Ciao! |
Ciao <3 |
Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni, quando ho visto che avevi scritto qualcosa su Sherlock mi sono fiondata, perché quello è senza subbio il mio fandom preferito. Dopo questa premessa, bando alla ciance, the game is on! :D |
Bellissima! E trovare drabble che riescano a colpirmi in positivo e a piacermi in ogni aspetto è davvero difficile visto che sono parecchio selettiva. La storia è malinconica, triste e lascia l'amaro in bocca perché non si può provare felicità leggendo di una casa vuota, specie conoscendo ciò che è stato. Eppure è talmente bella, ed è scritta talmente bene che ora della fine arriva la consapevolezza che sia giusto così, che è dura e amara, ma che non può essere altrimenti. Il ritmo è incalzante, inizia relativamente lenta e poi prosegue sempre più velocemente - è molto musicale in questo senso - fino a che non si arriva alla fine. Le ultime frasi sono le più belle di tutta la drabble. C'è un sorriso che nessuno vede, la musica del violino che nessuno sente. Un uomo che ascolta e uno che suona. Ma non adesso. Come ho detto: è piuttosto dura perché tutto è cambiato e, seppur con pochissime parole, la tua storia lo descrive benissimo. |
La puntuale descrizione dell'interno desolatamente vuoto del 221b, entra nella mente come una susseguirsi di colpi bassi: possibile che sia tutto finito?! "...Il violino è chiuso nel suo astuccio...": questa immagine, poi, è un pugno allo stomaco. Allora Sh e John non ci sono più, e ci si chiede perchè. E, quando si comprende che è stata la morte a svuotare quelle stanze (giusto?), tuttavia c'è qualcosa di consolante nell'ultima scena: ("..Un uomo sorride e ascolta. L’altro suona. Sono a casa..."). Il consulting ed il suo coinquilino rimarranno per sempre insieme, anche dopo aver passato il confine della vita. Angst ma piacevole, anche perchè ben scritta, incalzante. |