissima, secondo me definisce molto bene Filigod e si capisce perché Thranduil diventa come lo vediamo nel film, quando perde la moglie. Era lei a mantenerlo "in equilibrio", a portare quella spinta di speranza e ottimismo nella sua vita (idea che condivido su tutta linea!) e la perdita di Filigod è la conferma dei suoi timori, e lo porta a fermarsi sulle sue posizione, a fossilizzarsi sul suo isolazionismo, a estremizzare la sua visione del mondo al di fuori del cerchio protetto del palazzo. 

In una parola: ADORO! È sempre una gioia per me leggere storie in cui il ruolo della moglie di Thranduil nelle sue scelte future non è solo superficiale (quanto non mi piace quando, alcune autrici non solo nel fandom italiano, decidono che la moglie di Thranduil non lo amava e lui neppure, e bla bla bla - è tutto più bello e straziante se c'era amore tra di loro! E io amo le cose strazianti :D)

Così come è straziante il sacrificio di Filigod per preservare il regno dagli occhi degli Orchi. Non blatero oltre sulle sue motivazioni, perché trovo che tu le abbia rese più che bene e non potevo che darle ragione, mentre da qualche parte nel fondo della mia mente sentivo un "no no no no no no" a ripetizione. 

Unica nota, mi sembra un po' esagerato che Thranduil rinchiuda Eredion e il suo gruppo nelle segrete per non aver affrontato un gruppo di Orchi che li superava in numero, per di più, senza sapere che la Regina era nella foresta. Non ha molto senso privarsi in quel modo di soldati, quando dovrebbe semmai rimandarli immediatamente alla ricerca della Regina, mentre prepara un altro gruppo di guardie. 
Poi, non sono una stratega militare, però questa decisione mi è sembrata davvero assurda, anche in un momento di dolore. Stiamo pur sempre parlando dello stesso Elfo che è riuscito a riportare a casa l'esercito che non è andato a morire con Oropher durante l'Ultima Alleanza, sarà un mio headcanon, ma di certo non è uno sprovveduto dal punto di vista militare, no? :)

Ti segnalo che purtroppo la canzone per questo capitolo è stata cancellata da Youtube e non sono riuscita a risalire alla traccia in altro modo! Mi piacerebbe ascoltarla, però :D

A risentirci (prestissimo, corro al prossimo capitolo, yuuuhuuuu)

Kan

Recensore Veterano
01/02/15, ore 15:29
Cap. 2:

E rieccomi, prima di quanto credessi! 

Così, in questo capitolo, siamo nella Terza Era e la nascita di Legolas è vicina. 
Ho trovato molto bella la descrizione delle Sale della Luna e la presenza dei cervi albini, che hanno subito portato i miei pensieri a quel cervo albino che Thorin cerca di colpire nell’Extended Edition della Desolazione di Smaug (non ho dubbi che tu l’abbia vista, anche se non te l’ho chiesto XD).
Ovviamente, quel che ho preferito è il momento di riflessione e dialogo tra Thranduil e Filigod *__* L’atmosfera incantata in cui avviene e la tenerezza tra i due mi hanno sciolta, nonostante quel che racconta Filigod a Thranduil non sia molto allegro. Mi dispiace che ci sia chi non approva la scelta di Thranduil, ma è naturale, no? 
Ed è molto dolce il modo in cui Thranduil tiene in conto del parere della moglie, considerandola un po’ una bussola morale, così come la comprensione di Thranduil che ha Filigod, delle sue paure e del suo passato. 
Il parallelo tra la cerva incinta e la notizia di fine capitolo… eh eh eh, vedo cosa hai cercato di fare e apprezzo (come con la coppia di cervi nel primo capitolo, questi paralleli mi entusiasmano!)

Il momento in cui Thranduil riflette e ricorda da solo mi ha fatto venir voglia di abbracciarlo e spiega con più chiarezza le sue motivazioni per ritirarsi sotto terra con tutto il suo popolo. 
La riflessione che mi ha colpito in particolar modo è “siamo tutti esuli”, riferito non solo a Galadriel esule di Valinor, ma anche a Thranduil ed Elrond, nati e cresciuti nel Beleriand e che hanno visto la terra della loro infanzia sprofondare sotto le onde di Ulmo. Non posso che condividere questa idea!

E infine, la scena dolente. 
Ora, non sono molto fan di Celeborn, trovo sua moglie è molto più interessante di lui, ma immagino che non fosse una totale ameba o uno sprovveduto tale da andare da un Re (mentre lui è solo un “Lord”, per quanto di nobili natali e con una moglie ancora più nobile) a dirgli cosa fare dei suoi eserciti. Tolkien ci ha tenuto a informarci che Celeborn era considerato saggio e questa sua mossa non è per nulla saggia, anzi, immagino Galadriel gli avrebbe tirato uno scappellotto e gli avrebbe detto “ma che idee idiote sono”, se lui avesse mai anche solo pensato a una mossa simile.
Detto questo, la reazione di Thranduil è compresibilissima e mette una certa tenerezza come lui sottolinei che Filigod ha la sua stessa importanza nel regno, non è una semplice regina consorte, ma è una regina regnante. 
Nonostante Celeborn sia uscito dal seminato, la scena ha mostrato molto bene l’amore e il rispetto che nutre Thranduil per Filigod e anche come la scelta di Thranduil di ritirarsi sotto terra e ignorare l’Ombra al Sud della foresta sia mal vista e pericolosa a livello “internazionale”.

Questa volta ho letto il capitolo con la musica consigliata sin dall’inizio ;)

A risentirci (il prossimo weekend, se la settimana non si rivela clemente),

Kan

Recensore Veterano
31/01/15, ore 11:42
Cap. 1:

Oh, mamma mia, ci ho messo secoli a mettermi a leggere, ma ce l’ho fatta! 
Credo che abbiamo fangirlato abbastanza su Thranduil, da sapere come la pensiamo su di lui, e dovevo passare a leggere questa storia (non posso leggerne una Thrauriel e ignorare una storia tutta su Thranduil, cavoli!)

E così eccomi. A fine lettura ho visto che avevi messo la soundtrack del capitolo, così mi sono rimessa a leggere con la musica di sottofondo e… bon, aggiunti altri venti punti di meraviglia alla lettura *___*

Andiamo con ordine: se nell’altro racconto il tuo stile era molto lirico sì, ma usato per raccontare una storia molto terrena, fatta di carne e sangue, e creava un bel contrasto, qui abbiamo davanti una leggenda di tempi remoti a ogni parola, a ogni riga, a ogni scena. Wow! 
Le azioni di Thranduil sanno di leggenda, questa sua voglia di vedere le stelle sin da ragazzino (me lo hai fatto immaginare e che tenerello doveva essere, awww). 
Lo stesso Thingol, visto dagli occhi di un suo suddito, sembra saggio, luminoso come una stella, quando poi vedendo la storia del Beleriand sappiamo che (come amo dire XD) Thingol era un incidente diplomatico ambulante. Ma sono certa che i suoi sudditi lo vedessero come lo hai descritto e sono certa che fosse così saggio e splendente per le persone sotto la sua protezione. È solo che i Noldor puzzavano, per lui, e non riusciva a tapparsi il naso.
Ma sto andando per fresche frasche.

Bellissimo il racconto sulla Creazione e come introduca la ragazza della foresta. Il loro incontro sa anche lui di leggenda, mi fa pensare all’incontro tra Thingol e Melian – anche se il luogo è quello dell’incontro tra Luthien e Beren (che incroci affascinanti!), solo che qua si tratta di due Elfi comuni (be’, relativamente). 
I loro scambi di battute sono molto poetici, mi piace come li hai costruiti, hanno una certa musicalità :D

La scena finale è un presagio che conosciamo e per fortuna non devo aspettare per il prossimo capitolo!

Ci risentiamo,

Kan

Recensore Junior
31/01/15, ore 10:59
Cap. 4:

Inizio subito col dire che è stato un piacere trovare Feren in questo capitolo; un personaggio a metà fra il “fanon” il “filmico” che a mio avviso ha un sacco di potenzialità… Ho apprezzato come lo hai reso, intrinsecamente leale a Thranduil anche nei suoi momenti di debolezza, traboccante di odio per gli Orchi, eppure in grado di controllarsi, tanto da essere lui a portare in salvo i superstiti e il Re stesso. Spero sinceramente di poterlo incontrare di nuovo nel corso della storia.
Per il resto sono rimasta sbalordita da questo capitolo. È un concentrato e spietato nugolo di oscurità nella malinconica radianza del racconto sin qui narrato. La descrizione delle porte di Gundabad, riecheggiano quelle del Nero Cancello di Mordor, ma anche parte di quello sgomento, di quel terrore, che si prova nell’affacciarsi alla roccaforte di Angband della Prima Era. Sei bravissima a gestire la suspence, la calibri con attenzione, lasciando che il lettore venga man mano coinvolto nelle descrizioni minuziose, quasi ossessive dell’orrore a cui Thranduil assiste. Il suo punto di vista diviene il nostro, e sembra di essere lì, dinnanzi a Filigod costretta alla morsa spietata di Curzmar. Il cedimento del Sovrano di Eryn Galen ci appartiene. Il suo sottomettersi a quella volontà oscura, il suo umiliarsi persino, appaiono terribilmente necessari. Mentre un inquietante presagio cresce nelle coscienze.
Questo episodio mi ha in parte ricordato quello della tortura di Gelmir nella Nirnaeth Arnoediad; ho provato parte di quella stessa impotenza mista a sgomento e terrore, che provai nel leggere della sua mutilazione prima, e del folle e rabbioso attaccato di Gwindor dopo. Nella tua storia, però, i momenti sono invertiti, conferendo alla scena forse maggior pathos; sappiamo cosa arriva a fare Thranduil per veder salva la vita di Filigod, ma non sappiamo, o comunque possiamo solo intuire, cosa gli Orchi infliggeranno a lei.
Inoltre ho trovato molto realistico il silenzio di Filigod, in parte frastornata dagli orrori subiti, in parte rassegnata al proprio destino e al cedimento di Thranduil. L’ombra l’ha piegata, per quanto sia stata forte, così come ha piegato prima di lei molti valorosi combattenti.
Poi mi è piaciuto come hai dato voce e corpo ai draghi; il loro ribellarsi ai propri carcerieri testimonia la natura altera, indomabile che li caratterizza.
Hai saputo fare tesoro delle informazioni “filmiche”, e le hai collocate armoniosamente nel canone, offrendoci un’affascinante visione di insieme. Anche la cicatrice di Thranduil, così, ha il proprio perché, e tutto serve ad ampliare e approfondire il personaggio. Davvero un ottimo lavoro.
Non voglio metterti fretta o ansia, ma non posso nasconderti di attendere già con impazienza il prossimo capitolo!

Recensore Veterano
30/01/15, ore 19:54
Cap. 4:

Triste.

Ha dato tutto per lei e l'ha persa quando era così vicina.

Orribile.

Hai descritto in maniera unica, autentica quasi, la disperazione di Thranduil e la complessitá della scena.

Un giorno ci riuscirò anche io, ad essere brava come te?

Sono innamorata del tuo stile, della tua immaginazione e del tuo grande talento.
Ciao.

Recensore Junior
28/01/15, ore 12:58
Cap. 3:

Ho seguito questa storia in silenzio per qualche capitolo, ma la voglia di lasciarti un commento è diventata incredibilmente pressante, quindi, dopo essermi ritagliata un po’ di tempo, eccomi qui.
Devi sapere che non sono una grande estimatrice dei Sindar e delle loro storie, a cui tendo sempre a preferire i Noldor e le controverse vicissitudini di cui sono stati vittime e artefici; ma ho imparato ad apprezzare la figura di Thranduil proprio grazie ad un autrice su EFP, e mi sono avvicinata a lui, vedendolo sotto un ottica che travalicasse il mero “padre di Legolas, Sovrano Sinda di Eryn Galen”.
Così ho anche iniziato a leggere questo racconto. E sono subito rimasta affascinata dalle tue parole, dal tuo stile in grado di richiamare quella magia di cui il legendarium è intriso. Non è scontato riuscire a trovarla nei racconti dedicati all’universo di Arda; eppure io credo che essa sia più importante di qualsiasi aderenza al canone, in quanto restituisce lo spirito ontologico alla base del grande disegno tolkieniano.
Il tuo racconto trasuda questo incanto, la bellezza di Neldoreth, dei cieli notturni del Doriath; e poi quella di Eryn Galen, delle nuove Aule di Thranduil, scavate in rimembranza dei fasti della perduta Menegroth. Prima che la selvaggia eppure delicata bellezza della foresta venga nuovamente ghermita dall’Ombra, e allora Eryn Galen si tramuti in Taur-e-Ndaedelos, culla di una minaccia che ne offuscherà il fascino, rendendola pericolo quando un tempo era rifugio.
Allo stesso modo si susseguono le vicende di Thranduil, sempre strettamente legato alle foreste, in cui dimorava da suddito e di cui, ora, è divenuto sovrano. E questo, probabilmente, è il motivo per cui hai soprasseduto sulle vicende del Lindon e di Amon Lac, oltre che sulla prima guerra per L’Anello del Potere.
Nella storia, Thranduil è un sovrano altero e volubile come le foreste che gli sono care, ed è ben percepibile l’amalgamarsi fra la sua nobile natura Sinda e quell’ascendenza esercitata dai luoghi, dai sudditi di cui è sovrano; un’indole propria dei Nandor che egli ha interiorizzato. Al suo fianco troviamo Filigod Ithilglin, una creatura che sembra incarnazione della poesia di cui è pregno tutto il racconto. Un’anima della foresta, libera e ammantata di stelle. Ed ella diviene il fulcro della storia e della vita dello stesso Thranduil. L’unico appiglio per scacciare l’angoscia lasciata dalle guerre della Prima Era, dalla distruzione del Doriath, e poi dall’avvento di una nuova ombra.
La nascita di Legolas è percepita come un ulteriore dono, e l’attesa di un nuovo figlio è un aggiunta allo strazio che seguirà.
Devo ammettere di aver davvero apprezzato il modo in cui hai narrato la fine di Ithilglin; il suo coraggio, che la porta a farsi esca per celare agli Orchi l’ingresso del Reame di Eryn Galen. Una prova della sua forza, della sua grandezza in quanto Regina.
L’unico appunto che mi sento di rivolgerti riguarda Celeborn. Per quanto sia possibile che non intercorressero buonissimi rapporti tra Eryn Galen e Lothlorien, essendo quest’ultima sotto la guida di una Noldo qual è Galadriel, e i Sindar non abbiano mai fatto mistero delle loro disprezzo nei confronti dei primi; credo che Thranduil potrebbe avere uno sguardo più indulgente nei loro confronti. Conosceva i due sovrani da tempo, poiché erano ospiti a Menegroth e tenuti in grande considerazione da Melian stessa, inoltre Celeborn è un Teler, quindi della stessa genia dei Sindar e Galadriel pur essendo una Noldo, non prese parte al Fratricidio di Alqualonde. Capisco che Thranduil non abbia il desiderio di combattere (e forse in parte invidi il potere di Nenya, in grado di osteggiare l’oscurità), capisco che Celeborn si presenti con una richiesta arrogante, ma ho trovato un po’ troppo astio nelle loro parole.

E cosa ancora più importante, non credo affatto che Celeborn, marito di una potentissima elleth quel’è Galadriel, e a sua volta padre di una bambina (Celebrian), possa dimostrarsi “maschilista”. Ma questa è un mio personalissimo parere.
In conclusione, ti rinnovo i miei complimenti e mi auguro di poter leggere presto il nuovo capitolo.


(Recensione modificata il 29/01/2015 - 11:41 pm)

Recensore Veterano
15/01/15, ore 20:24
Cap. 3:

povera, povera ragazza... cosa le hanno fatto!
mi sento male, una vaga sensazione di fastidio e di nausea, e mi dispiace infinitamente per Thranduil e per il bambino che doveva ancora nascere...
bravissima...
Sara

Nuovo recensore
01/01/15, ore 23:26
Cap. 2:

Awwww !!!!!
Bellissima mi piace molto la fanfiction.....Thranduil è il mio personaggio preferito.
Continua a scrivere....ciao e Buon Anno !!!

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