Appena le lacrime mi permetteranno di scrivere correttamente sarà già troppo tardi, quindi devo decisamente iniziare.
Allora.
Grazie, grazie per avermi dedicato questa assoluta meraviglia.
Dico sul serio, non credevo sul serio che avresti scritto una dedica.
Non voglio sembrare di parte, ma credo sia la più bella che tu abbia mai scritto.
Stai prendendo la mano con l'angst, che io adoro, e ringrazio Dio di averti obbligato a scrivere questa meraviglia.
Sí, sto dicendo meraviglia ventimila volte, ma, diavolo, lo penso davvero.
""Diamine, é tutta colpa mia. Sono io che ti ho trascinato in questa merda dei Beatles. Se fossimo rimasti a provare a casa tua, se non mi fossi messo in testa questa cazzata del diventare famosi, Paul, tu saresti ancora qua. Perdonami" mormorò, più a se stesso che a qualcun altro."
Ecco, questa é decisamente una cosa che John direbbe. Lo ripeteva sempre "Se non ci fossi stato io Paul sarebbe diventato qualcuno. Gli ho rovinato la vita".
Suvvia Johnny, non ci credi neanche tu, e credo che Paul fosse maledettamente felice di farsi rovinare la vita da te.
Chi non lo sarebbe?
Ora ti indico l'esatto punto in cui il mio cuore si è spezzato:
"Vorrà dire che ci caleremo nei panni di Piramo e Tisbe, ancora una volta. Ci sussurreremo attraverso le fessure che troveremo."
Ci. Sussurreremo. Attraverso. Le. Fessure. Che. Troveremo.
Ah Dio, quanto è meravigliosa e perfetta questa frase.
Non è facile affrontare una storia su una tematica del genere, anche perché siamo abituati a vedere Paul soffrire per la perdita di John (a me per prima piace infinitamente far star male il povero McCartney) e non il contrario.
John aveva un rapporto complicato per il dolore.
Rideva e piangeva della morte, a suo dire.
Poteva sembrare molto freddo davanti alle disgrazie, ma appena era da solo, crollava.
È un lato di lui che hai rappresentato molto bene, con l'ironia iniziale che è davvero IC.
E la scena di John che accarezza la terra sotto cui è seppellito Paul, oh.
Quel piccolo inciso che hai aggiunto riguardo al fatto che non avrebbe mai avuto una degna sepoltura mi ha colpito molto.
Specialmente in "It's too cold outside ecc ecc" ho spiegato cosa penso delle tombe.
Credo siano fatte per i vivi, e non per i morti.
In qualche modo, sapere che il nostro caro è lì al sicuro ci da una certa sicurezza.
Sicurezza che a John, ovviamente, manca, e rende tutto un po' più straziante (come se non bastasse).
Hai usato molto bene anche le stelle, che sono inizialmente spettatrici di quella scena ma in seguito diventano "ambasciatrici" dell'amore di Paul.
Oh, Paul, piccolo mio.
Ecco, credo di aver detto più o meno tutto.
Ti abbraccio, se non ancora con le braccia, almeno con le parole.
Se chiudi gli occhi sono lì con te.
Ti voglio bene,
grazie.
PS: Sono di nuovo le tre del mattino e io sono qui a recensire.
E non ho neanche toccato libro, maledetta me, e domani mi tocca studiare e recuperare tutto.
Colpa tua.
Sentiti in colpa. (Recensione modificata il 05/01/2015 - 03:08 am)
PPS: Il tuo è stato il regalo più bello che abbia ricevuto. (Recensione modificata il 05/01/2015 - 03:10 am) |