Ciao, Daniela.
Ero passata sul tuo profilo a causa della battaglia navale, e non avrei mai pensato di imbattermi in una "storia" del genere... Dico storia tra le virgolette perché, ahimè, ho paura che si tratti di qualcosa che è successo veramente...
Parto dicendo che io non so cosa voglia dire perdere un'amica. Ho perso un parente, anni fa, e non è stato affatto bello, ma sono ormai passati anni... tuttavia so che il dolore si affievolisce e che sì, i ricordi rimangono, ma ogni volta che ripensi a quella persona ti stringe un po' il cuore e lo stomaco ti si chiude. Penso sia inevitabile, dal momento che, come citi giustamente tu, "soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore"... Nel mio caso non si trattava di un'amicizia, ma penso che il concetto di base sia lo stesso, perciò devo dire che leggere questa tua storia mi ha un po' coinvolta personalmente. Penso anche che forse, incosciamente, anche gli altri lettori si siano ritrovati in questa lettera, perché purtroppo tratta una tematica che, prima o poi, tocca tutti.
Non so cos'altro dirti, perché non penso ci siano parole utili in questi casi. Le tue parole sono molto belle e molto sentite, non mi sento in grado di dire altro.
Solo, complimenti per aver trovato il coraggio di pubblicare una storia così viva, così sentita.
Eralery |