Recensioni per
Il marionettista della camera 613
di A i l a

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/15, ore 19:12
Cap. 1:

Ciao, Aila! Pian piano sto "eliminando" storie dalla casella "da recensire" - per poi inserirle nelle varie categorie di preferenza :) Finalmente giungo anche qui!
Il titolo della fiction mi aveva incuriosita tanto e penso che racchiuda già solo quello l'essenza del protagonista; nella mia mente, infatti, si è subito materializzato un ragazzo solitario, che osserva il mondo dal piano di un edificio, distaccato dal resto del mondo, con la sola compagnia delle sue marionette.
Ed è stato così, sennonché tu hai aggiunto naturalmente molto più spessore a quella che era solo un'idea. La descrizione del modo in cui Sasori rimane affascinato dall'infanzia spensierata che "riempie" il vuoto che c'è oltre la sua finestra, il suo piccolo mondo, è stata meravigliosa. La sensazione di pace della sera è giunta anche qui da me attraverso le tue parole e la figura del protagonista.
Complimenti per quest'idea delicata! Scrivi veramente benissimo (ma questa non è una novità) ;)
A presto, un bacio! ♥

Ophelia

Nuovo recensore
19/01/15, ore 21:22
Cap. 1:

Ciao Aila! <3
Mi spiace molto, questa sarà una recensione-flash.
Per lasciare un commento a questo testo, ho bisogno di tempo, ma, purtroppo, ora come ora di tempo non ne ho.
Un piccolo parere è sempre meglio di niente, no? ;)
Oh, Sasori. Ho sempre avuto un debole per lui.
L'alone di mistero che lo circonda, mi intriga assai.
Hai dato vita ad una ragnatela di pensieri, proprio nel suo stile!
Le riflessioni così delicate quanto profonde, ma con un retrogusto d'amarezza. Quasi acerbo.
Secondo me, non sfiori l'OOC con questa fic.
Benfatto, davvero benfatto!
Continua così, carissima! <3
Spero di lasciarti una recensione migliore, la prossima volta... aggiorna presto!
Kiss kiss
Cayley

Recensore Master
17/01/15, ore 12:38
Cap. 1:

Ciao Aila,
incredibile ma vero sono finalmente riuscita a passare :)
Quando avevo letto il link su facebook mi sono subito elettrizzata e non vedevo l'ora di poter leggere questo tuo nuovo lavoro principalmente per due motivi: il primo è che la scrittrice sei tu e il secondo riguarda il protagonista, io amo alla follia Sasori e cerco sempre nuove prospettive o punti di vista che mi facciamo cogliere i mille volti di questo incredibile personaggio.
Non ho neanche letto la prima riga che mi ritrovo a riflettere con la quinta parola da te scritta. Bella.
La definizione di bello in ambito artistico viene spesso ammonita perché può essere tutto e niente nello stesso contesto, rappresenta un'idea come rappresenta il vuoto, ma personalmente credo che chi davvero più che comprendere vive l'arte possa permettersi di usare la parola bello. Viene sfruttata nel linguaggio di tutti i giorni come se non esistessero sinonimi per descrivere positivamente ciò che ci circonda. Io sono di questa corrente di pensiero, poi naturalmente ognuno la vede come vuole nei limiti delle sue capacità, però sono certa della pericolosità di questo termine. Un uso errato e tutto quell'universo emozionale diventa una calma piatta e insipida.
Per me è stato un inizio con il botto se così posso dire, una frase diretta e semplice in grado di evocare sia ricordi personali sia di introdurre il lettore nella storia senza chiedergli alcuno sforzo. Mi piace molto la naturalezza della narrazione, sei stata molto brava.
L'infanzia di Sasori credo colpisca non solo perché è un punto saliente del personaggio e l'aspetto che Kishimoto ha messo più in evidenza, credo possa essere il punto di arrivo di Sasori proprio perché da lì lui è maturato più che dal punto di vista fisico o caratteriale, è maturato e ha preso la sua strada dal punto di vista psicologico. Un bambino che si rompe e cerca di riparsi da solo come i burattini che ama tanto, al punto da desiderare di diventare uno di loro per potersi guarire all'infinito, nella vana speranza di potersi curare definitivamente un giorno.
Non trovi sia triste vedere quanto fiato sprecato dietro a una figura apparentemente malvagia?
Nonostante i trentacinque anni, alla fine lui non è rimasto il quindicenne ferito che ha compiuto atti atroci in preda a un folle dolore?
Sì, è un carnefice e i peccati compiuti devono pagarli tutti, in un modo o nell'altro. Tuttavia penso trafigga di più la coscienza che la psicostasia, si è capaci di azzardare un percorso dopo la vita, indipendentemente dal fatto che si possa credere o non credere, ma riuscire a decodificare ciò che le nostre colpe ci porteranno a fare è impossibile e per questo più opprimente.
Quando ha parlato della natura morta mi hai fatto pensare al grandissimo Caravaggio, lo considero uno dei pittori più talentuosi che siano mai esistiti e per me in particolare è uno di quelli che ammiro di più. I suoi contrasti sono frutti di una mano divina e  ripensando a La morte della Vergine non posso che rivedere il nostro marionettista dietro a quei drappi rossi come il sangue, il chiaro e lo scuro della sua anima e un corpo che potrebbe essere quello che lui ha spontaneamente sacrificato o quello nuovo, morto e incompleto, oppure perfino l'emblema del suo operato da assassino. Sì, è un assassino e il non volerlo essere non cambierà le cose.
Il tormento degli artisti è affascnante e per molti incomprensibile a pieno, ci si ferma all'apparenza o alle etichette e non si scava nel torace della persona, del genio ma si chiama pazzo perché la sua unicità spaventa, i suoi errori spaventano quando i nostri possono essere mille volte peggiori a partire dalla superficialità con cui guardiamo quell'artista camminare per strada.
Sei stata favolosa, mi hai portata di nuovo tra le braccia del marionettista come non accadeva da molto tempo. Sono pochissime le persone che lo sanno valorizzare come merita, tu sei tra queste.
Complimenti! :D
Un bacione,
nackt

Recensore Veterano
14/01/15, ore 11:51
Cap. 1:

Ciao!
Ti sto recensendo in classe, perché sennò non ne avrei il tempo xD
Avevo già letto questo capitolo ieri sera e, sinceramente, non trovo per nulla OOC il nostro caro marionettista xD riflessivo e di poche parole, yup u.u
Questa storia m'ispira e spero di poter continuare a recensirti xD
In più la scena dove si sofferma a guardare il paesaggio del parco è magnifica *-*
Ora vado che se mi scoprono mi ritirano il cellulare!

Nuovo recensore
13/01/15, ore 23:41
Cap. 1:

SIS! Ehy! :) Hai visto a che ora mi hanno lasciato libero il pc? ^^" Bah...
Comunque, passando al capitolo :D come ti avevo già detto, adoro come scrivi e adoro Sasori.
Tu mi unisci i due elementi, perciò... ù.ù LA ADORO <3
E poi la malinconia di lui che è assassino ma al contempo non vuole esserlo, il parco, lui che guarda i bambini giocare, il tramonto... Gha! <3
Sì, sto fangirlando ù.ù sappi che voglio sapere come va avanti (anche se un pezzettino l'ho già letto, lol ;))
Sinceramente, mi sto un po' vergognando di questa recensione che non sembra tale, è cortissima e sconnessa... vabbè, passamela per favore, è quasi mezzanotte e sono un pochino stanca.
Che dire ancora?
Errori di grammatica non ce n'erano (se c'erano non li ho notati, pardon! ^^); per quanto riguarda l'OOC... per me non c'è ;) Sasori per me è una figura molto malinconica (oltre che un figo, ma questi sono dettagli ù.ù), per cui mi piace molto come l'hai trattato! :D
Concludo qui questa recensione sconclusionata, prima di scrivere delle bestialità, e mi dileguo <3
bacissimi sis :*
Brave<3
p.s. (niente, sentivo la mancanza dei miei p.s. XD)

Recensore Veterano
13/01/15, ore 22:38
Cap. 1:

Buonasera e piacere, io sono Ayumu ^^
Ero casualmente online su facebook quando hai pubblicato il link a questa storia e, inutile dirlo, mi ci sono catapultata; vuoi per il titolo - intrigante, e molto! -, vuoi per il protagonista, vuoi perché mi hai beccato proprio nel mood giusto per questo tipo di lettura.
Quest'introduzione mi ha stregato, lo riconosco. 
Hai dipinto un'atmosfera suggestiva, in cui sei riuscita a calare il nostro marionettista alla perfezione. Le riflessioni - agrodolci, mi verrebbe da dire - sull'arte e la vita le ho trovate incredibilmente calzanti e confacenti al personaggio in questione.
In particolare, ho adorato la similitudine tra natura morta e anime morte e questo passaggio mi ha davvero colpito:

Non amava dipingere nature morte, non amava sentirsi un assassino.

E allora, in che misura sono vive le tue opere, marionettista? Sei davvero capace di infondere vita, tu che da sempre percorri un sentiero profanato dalla morte? Non sei forse tu a costruire anime di legno, pur di non restare da solo?
L'idea che potrai rispondere a queste, e molte altre, domande è un motivo in più per seguire questa storia, assolutamente!
Ho riscontrato solo un piccolo errorino che provvedo a segnalarti:

All'orizzonte si riscontravano tonalità calde, solitamente sull'arancione, mentre alzando lo sguardo al cielo, si ammira un azzurro intenso.

Il verbo che ho evidenziato andrebbe all'imperfetto, tutto qui ^^
Bene, detto ciò mi dileguo, spero di trovare presto un aggiornamento :)
Un abbraccio,

Ayumu