Recensioni per
Quello che è stato
di Ruta
Ovviamente, STUPENDA! |
Questa shot mi sembra una di quelle scene di quei film strappalacrime, dove i protagonisti consci del loro amore, cercano disperatamente un motivo per rinunciare alla terza persona coinvolta...Ti ritrovi a dire "dai, diglielo!" oppure "fermala!", e ancora "no, no!" e poi "ma perchè???", con la lacrimuccia che scende dall'occhio e la voce sul disperato andante! |
La tua storia è un pezzo non semplice e facile da leggere proprio perchè, secondo me, non si vuole lasciarla scorrere via, come altre FF, solo per il gusto di aver letto qualcosa di piacevole su Sherlock. Infatti è un'analisi lucida e scomoda sui sentimenti del consulting: che Molly sia e sia stata disperatamente innamorata di lui questo non è difficile da dedurre, ma comprendere le profondità labirintiche di un uomo come Holmes è senza dubbio un'impresa impossibile. Tu sei riuscita, per il tempo del tuo racconto, a farci affacciare un attimo alla stanza riservata alla Hooper del Palace di Sh e vi abbiamo potuto vedere che lui non è certo indifferente alla tenera cocciutaggine della patologa ma ci sono delle resistenze. Le motivazioni sono intuibili, forse, come ad esempio la figura ingombrante di Watson, l'incapacità del detective di decifrare un moto del cuore, cosa per lui da ignorare, la certezza che Molly ci sarebbe sempre stata. E invece, lei, quasi sacrificandosi in un legame (con Tom) che certamente non la renderà felice, lascia libero Sh da tutti i dubbi inespressi nei suoi confronti. Riporto solo alcune delle tante frasi che mi sono piaciute in particolare: "...Sherlock chiuse il libro e il rumore rimbombò nella stanza vuota come uno sparo..Gli occhi di lei danzarono sul suo viso, assumendo una sfumatura preoccupata.. un sorriso che non le raggiunse gli occhi...". In effetti l'angst c'è, ma mi è piaciuto molto il modo, sicuramente IC, con cui tu ce l'hai trasmesso, con la malinconica certezza che Sh è unico nella sua originale umanità. |