Recensioni per
Diva Fatale
di Melian

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/10/18, ore 16:31
Cap. 1:

Sono rimasto veramente colpito, anche da un punto vista personale, se così si può dire. Infatti vengo da un liceo artistico e la mia tesi di maturità aveva, come argomento di storia dell'arte, proprio Giovanni Boldini. Inanzittutto, devo fare i complimenti per la documentazione, molto precisa. Gli altri complimenti sono, poi, per la descrizione degli ambienti, l'atmosfera dannunziana è molto presente, fin dalla stessa descrizione dell'atelier dell'artista, che tradisce una notevole inclinazione verso il bello, secondo i gusti del tempo. Il modo stesso in cui viene descritta la De Nemidoff, poi, oltre ad essere fedele al dipinto, restituisce appieno il modo in cui lei ed altre donne ritratte da Boldini, con tutto il loro fascino seducente. Infine, il processo creativo stesso, pur con la necessità di essere romanzato, è ricreato in maniera credibile, dalla scoperta della musa alla realizzazione pittorica. Ancora complimenti.

Recensore Master
27/09/17, ore 18:35
Cap. 1:

Recensione premio per il contest " L'amore è un piatto che va servito freddo"

Stile completamente diverso dalla precedente sotria recensita e devo dire che non è la prima vola che ho potuto apprezzare la tua maestria nel cmabiare stile in base alla storia, sempre rimandendo comunque coerente.

Essendo una OS molto corta ciò che risalta alla vista è il ritratto che dai di Vera quasi fosse vista dagli del pittore: ogni particolare risalta in conformità alla donna, alla sua vena da seduttrice.
Mostra ciò che è e personalmente mi è anche sembrata percilosa, non so... potrebbe avere qualche segreto.
nascosto. In quello studio c'è l'anima dell'arte in due diverse forme, una più riflessiva, calma rappresentata da Boldini el 'altra sfrontata, misterisosa, viva che è Vera.

A presto,
milla4
(Recensione modificata il 27/09/2017 - 06:37 pm)

Recensore Master
11/06/15, ore 23:26
Cap. 1:

ciao ho trovato la tua storia per caso e non ho saputo resistere: appena  ho letto il nome di Boldini ho dovuto leggerla. 
ti faccio subito i miei complimenti per esserti documentata sulla vita del pittore. io lo avrei dscritto un po' più egocentrico e superbo, ma questa è una mia interpretazione del persoaggio che non influenza il mio giudizio. mi è piaciuta molto la descrizione dello studio: mi hai riordato molto il dipinto Nello Studio del Pittore, ma non so se lo hai visto. 
Mademoiselle De Nemidoff mi è sembrata proprio una delle dnne di Boldini, il modo in cui si muoveva, camminava o s toglieva la pelliccia. il modo in cui hai descritto la nascita del ritaatto mi ha ricordato molto l'episodio n cui fu dipinto il ritratton di Verdi. 
davvero brava!
errori di scrittura, battitura, grammatica e quant'altro non ne ho visti e questo è stato la ciliegina sulla torta. 
non so come altro farti i complimenti.
a presto Aris

Recensore Junior
27/03/15, ore 15:19
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Scegli la tua carta, scrivi la tua storia!"

Ed eccomi qui con una nuova recensione! Davvero tra le tue storie non so quale scegliere, sono tutte scritte molto bene, so sempre cosa aspettarmi, almeno dal punto di vista lessicale. Continui ad essere sempre molto brava con l'utilizzo delle parole, sai modulare molto bene gli aggettivi e le descrizioni anche in OS brevi come questa e rispetto anche ai diversi generi. La lettura è stata piacevolissima!
La tua descrizione di Vera Nemidoff è semplicemente perfetta: dalle tue parole traspare tutta la sua bellezza e la sensualità che si denota nche nell'opera originale di Boldini, con i suoi capelli scuri, il vestito elegantissimo che lascia scoperte porzioni di pelle bianchissima. La donna pare davvero essere stata ritratta in un sfuggente attimo di movimento, quasi casuale, da cui traspare parte della sua personalità. Vera sa di essere bella, di essere una diva e di certo non si vergogna di tutto questo anzi! Avverte di avere nelle proprie mani un certo potere sulla mente degli uomini, un tipo di potere decisamente diverso da quello che possiedono persone come Goupil o Boldini stesso (che addirittura mi pare come dire, "trascinato" dall'eterea figura della donna.).
Ammetto di non essere espertissima riguardo a quest'autore, e non so praticamente nulla della sua vita, ma come al solito ho apprezzato molto i tuoi riferimenti storici dettagliati. Mi ha sorpreso molto la figura di Goupil in questo senso, ti spiego: pensavo fosse un personaggio inventato da te, in quando la prola "Goupil" in francese medievale voleva dire "Volpe" (adesso si utilizza "Renard"), quindi pensavo che fosse un richiamo alla furbizia del mercante d'arte.
In ogni caso, il tuo è stato un testo prevalentemente descrittivo davvero ben fatto e che ha colpito nel segno! Hai saputo trasmettere ottimamente molte delle emozioni che da il dipinto raffigurante vera de Nemidoff.

RedLolly
(Recensione modificata il 27/03/2015 - 03:20 pm)

Recensore Veterano
08/03/15, ore 20:54
Cap. 1:

Seconda classificata al contest "Parla di noi donne, ma come un pittore": .:Melian:. con Diva fatale, vincitrice del premio “Back it up” per l’atmosfera incredibilmente suggestiva.

Grammatica: 9,75/10 

Sei stata praticamente impeccabile, il che dimostra ancora una volta la tua straordinaria padronanza della grammatica: quel poco che ti ho tolto deriva dall’uso improprio della “d” eufonica, errore che mi ostinavo a commettere finché non me l’hanno fatto notare continuamente. I due casi di cui parlo sono “lampade ad olio” e “Vera rimase ad osservarlo”: avresti dovuto usare solamente “a”, perché la “d” eufonica si utilizza solo le parola che segue inizia con la medesima vocale. Credimi, anch’io stentavo a crederci ma pare che sia così: a parte questa piccolezza – e un “monsieur” scritto senza “n” che non ho considerato – hai fatto un ottimo lavoro. 

Stile: 10/10 
Ormai lo sai, ho un debole per il tuo stile, così fluido e suggestivo, capace di far entrare il lettore nelle tue storie: anche in questo caso non posso fare altro che lodarti, perché sei riuscita a trasportarmi dentro l’Opèra e nello studio di Boldini, ho persino sentito l’odore di tempera nella mia stanza! Hai usato un registro medio-alto, sofisticato come gli ambienti da te raccontati, impreziosito dal lessico vario e sempre puntuale: l’impronta dannunziana si sentiva chiaramente ed era semplicemente perfetta, complimenti! 

Originalità della storia: 19,75/20 
Mi hai lasciata a bocca aperta, lasciamelo dire! Mi ero aspettata di tutto e di più, invece hai puntato sull’idea più semplice: hai raccontato le circostanze che hanno portato alla nascita del quadro, il che mi ha spiazzata, lo ammetto. Sai quando devi trovare qualcosa e cominci a mettere sottosopra tutta la casa, per poi scoprire che quella cosa era davanti ai tuoi occhi? Ecco, mi sono sentita allo stesso modo, perciò non posso fare a meno di darti un punteggio altissimo: bravissima! 

Attinenza al quadro: 10/10 
Potevo non darti il punteggio pieno? Impossibile! Hai descritto non solo la scena del quadro, ma hai proprio carpito l’essenza di Vera, come si evince già dal titolo: una diva fatale, dotata di una grande femminilità e di una peccaminosa sensualità, capace di irretire gli uomini con un semplice sorriso. Chapeau! 

Gradimento personale: 10/10 
Questa storia mi ha fatto letteralmente impazzire! Ho letto “Il Piacere” più di una volta e ho sempre ammirato le descrizioni puntuali e vivide che lo caratterizzano, senza contare che ho un debole per gli anni ’20: sei riuscita a farmi provare la stessa ammirazione, la stessa immedesimazione nella vicenda che ho provato tutte le volte con Andrea Sperelli o Jay Gatsby. Non credo esistano altre parole per esprimere quanto abbia apprezzato questa One Shot, che definirei “un dipinto scritto”: magnifica! 

Bonus: 2/2 

Totale: 61,5/62 

 

Recensore Junior
08/02/15, ore 13:20
Cap. 1:

Recensione numero tre, eccola qui.

Mi sono accorta solo arrivata alle note che questa storia l'hai scritta per un concorso a cui partecipo anch'io, cosa confermata quando ho voluto cercare il dipinto per rileggere la one-shot con quello davanti. Beh, non ho potuto fare a meno di recensirla, perché mi ha veramente conquistato.

Innanzitutto, posso dire che con il genere storico sei bravissima, visto che ho già recensito due storie di periodi diversi ma di genere analogo. In questa in particolare, tratteggi molto bene l'ambiente e l'epoca, attraverso descrizioni accurate ma non prolisse. In un attimo ci si ritrova rapiti nella Parigi della bohème, dell'Opéra, della moda, della bellezza e della gioventù. E' un'epoca che personalmente mi affascina molto, altro motivo per cui la one shot mi ha attirata.

Nello spazio di non troppe righe, hai dato corpo tanto all'artista quanto alla sua musa, ma senza ridurre quest'ultima ad un semplice oggetto dell'arte. Vera de Nemidoff incarna Parigi e la sua atmosfera, quei valori di bellezza e eternità e se il tuo obiettivo era la vena dannunziana beh, penso tu l'abbia davvero raggiunto. Mi ripeto, l'atmosfera in questa storia è perfetta. Boldini a sua volta, non è solo un nome vuoto dietro un dipinto, ma una persona fisica con i suoi desideri e le sue passioni, il che conferisce molta vitalità e realismo al dipinto.

Insomma, è stato veramente affascinante leggere la storia che potrebbe stare dietro quell'opera d'arte, ottimo lavoro!

Cri

Recensore Master
07/01/15, ore 16:31
Cap. 1:

Recensione premio per esserti classificata terza al contest "The thrill of an ordinary night"

Questa è una storia davvero molto bella, ma è quella che mi è piaciuta di meno per adesso.
Tu scrivi molto bene, infatti hai comunque creato un'opera interessante, ricca di dettagli (come il bracciale che brilla), ricca di sfaccettature curiose; eppure questa storia non mi è entrata dentro, è rimasta piatta ai miei occhi e non mi ha catturata.
Per restare in tema pittura, è stato un po' come vedere un'opera e non provare nulla, passando così siubito ad altro e dimenticandola subito.
Forse non l'ho apprezzata perché non vi sono colpi di scena e non vi è vera azione, però hai fatto un buon lavoro e quindi meriti una verde! Con questa si concludono le recensioni premio che ti spettavano, spero di risentirti presto! Un bacio!
Shin

Recensore Veterano
02/01/15, ore 20:31
Cap. 1:

(Prima recensione alla storia per partecipazione al contest "Romance in Pain-" con classifica seconda.)

Sono sempre molto critica sul tipo di scrittura che si usa nelle storie e lo sai, penso, che questo è un punto che molto spesso odiano di me. Non mi piace la scrittura semplice, ma nemmeno quella complicata. Il troppo stroppia, si dice ed a me non piace il "troppo". Quindi, per me, come ti ripeto, questa scrittura mi sembra molto semplice e come estetica non mi piace particolarmente.
Ma essendo un gusto mio, di certo, non vale niente rispetto al tuo gusto, quindi non è una critica, né una critica costruttiva, è solamente un parere completamente soggettivo che do sempre.

Impressionante, in senso positivo, la scelta dei nomi. Non so se li hai presi da qualche film o da qualche libro, ma se sono di tua completa invenzione sono davvero sorprendenti, belli e originali, affascinanti.
Hai descritto l'Ottocento/Novecento, come ho notato, davvero magnificamente. Dai tuoi termini, si vede limpidamente che hai curato ogni minimo particolare con attenzione e passione, così ci ho visto.
Nonostante non sia una grande amante delle grandi descrizioni ampliate - ma di grandi introspezione -, sei riuscita a farmi interessare di ogni minimo particolare, a partire dagli ambienti e dalle stanze al finire con l'eleganza e la raffinatezza.

Di errori grammaticali non ne ho trovati e la punteggiatura è più che perfetta. Si legge bene, il testo è scorrevole quanto basta, nonostante la terminologia né troppo raffinata, né troppo semplice o banale: normale. 
Ovviamente non è un problema, perchè hai usato frasi coincise e ben significative, enfatizzate al giusto e mai spinte "troppo".

Un bacio,
Love_Somebody