Recensioni per
Per un'amica
di VelenoDolce

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/16, ore 21:30
Cap. 1:

Buonasera!
Nonostante non possa dire esattamente di capire queste sensazioni perché non mi è mai successo qualcosa di simile (neanche vagamente) mi sono sentito in dovere di leggere fino alla fine e recensire di conseguenza.
In queste parole intrise di tristezza per quello che la vita toglie senza chiedere niente, c'è un'anima che vibra tantissimo nella sua particolarità e nel suo modo di essere, che si è sempre distinta da tutto il resto, avendo un carattere nel quale comunque mi sono rivisto abbastanza tale, a livello di carattere e il suo ostentare durante le giornate quotidiane e al telefono (anche col fatto di scrivere lettere ed essere più un'ascoltatrice che una chiacchierona).
Dalla vostra amicizia traspare quel senso di fiducia e di purezza che si evolve con la conoscenza, con il fatto di avere delle differenze piuttosto evidenti ma non per questo disposte a creare muri tra voi due, cosa che è molto utile nella buona e cattiva sorte, per un rapporto in ascesa.
Mi piace come hai analizzato il fatto che un affetto per un'unica persona abbia permesso l'avvenire di questa amicizia senza momenti oscuri intrisi di gelosie e fraintendimenti, in quanto era un affetto di entità completamente diversa e con equilibrio di gesti e azioni questo si percepiva e negli occhi tutto era pienamente visibili.
Il cancro è un male ed improvviso che causa veramente tanti problemi in tanti campi e in ulteriori aspetti, sinceramente la vita diventa talmente dura da non permettere di decidarci agli altri come vorremmo; non lo facciamo con cattiveria e speriamo che loro lo capiscano comunque.
Quello che dice sul fatto dello scrivere per ricordare e tenere stretti questi momenti l'ho veramente apprezzato molto perché non solo fa parte della mia filosofia ma anche perché lega il vostro rapporto ancora di più, dati i suoi gusti e l'importanza che stai dando a tutto questo.
Sono parole spontanee che vogliono colpire per la loro struttura e il messaggio insieme e che vogliono lanciare un tributo verso una delle persone migliori che tu abbia mai conosciuto e con le quali hai costruito qualcosa di unico e diverso da qualunque altro rapporto esistente.
I ricordi e l'affetto perforante devono sempre vincere quando si tratta di verità inequivocabile e questo è un modo ottimo per porgerle un buon saluto, anche perché non totalmente negativo nel modo di esposizione: difatti, piuttosto che regnare una tristezza assoluta c'è una sorta di malinconia unita ad una nostalgia relativamente buona, intrisa di personalità e colore.
Complimenti per la semplice profondità esposta e l'immedesimazione nel modo di rapportarsi e reagire alla vita da parte tua, non biasimabile ma piuttosto veramente umano.

Un abbraccio sincero,

Watashiwa

Recensore Junior
27/04/16, ore 14:01
Cap. 1:

Sono qui per la battaglia navale.
Mi hai commossa, sul serio. Parole dolci e al tempo stesso cariche dell'amarezza di chi ha scritto con la tristezza in petto.
La morte non è la fine, non quella vera. La fine è smettere di ricordare, anche se fa male farlo; dimenticarla vorrebbe dire abbandonarla per sempre.
Una lettera splendida a un'amica che evidentemente ha lasciato il segno.
Bellissima storia

Recensore Master
24/04/16, ore 17:36
Cap. 1:

Ciao, Daniela.
Ero passata sul tuo profilo a causa della battaglia navale, e non avrei mai pensato di imbattermi in una "storia" del genere... Dico storia tra le virgolette perché, ahimè, ho paura che si tratti di qualcosa che è successo veramente...
Parto dicendo che io non so cosa voglia dire perdere un'amica. Ho perso un parente, anni fa, e non è stato affatto bello, ma sono ormai passati anni... tuttavia so che il dolore si affievolisce e che sì, i ricordi rimangono, ma ogni volta che ripensi a quella persona ti stringe un po' il cuore e lo stomaco ti si chiude. Penso sia inevitabile, dal momento che, come citi giustamente tu, "soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore"... Nel mio caso non si trattava di un'amicizia, ma penso che il concetto di base sia lo stesso, perciò devo dire che leggere questa tua storia mi ha un po' coinvolta personalmente. Penso anche che forse, incosciamente, anche gli altri lettori si siano ritrovati in questa lettera, perché purtroppo tratta una tematica che, prima o poi, tocca tutti.
Non so cos'altro dirti, perché non penso ci siano parole utili in questi casi. Le tue parole sono molto belle e molto sentite, non mi sento in grado di dire altro.
Solo, complimenti per aver trovato il coraggio di pubblicare una storia così viva, così sentita.
Eralery

Recensore Master
16/04/16, ore 17:33
Cap. 1:

Ciao ^^
Uhm, non so bene come cominciare la recensione, poiché sono un po' scossa dal dolore che impregna queste parole. Non so nemmeno se recensire proprio questa storia ti farà tornare in mente questo brutto momento, anche se ho pochi dubbi a riguardo, ma ho pensato che farti sapere che le tue emozioni hanno emozionato anche me avrebbe forse mitigato un po' il dolore.
Si capisce che è una cosa scritta di getto e con la ferita ancora fresca, per questo mi limiterò a commentare la parte emozionale e tralascerò la grammatica - che comunque è buona.
Perdere una persona cara è bruttissimo e avere il dubbio che possa aver pensato che non gli si è voluto bene abbastanza è quasi ugualmente brutto. Con questa one shot le hai regalato un'ultima lettera, piena di affetto, e sono sicura che le sarebbe piaciuto vederti riuscire finalmente a parlare nero su bianco, da quello che ho potuto leggere di lei.
L'ho trovato davvero un ottimo addio - o arrivederci, come hai detto tu.

Red

Recensore Master
14/04/16, ore 18:10
Cap. 1:

Ehilà! Sono qui per la recensione per la Battaglia Navale ;)

Allora, premetto che il tema è inevitabilmente coinvolgente: è impossibile restare impassibili di fronte alla morte e soprattutto di fronte a qualcuno che sviscera le proprie emozioni dopo un evento come la perdita di un'amica.
Detto questo, però, nella storia ho sentito la mancanza di qualcosa: forse uno stile che mi prendesse allo stomaco come un pugno, facendomi davvero sentire la sofferenza che dovrebbe trasparire, soprattutto da uno scritto in prima persona.
Ecco, questo temo sia mancato.

In ogni caso la storia non mi è dispiaciuta: bello il modo in cui hai ricostruito l'amicizia tra le due, l'incertezza di chi ha paura di mettersi in mezzo ad un rapporto di coppia e invece il timore dell'altra, di non aver fatto sentire abbastanza il proprio affetto per un'incapacità di mostrarsi particolarmente affettuosa o espansiva (posso capirla, eccome).
Bello anche l'ultimo pezzo e il sorriso un po' mesto di chi rimane e ricorda momenti felici, sapendo che non potranno ripetersi mai più.

Alla prossima,
Fra

Recensore Junior
08/04/16, ore 19:52
Cap. 1:

Ciao, vengo dalla catena di FB e la tua storia mi ha attirato. Non è perfetta, perciò spero che mi perdonerai se ti faccio notare alcuni errori che ho individuato.
 
Un’amica (nel titolo) vuole l’apostrofo. Ti consiglio di correggerlo il prima possibile perché non è un buona copertine
Unirei le due frasi “eri un po’ timida” e “e un po’ spaventata”, visto che il punto stona un po’.
Spesso metti la virgola davanti all’e congiunzione anche quando non ci vorrebbe (secondo la grammatica virgola ed “e” non vanno d’accordo, a meno che non ci sia un’incidentale di mezzo)
 - 
E io ho pensato: no!
 
Parli di due persone opposte, l’una molto aperta quando si tratta del parlare faccia a faccia, l’altra che preferisce la sicurezza delle lettere e del telefono.
Il tono doloroso eppure leggero rievoca una lettera postuma scritta all’amica ormai morta, carica del rimpianto per una lunga amicizia purtroppo finita (l’accenno a FB, quando poco prima hai detto che all’inizio della vicenda non c’era ancora internet, fa capire lo scorrere del tempo).
Tendi a spezzare le frasi quando un uso migliore della punteggiatura renderebbe il tutto più scorrevole e tale da far risaltare il tema della perdita che tratti con la delicatezza che si addice a questi casi. A meno che l’uso di frasi brevissime non sia stato volontario per rendere in forma grafica la confusione della protagonista. Credo che se stessi più attenta a questi aspetti, a questi dettagli, la storia ne gioverebbe. Bandierina verde comunque. 

Recensore Master
17/02/15, ore 00:33
Cap. 1:

Si perde sempre qualcosa nella vita ma perdere una persona cara è un dolore che non ti lasci indietro.
Puoi scordarlo per un po', non pensarci ma lui è sempre lì e non ti lascia mai anche se se ne resta nascosto appena sotto la vita di ogni giorno.
E' il dolore che accompagna la crescita, quello che fa maturare le persone, che insegna a non lasciarsi fuggire le occasioni, a parlare sempre con serenità perché domani, forse, non sarà più il tempo delle parole né quello dei gesti e neppure per un sorriso basterà il tempo.
Alla fine restano soltanto i rimpianti ed i ricordi e le lacrime che su di essi versiamo inutilmente.

Recensore Master
02/01/15, ore 20:25
Cap. 1:

mi credi che ho pianto?
Mi sono commossa perchè mi sono davvero rivista e... brava, bella, fantastica ma... tanto triste, davvero :(
Passami un fazzoletto :(
<3