Ciao Slendy!
Noi due ci conosciamo già, eh eh. Che bella sorpresa incontrarti qui sopra! Non appena ho visto che hai inserito la mia storia tra le preferite, ho sbirciato nel tuo account. Et voilà! Una piacevole sorpresa.
Ma bando alle ciance: il prologo è qualcosa di oscuro, inquietante. Mentre leggevo avevo la pelle d'oca. Sono rimasta un po' interdetta sulla fine, poiché pensavo "ma è un sogno? Un viaggio astrale? O semplicemente un delirio?" Ho preferito stare un po' sulle mie e cercar di scoprire qualcosa di più con l'avanzare dei capitoli. E' tutto così misterico ed ombroso, hai reso perfettamente l'angoscia della protagonista, la sua incredulità ad inizio prologo che lascia immediatamente spazio, sulla fine, ad una dolorosa accettazione personale.
Tutto scorre perfettamente, usi vocaboli raffinati, ma ti dirò: i periodi alle volte sono troppo, ma troppo lunghi. Anche io ho questo problema, e cerco di risolverlo leggendo ad alta voce (aiuta parecchio credimi, sopratutto nell'inserire la punteggiatura!)
C'è qualche svista, ma errorini di poco conto:
- d'innanzi, sarebbe più corretto scrivere "dinanzi" o "dinnanzi".
- "Perciò ricordatevi che anche la morte fa parte della vita stessa e ne è un'alternativa nettamente palbabile se non un'unica strada, ma non per tutti." , cosa intendi per "palpabile"? Concreta forse?
Questo è un tuo pensiero personale e nella narrativa in terza persona stona un pochettino. Poiché c'era un ritmo incalzante, la frase ha staccato di netto il tutto. Sarebbe stato più opportuno riportarlo sotto forma di pensiero della protagonista, avrebbe dato più angoscia nel contesto. Distrae per un momento il lettore, poi c'è il ritorno all'incubo vero e proprio, questo è abbastanza traumatizzante.
Scusa se sono mi sono dilungata, ma avevo in mente di recensire questa storia fin dal primo giorno in cui l'hai pubblicata, ma sono stata impegnatissima!
Continua così, io passo al primo capitolo.
Sei un tesoro, la tua storia mi ha colpito.
A presto,
Zolfo |
