Che dire, nel dolore si deve trovare la forza per andare avanti, e per quelli come noi la scrittura è la spinta più giusta. È il modo perfetto per esorcizzare il dolore.
E permettimi di dire che sei riuscita a scrivere una bellissima storia, e rileggerla con più lucidità, senza la curiosità della prima volta, è stato anche molto emozionante, davvero, mi ha messo tristezza in corpo, ma un tristezza che è dolce. Come ti ho detto, è amara sì, molto, perché l’argomento ovviamente è tosto. E credo che nessuno l’abbia mai affrontato, perché il suicidio è sempre stato visto come un tabù.
Tra l’altro, credo sia perfetto che sia stato proprio John a tirare fuori l’argomento, dopotutto era uno dei suoi pensieri quello della morte. E poi la domanda gli si ritorce contro e Paul non crede alle sue balle. Sono d’accordo, non so perché, ma boh, John forse avrebbe potuto farlo. Non lo so. :/
Poi la fine è la dolcezza e anche se non cancella la tristezza, la alleggerisce. Mi piace davvero tanto Paul che firma il braccio di John e lo lega a sé con una promessa. *^* E’ come se con questa scena più dolce volessi rassicurare noi che stiamo leggendo, ma soprattutto te stessa, che è più importante.
Perciò complimenti, davvero brava come sempre, se non di più, perché lo noto, come stai acquistando sicurezza nello stile. Quella tua personale… beh, dobbiamo lavorarci, ma inconsciamente lo sai già.
A presto, mia cara, e sai che quando vuoi, puoi parlare con me di tutto. :3
Chiara |