Ciao Kourin! :-D
Che piacevole sorpresa ritrovarti qui! E sei tornata con un' altra tua bellissima fanfic, in cui ho potuto apprezzare ancora una volta la delicatezza con cui sai raccontare (o meglio, "pennellare", proprio come un artista) i sentimenti dei tuoi personaggi, ma senza per questo stemperare la loro intensità. Non so, ma c'è una bellissima sfumatura che avvolge questo racconto, quasi come la nuvola di vapore che placa un po' gli animi e i cuori agitati dei tuoi protagonisti ma che, una volta dissoltasi, mette a nudo con forza tutto ciò a cui non si può più sfuggire. Aver letto questa fanfic mi ricorda anche perché alla fine amo tanto Taro Misaki, pur essendo una "Meiwa inside" nel cuore e nell'anima^^. Credo davvero che tu abbia colto in pieno l'essenza del personaggio e l'essenza di un legame (con Mastuyama), che verrà poi repentinamente adombrato da quello, anche un po' tormentato, con Tsubasa.
Mi ha colpito molto il tuo raccontare in poche parole l'infanzia e la fanciullezza di Taro... è vero, tutto durava il tempo e i colori di una tela e terminava con il nero della firma finale di Ichiro. C'è qualcosa di malinconicamente poetico in questa descrizione, è molto bella e vera, complimenti! L'infanzia di Taro, talvolta mi ha riportato alla mente certi ricordi e sensazioni... ad esempio, quando si andava in vacanza in un posto nuovo e i giorni più belli e divertenti erano sempre gli ultimi, proprio quando le amicizie finalmente si consolidavano e poi arrivava il giorno della partenza... e ritrovarsi non era una certezza. Misaki e Matsuyama si sono ritrovati non poi così tardi, e più volte nel corso degli anni; ma solo adesso, nel periodo in cui ambienti la tua shot, pare avvenire il vero "ritrovarsi" tra i due, soprattutto da parte di Taro, che sente quasi di appartenere più alla selvaggia natura di Hokkaido, che rivede in Hikaru, che a quel monte Fuji sempre desiderato e sognato.
Bella poi la (eterna) riflessione tra sogno ed illusione e come la semplice, ma profonda, saggezza di Matsuyama riesce a definirla, contrapponendosi all'animo più inquieto e tormentato di Misaki (ebbene sì, appartengo a quella "scuola di pensiero" che lo vede così^^). E sembra quasi che sia la persona di Tsubasa invece, ormai così lontana in tutti i sensi, a mettere adesso in luce quello che hanno in comune; la stessa persona che, in un certo senso, si frapponeva tra loro.
Tu sai quanto mi piace capire e analizzare quei legami che nascono lontano nel tempo, che crescono, si evolvono ed a volte si rivelano in una luce nuova, o si riscoprono. Anche per questo mi è piaciuta tanto questa tua visione di Misaki e Matsuyama. E' riuscita persino a farmi venire in mente quella nota citazione di Nietzsche su ciò che è "la più nobile bellezza"!
E' stato un vero piacere leggerti, spero di poterlo rifare presto! Complimenti, una bellissima fanfic, per scelta dei personaggi e ambientazione (bellissima, che rimanda anche ad una certa puntata della serie J ^_^ ).
Un abbraccio! (Recensione modificata il 24/01/2015 - 09:55 pm) |