Diciottesima classificata al S.Valentine flash contest: I want to swim with you di LydiaM
Correzioni
1. […]incontrare quella dell’altro, e le loro […] --> Io eliminerei questa virgola perché, considerando soprattutto che ce n’è un’altra poco dopo, rallenta eccessivamente la lettura senza nulla aggiungere al ritmo o alla comprensione.
2. E’ questo il mio sogno. --> Il verbo essere vuole l’accento, non l’apostrofo --> È, non E’. Se non sai come ottenere la È nel programma di scrittura che usi di solito, sappi che è sufficiente usare la combinazione di tasti Alt + 212 (premi Alt e poi, sempre tenendolo premuto, digita in rapida sequenza 2-1-2, poi rilascia Alt).
3. Haruka sgranò gli occhi sorpreso da quelle parole, e la […] --> Messa così la frase, “sorpreso” non è l’aggettivo di “Haruka”, ma il predicato del complemento di causa efficiente “da quelle parole”, dunque ci vuole una qualche congiunzione tra le due frasi (meglio di tutti una virgola) --> Haruka sgranò gli occhi, sorpreso da quelle parole, e la […]
Se invece intendevi “sorpreso” come aggettivo, allora basta cambiare il “da quelle parole” in “a quelle parole” (ma anche in questo caso ci sta bene una virgola, sia pur in un’altra posizione) --> Haruka sgranò gli occhi sorpreso, a quelle parole, e la […].
4. […] riecheggiò come un eco […] --> eco, al singolare, è femminile (un’eco).
5. […] riecheggiò come un’eco […] --> quest’espressione, benché non scorretta, sarebbe da evitare poiché è decisamente ridondante e ripetitiva (nel verbo “riecheggiare” è già incluso il termine “eco”; per farti un altro esempio, sarebbe come dire “risciacquò con l’acqua”).
6. "Il mio obbiettivo è sempre […] --> Non è tecnicamente sbagliato, ma è più corretta la forma con una sola B, ovvero “obiettivo”.
7. […] voglio nuotare insieme a te, Haru --> manca il segno di punteggiatura forte a fine frase.
8. Prima che Rin riuscisse a terminare il suo discorso, Haruka […] --> vedi punto 1.
9. […] Haruka portò d’istinto le proprie mani al viso dell’altro, ed avvicinandolo al proprio posò con un’irruenza che non gli era affatto propriale labbra sulle sue. --> Tre ripetizioni nello stesso periodo rallentano non poco la lettura.
10. Rin portò le braccia a sorreggergli la vita […] --> Dal dizionario Treccani si ha questa definizione di “sorreggere”: Reggere dal di sotto, sostenere/(figurativo) Essere d’aiuto o di conforto nelle difficoltà, nel dolore.
Dato che invece tu stai parlando di un abbraccio, il termine adatto è “circondare” o “cingere” --> Rin portò le braccia a circondargli/cingergli la vita […]
11. […] e lo tenne premuto ancora un po’ contro il proprio corpo […] --> Grammaticalmente corretto, ma dal suono piuttosto sgradevole (sembra quasi uno scioglilingua); inoltre, hai usato molto spesso il termine “proprio” nella tua storia, quindi, in questo caso, potresti sostituire “contro il proprio corpo” con un semplice “contro di sé” (che alleggerirebbe la lettura).
12. L’hai sempre potuto fare --> vedi punto 7.
13. "Che cosa?" gli rispose Rin […] --> In questo caso “rispondere” non è il verbo adatto: quella di Rin è tuttalpiù una replica, non una risposta. Oppure, visto che si tratta di una domanda, puoi usare “chiedere” o “domandare”.
14. […] alzando lo sguardo per incontrare […] del ragazzo di fronte a lui […] --> Dato che è Haruka ad “alzare lo sguardo” e che Rin è di fronte a lui, il termine corretto in questo caso è il pronome riflessivo sé --> […] alzando lo sguardo per incontrare […] del ragazzo di fronte a sé […]
15. Potrai sempre nuotare con me, Rin --> vedi punto 7.
16. E’ stata la più bella dichiarazione […] --> vedi punto 2.
Griglia di valutazione
Aderenza al tema: 5/5
Romanticismo e fluff a palate… decisamente il tema l’hai rispettato alla grande!
Utilizzo della citazione: 10/10
Perfetto: hai inserito la citazione integralmente e senza quasi nessuna modifica (tra l’altro per un momento avevo pure letto Haku anziché Haru xD) quindi niente da eccepire.
Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10
Sono loro, senza ombra di dubbio.
Rin abbiamo visto bene, dopo la scena in cui crolla e ammette di voler nuotare di nuovo con i suoi amici, quanto in realtà è sensibile, e quindi non trovo affatto strano che – una volta sbloccato dalle sue mille, inutili, paturnie mentali – riesca ad essere così dolce col suo ragazzo. Ho apprezzato particolarmente che tu abbia ripreso la tematica del “nuotare insieme” nella tua storia, perché è evidentemente qualcosa che a Rin sta veramente a cuore, e tu l’hai reso molto bene.
E Haruka… bhé, onestamente hai scelto davvero le parole perfette da fargli dire: poche, semplici ed estremamente significative per chi, come Rin, sa leggere tra le righe.
Non ti ho dato il punteggio pieno solo per quel “rossore che gli imporporava le guance” finale: non ce lo vedo proprio Haru a imbarazzarsi per una cosa del genere, molto più realistico sarebbe stato un broncio o uno sguardo perplesso.
Ma è davvero un’inezia, per il resto li hai resi benissimo, sia nella loro personalità che nell’interazione che hanno l’uno con l’altro.
Introspezione: 5/10
Nella tua storia ti sei soffermata a descrivere le azioni dei personaggi (spesso in maniera davvero minuziosa), piuttosto che i loro pensieri, lasciando esprimere quest’ultimi quasi esclusivamente attraverso i vari discorsi diretti.
Non che il discorso diretto sia un male, beninteso, ma avrei preferito che ti fossi soffermata maggiormente sulle riflessioni personali dei due (soprattutto di Rin, visto che hai adottato il suo POV).
Mi sono però davvero piaciuti due punti, e cioè “un sorriso che avrebbe potuto illuminare il suo intero universo in pochi istanti” e “come se quel piccolo, innocente e semplice contatto servisse loro a ricordare chi erano veramente: parte l’uno dell’altro”. È prevalentemente per queste due frasi che ho deciso di non calcare troppo la mano, lasciandoti con un punteggio “di mezzo”.
Stile: 6,5/10
Il frequente utilizzo del termine “proprio” (in particolare quanto segnalato nei punti 9 e 11), l’uso – a mio parere – eccessivo delle virgole (punti 1 e 8) e le inesattezze dei punti 3, 5, 10 e 13 hanno rallentato una lettura altrimenti piuttosto scorrevole, e questo ti ha penalizzato.
Inoltre, ma questo è solo un parere personale, a tratti ho sentito il narratore distante da ciò che stava succedendo nella storia. È solo una sensazione (data prevalentemente dalla poca introspezione e anche – in maniera decisamente minore – dall’utilizzo del termine “altro” per riferirsi a uno dei due), ma mi ha impedito di lasciarmi coinvolgere totalmente dalla storia (che invece è molto dolce e romantica).
Nel complesso, tuttavia, hai uno stile lineare e pulito, con una sintassi semplice e facilmente comprensibile che porta ad una lettura generalmente scorrevole e piacevole.
Grammatica e sintassi: 3,5/5
Come ho accennato nell’introduzione alle correzioni, non ho considerato errore l’utilizzo di E’ al posto di È (punti 2 e 16), mentre il punto 4 è un errore piuttosto grave, come pure la mancanza del segno di punteggiatura forte a fine frase (punti 7, 12 e 15). Poi c’è la ripetizione del punto 9 e la virgola sbagliata del punto 3, mentre il 14, l’ho considerato una semplice inesattezza.
Originalità: 4/5
Sebbene sia semplicemente un dialogo tra due ragazzi che stanno insieme (di per sé non il massimo dell’originalità), ho apprezzato molto, come ti ho già detto, la ripresa del tema “nuota con me” – che è tanto caro a Rin – in un contesto romantico.
Ma, soprattutto, mi è piaciuta la “dichiarazione” di Haruka, inaspettata ma così sua da mettere quasi i brividi.
In conclusione
Aderenza al tema: 5/5
Utilizzo della citazione: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10
Introspezione: 5/10
Stile: 6,5/10
Grammatica e sintassi: 3,5/5
Originalità: 4/5
Totale griglia: 43,5/55
Bonus citazione: 1/1
Bonus narrazione: 1/2
Bonus avvertimenti: x/1
Bonus pairing: 3/4
Totale bonus: 5/7
Totale definitivo: 48,5 punti. |