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di Fatelfay

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/09/16, ore 15:10
Cap. 1:

Ciao!
Sono qui per lo scambio recensioni. :)
La flash mi è piaciuta molto, è una lettura molto interessante dell'atmosfera che si percepisce nell'appartamento 221B. Ho avuto l'impressione di essere lì e di percepire la presenza dei suoi due invisibili abitanti e il suono muto del violino. 

"C’è un respiro. L’aria non si muove.
C’è un sorriso. Nessuno lo vede.
C’è musica di violino. Nessuno la sente.
Un uomo sorride e ascolta. L’altro suona. Sono a casa.
Ma la casa è vuota
".

Questa è la parte che ho apprezzato maggiormente: mi ricorda un po' le atmosfere dei romanzi gotici inglesi, dove il vuoto non è mai "vuoto", ma sempre colmo di parole, suoni e presenze impercettibili.

Complimenti per la flash!
Un abbraccio,
Alessia

Recensore Master
14/09/16, ore 20:47
Cap. 1:

Ciao <3
Ormai l'ha capito mezzo fandom, ma io amo questa serie, con tutta me stessa. E amo ancora di più quando l'angst e la malinconia avvolge ogni parola, come in questo caso.
Quindi eccomi qui, ad ammorbare un'altra autrice.
Allora, mi è piaciuto tutto di questa shot: il senso di vuoto, parola che ricorre spesso non a caso, unito alla permanenza dei ricordi e al tenue calore che danno; la lista degli oggetti che descrivevano una vita, un'esistenza, ma che ora l'hanno persa; la presenza silenziosa dello sguardo di John, o del suo pensiero, che rispolvera - possiamo dire così - un passato che non se ne vuole andare.
Sherlock dice spesso al dottore che più volte è la sua salvezza, ma allo stesso tempo Sherlock è stata la salvezza del dottore: e vedere tutto questo svanire non può essere descritto con poche parole, né facilmente.
Mi piace pensare che questa shot si ambienti poco prima della riapparizione del nostro amato investigatore: che sia l'ultima tempesta prima che ritorni il sole.
Complimenti sinceri, in poche righe mi hai fatto battere il cuoricino.
Mi è piaciuto anche lo stile, come giochi con le parole e le frasi.
Le ultime tre sono fenomenali, sono speciali.
Alla prossima!

Manto

Recensore Junior
14/09/16, ore 19:13
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni, quando ho visto che avevi scritto qualcosa su Sherlock mi sono fiondata, perché quello è senza subbio il mio fandom preferito. Dopo questa premessa, bando alla ciance, the game is on! :D

In generale, la storia mi è piaciuta. È un racconto d’atmosfera, dipingi un 221B desolato e spettrale che mette malinconia, ma anche un po’ (almeno a me) i brividi. Non so se era l’effetto che cercavi, ma io l’ho trovata una lettura piuttosto inquietante. Penso sia dovuto soprattutto alla parte finale, che non sono certa di aver afferrato del tutto, in verità. All’inizio pensavo di star leggendo qualcosa ambientato nel post TRF, ma poi quelle ultime righe così ambigue hanno fatto tentennare la mia certezza— insomma, l’ho letta quasi come una storia di fantasmi.

Nonostante, come ti ho detto, la storia mi sia piaciuta, vorrei comunque avanzare una piccola critica. Ho trovato l’inizio della fic molto ben costruito, ma mano a mano che la lettura prosegue, ho avuto come l’impressione che le descrizioni diventassero sempre meno incisive, sempre più meccaniche soprattutto, penso, a causa di alcune ripetizioni che hanno appesantito il testo. La polvere, che hai fatto nevicare un po’ ovunque e questo pezzettino: “Gli armadi sono chiusi. Il violino è chiuso [...]”, sono le cose che ho trovato più fastidiose durante la lettura.

Comunque le descrizioni in generale sono sempre difficili e a parte la mia pignoleria, ripeto che la fic è buona e tu sei stata bravissima a creare un’atmosfera sospesa e malinconica che mi ha stregata e incuriosita. Ti lascio un abbraccio!

Recensore Master
03/02/15, ore 14:16
Cap. 1:

Bellissima! E trovare drabble che riescano a colpirmi in positivo e a piacermi in ogni aspetto è davvero difficile visto che sono parecchio selettiva. La storia è malinconica, triste e lascia l'amaro in bocca perché non si può provare felicità leggendo di una casa vuota, specie conoscendo ciò che è stato. Eppure è talmente bella, ed è scritta talmente bene che ora della fine arriva la consapevolezza che sia giusto così, che è dura e amara, ma che non può essere altrimenti. Il ritmo è incalzante, inizia relativamente lenta e poi prosegue sempre più velocemente - è molto musicale in questo senso - fino a che non si arriva alla fine. Le ultime frasi sono le più belle di tutta la drabble. C'è un sorriso che nessuno vede, la musica del violino che nessuno sente. Un uomo che ascolta e uno che suona. Ma non adesso. Come ho detto: è piuttosto dura perché tutto è cambiato e, seppur con pochissime parole, la tua storia lo descrive benissimo.

Una drabble di pregio, senza dubbio. Spero di rileggerti da queste parti.
Koa

Recensore Master
01/02/15, ore 23:48
Cap. 1:

La puntuale descrizione dell'interno desolatamente vuoto del 221b, entra nella mente come una susseguirsi di colpi bassi: possibile che sia tutto finito?! "...Il violino è chiuso nel suo astuccio...": questa immagine, poi, è un pugno allo stomaco. Allora Sh e John non ci sono più, e ci si chiede perchè. E, quando si comprende che è stata la morte a svuotare quelle stanze (giusto?), tuttavia c'è qualcosa di consolante nell'ultima scena: ("..Un uomo sorride e ascolta. L’altro suona. Sono a casa..."). Il consulting ed il suo coinquilino rimarranno per sempre insieme, anche dopo aver passato il confine della vita. Angst ma piacevole, anche perchè ben scritta, incalzante.