Recensioni per
Veleno di Balzellotto
di GiadaGrangerCullen

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/15, ore 22:44

Valutazione per il contest "Amortentia o Felix Felicis? 
Terza classificata


Titolo 4/5 
Non so cosa sia un Balzellotto, ma il titolo mi fa venire voglia di scoprirlo, quindi bene.

Sinossi in 200 parole 3/5 
Carina, senza dire, in realtà, nulla della storia. Avresti potuto aggiungere qualcosa di più, anziché confidare nella curiosità dei lettori. 

Formattazione 5/10 
Una vera formattazione non c’è, sebbene il testo non si presenti tutto appiccicato; mancano l’allineamento del margine destro (giustificato) e le rientranze per i cambi di paragrafo e per i dialoghi (tasto tab).

Grammatica ed ortografia: 6/10 
Ci sono alcuni errori di ortografia ed alcuni tempi verbali che non seguono la consecutio temporum. Ci sono anche un paio di errori di coordinazione singolare/plurale. Ti direi che mi hanno dato l’idea di errori di distrazione (salvo, forse, i tempi verbali), quindi ti suggerirei di rileggere una volta di più, prima di postare.

Stile/lessico: 5/10 
Ho trovato la scelta degli aggettivi un po’ banale, un po’ superficiale anche la costruzione di alcune frasi, con molte cose lasciate andare un po’ per i fatti propri. 

Originalità: 5/5 
Il Balzellotto è, forse, la tarantola? (o, meglio, la lycosa tarantula della tradizione pugliese, che “morde e rimorde”?)
Ho trovato questo espediente geniale e mi è piaciuto tantissimo: è estremamente adatto a Luna ed è un elemento della nostra tradizione popolare del Sud Italia che mi affascina tantissimo e che, credo, ormai ben poco noto, quindi trovarlo nella tua storia mi ha creato una certa aspettativa, anche se poi non gli hai dato seguito.

Gradimento personale: 3/5 
Ho gradito molto due elementi: il morso del ragno e la storia del coniglio che gioca alle ombre cinesi, ma, nel complesso, la storia mi è sembrata un po’ insipida. Se Draco o Lucius fossero stati in casa, cosa avrebbe inventato Luna? 

Caratterizzazione dei personaggi: 7/10 
Luna è un po’ di più caratterizzata di Narcissa, l’una è spensierata e bizzarra, mentre l’altra è ossessionata dagli spettri del passato e dalle inquietudini per il futuro. Ho apprezzato molto anche che Narcissa pensi a Lucius, sebbene brevemente: è stata una nota di realismo nella storia. 

Attinenza al tema: 10/10
Giusto un padre come Xeno Lovegood potrebbe aiutare la figlia a mescere dell’Amortentia! Hai risolto brillantemente il problema di “come se la procura” e un po’ più banalmente quello del “come la usa”, ma innegabilmente hai risolto entrmbi.
 
Utilizzo pacchetto: 2/3  
Contesto: dopo la II guerra; sì
Rating: arancione no → usi il giallo
Obbligo: Luna gioca alle ombre cinesi sì
totale: 50/73 

“Fra calzini e cappellini di lana – sì, li teneva nello stesso- [...]” → nello stesso... cosa? Manca il “cassetto”.
“[...] ma avrebbe potuto giurare che l'ultima volta che l'aveva guardato era blu.” → mancano due virgole: dopo “che” e prima di “era”; al posto di “era” avresti dovuto usare “fosse”.
“Una pozione che inebriava i sensi. Amortentia.” → al posto del punto fermo avresti dovuto usare i due punti; inoltre non sarebbe stato sbagliato inserire un verbo reggente.
“[...] ragnettobizzarro [...]” → manca lo spazio tra le due parole
“[...], che se ti veniva iniettato ti provocava delle strane ossessioni... e Luna ne era convinta,[...]” → “se ti veniva iniettato” va preceduto e seguito da due virgole, a parte il fatto che la frase è costruita in modo fin troppo colloquiale, ma, trattandosi di Luna, lo trovo adeguato al suo modo di essere. I tre punti di sospensione  dopo “ossessioni” non mi convincono: per rendere il significato ambiguo di “strane ossessioni” avresti potuto scrivere i due termini usando il corsivo.
“Ed era chiaro a tutti – o perlomeno alla famiglia Lovegood – [...]” → iniziare un periodo con una congiunzione consecutiva è generalmente sbagliato (può essere usato in poesia o quando di stanno usando particolari figure retoriche). In questo caso, avresti potuto coordinare le sue frasi con un punto e virgola o cominciare il nuovo periodo con “Era”.
“Così Xeno andò a Notturn Alley e comprò [...] e potè aiutarla nelle fasi più complicate...” → qui sbagli la consecutio temporum: ciò di cui parli si svolge prima della vicenda vera e propria, quindi: “era andato”, “aveva comprato”, “aveva potuto”; inoltre, “poté” vuole l’accento acuto. I tre punti di sospensione, al termine della frase, non hanno, qui, alcun significato.
“[...] non riusciva a togliersi quel pensiero dalla mente. Rivedeva il viso [...]” → al posto del punto fermo, avresti dovuto usare i due punti.
“Era fuori da ogni logica, ma lei amava quella donna, ma il suo era un amore strano, quasi strettamente ossessivo.” → il secondo “ma” stona dopo la frase precedente; una costruzione “, ma lei amava quella donna; il suo, però, era...” sarebbe molto più fluida; più che “strettamente”, direi “prettamente”.
“Perché mai una ragazza come Luna doveva amare una donna matura come Narcissa Malfoy?” → non “doveva”, ma “avrebbe dovuto”.
“Ma non c'era motivo per cui [...]” → come per la congiunzione “e”, non si dovrebbe iniziare una frase con “ma”.
“Per fortuna la sua mente fantasiosa [...]” → dopo “fortuna” serve una virgola.
 “Al Malfoy Manor regnava il più assoluto dei silenzi quel pomeriggio:” → Al maniero/castello/palazzo e anche Manor, ma “A” Malfoy Manor; dopo “silenzi” serve una virgola.
“[...] perché sapevano tutti che la padrona era di pessimo umore. Era passato esattamente un anno […]” → al posto del punto fermo, avresti dovuto usare i due punti.
“[...], ma dopo tutto quel tempo non riusciva ancora […]” → “dopo tutto quel tempo” dovrebbe stare tra due virgole.
“[...] verso il miglioramento o il peggioramento.” → qui, avresti dovuto andare a capo.
“Durante la battaglia di Hogwarts aveva perso l'unica sorella [...]” → dopo “Hogwarts” serve una virgola.
“i rapporti con Andromeda erano ancora rotti e [...]” → è vero che si dice “rompere un rapporto”, ma i rapporti rotti è abbastanza brutto da sentire, meglio “critici” o “inesistenti”.
“[...] era anche caduto il Signore Oscuro, che da mesi opprimeva la sua famiglia [...]” → la virgola dopo “Oscuro” non ci va, invece “da mesi” vorrebbe una virgola prima ed una dopo.
“[...] era a filo, [...]” → meglio “in bilico” o qualcosa del genere. A filo è gergale o tecnico, mi sembra nell’edilizia.
“[...] il ricordo del 2 Maggio scorso era [...]” → stai narrando al passato, non al presente, quindi non “scorso”, ma “precedente”.
“[...] urlare contro chiunque le capitasse a tiro era il modo alternativo che utilizzava per [...]” → “alternativo” nel senso di “non convenzionale” o nel senso di “diverso dal solito”? In ogni caso non è un aggettivo che userei in questo caso. A ben guardare, non serve nemmeno un aggettivo.
“[...] aveva richiuso la porta alle sue spalle.” → non “sue”, ma “proprie”.
“Luna non potè fare a meno di pensare che questa era la dimostrazione della capacità di gestione domestica della signora Malfoy, anche se quel pensiero normalmente l'avrebbe disturbata.” → “poté” vuole l’accento acuto (come prima); al posto di “questa era” avresti dovuto usare “quella fosse”; “normalmente” va tra due virgole.
“Si dondolava sui piedi come fanno i bambini, mettendosi in equilibrio sui talloni per poi alzarsi sulle punte, e viceversa.” → la virgola prima di “e viceversa” non ci va.
“Volevo parlare con suo figlio Draco” Era difficile mentire [...]” → nessun punto dentro o fuori dalle virgolette del dialogo, quindi perché la lettera maiuscola?*
“[...] un po' stralunato [...]” → più che “stralunato”, direi “trasognato”.
“Non penso poi, che tu abbia così tanta voglia di stare qui dentro dopo quello che è accaduto lo scorso anno.” le disse sprezzante.” → dopo “penso” serve una virgola; chiudi il dialogo con un punto e poi cominci con la minuscola*
“Non voleva restare in compagnia della figlia di Xenophilius, le ricordava troppo il padre bizzarro che per anni aveva disprezzato [...]” → al posto della virgola, dopo “Xenophilius” avresti dovuto usare i due punti; “per anni” va tra due virgole.
“[...], fece dietrofront e senza una parola aprì il portone [...]” → “senza una parola” va tra due virgole.
“mangierò” → “mangerò”, senza “i”.
“Narcissa non sapeva se fu per la noia o [...]” → non “fu”, ma “fosse stato”.
“[...], che per un motivo che non sapeva riconoscere sembravano avere il profumo del dopobarba di Lucius.” → più che “riconoscere” direi che un motivo si “capisce”. 
“Luna aveva le braccia alzate e con le mani creava forme, la cui ombra proiettata sulla parete dalla luce, sembravano gli animali più bizzari.” → “forme” (plurale) “la cui ombra” (singolare) “sembravano” (plurale)... meglio “le cui ombre”; a “bizzari” manca una “r”.
“In quel momento, però, nessuna delle due si soffermò a pensare a quel che stavano facendo, alle conseguenze o a qualsiasi cosa non fosse l'altra e il piacevole momento che stavano passando in compagnia.” → ripeti “momento” a breve distanza e poi “qualsiasi cosa non fosse l’altra e il piacevole momento”: più che “e” direi “o”, altrimenti dovresti usare “fossero” e non “fosse”.
“Ma non le sembrava [...]” → come prima.

“Almeno che” → “A meno che”
“[...] posò un casto bacio sulle labbra di Luna, che pronta non la lasciò indietreggiare, fece in modo che quel bacio diventasse passionale, infilando la lingua nella sua bocca. Non trovò resistenza e poco dopo le donne si stringevano in abbracci bramosi, [...]” → “pronta” va tra due virgole; la virgola dopo “indietreggiare” avrebbe maggiore rilevanza se fosse un punto e virgola; “poco dopo” va tra due virgole.
“[...] non le importava che fosse una ragazzina, lei la amava.” → più che una virgola, userei i due punti.
“ricosse.” → “riscosse”, manca una “s”.
“Nessuna delle due avrebbe detto che il giorno dopo si sarebbero sentite di nuovo se stesse, ma svuotate.” → “Il giorno dopo” va tra due virgole.
“Ma Luna ebbe il coraggio di [...]” → come prima.


* Solitamente il punto fermo è all’esterno, ma può essere anche all’interno, in ogni caso, in assenza di punto fermo, la prima lettera dopo il dialogo è minuscola.
 

Recensore Master
04/01/15, ore 23:58

Ciao! Ehm allora... scrivi molto bene e lo stile è fluido e ben comprensibile. Strutturi bene la storia, ma... Non riesco proprio ad immaginarmi Luna e Cissy assieme. Certamente colpa mia, non tua! Solo, se posso darti un consiglio, avrei voluto sapere meglio, più dettagliatamente come si è evoluto il sentimento di Luna.
Per il resto, nessun errore!
Juliet

Recensore Master
04/01/15, ore 21:59

Una tua nuova storiaaaaa! *esulta*
Ametto che MAI e pi mai mi sarei aspettata da te una femslash, ma c'è sempre una prima volta, non ti pare?
Bizzarra scelta della coppia: Luna e Narcissa. Quando ho letto i nomi ho spalancato bocca e occhi dalla sorpresa!
Ovviamente è scritta molto molto bene, riuscivo a immaginarmi perfettamente le due protagoniste descritte nella storia. Anche la descrizione dei sentimenti di Narcissa sembrano così realistici che per un attimo mi si è stretto il cuore.
Infine mi hai citato la data della battaglia ed ecco che sono costretta a trattenere le lacrime: lo fai apposta?
Ti faccio nuovamente i complimenti e spero di leggere molto presto qualche nuova storia.
A presto