Dal 2009 a oggi ho letto e riletto e riletto questa storia almeno mille volte, e ogni singola volta arrivavo alla fine e mi dicevo "Ma no, dai, almeno oggi una recensione la devo lasciare per forza. Per forza!" ... e poi chiudevo la pagina, e la fanfiction rimaneva nell'elenco. Adesso, però, voglio fare le cose per bene. Oggi mi sento molto La Ragazza Che Può Farcela A Commentare.
Ho sempre serbato un buonissimo ricordo della particolarità principale di questo brano, ovvero quell'uso davvero ben gestito dei nomi. Riescono a fare una gran cosa: non solo descrivono i personaggi nell'immediato, ma li definiscono nel lungo termine. Di Naoto conosciamo poco, ma Kaname è reso alla perfezione ed è lui al cento per cento.
Mi piace molto come hai descritto l'intera scena, perché tutti i singoli particolari che ci troviamo dentro - l'autoradio accesa sul folk britannico, il binocolo a buon mercato, i palazzi che ancora puzzano di nuovo - descrivono in poche parole l'atmosfera degli ambienti britanni e quella della guerriglia urbana disorganizzata, e sono così forti e insoliti che rimangono davvero impressi in chi legge.
La vera forza di questa storia è che dentro ci sono due personaggi tutto sommato normali, in una situazione che ahimé sta diventando sempre più normale, eppure l'intera scena acquista una particolarità che la distingue da ogni altra alternativa possibile. Temo di essere stata decisamente sconclusionata, ma ci tenevo a farti sapere che questa storia - così come tante altre tra quelle che hai scritto - mi ha accompagnata per un bel po' di tempo e mi ha fatta pensare e pensare e ripensare, e non mi capita poi così spesso quando si tratta di fanfiction.
Grazie davvero per averla scritta. :) |
