Ciao,
in questo capitolo troviamo Will in pieno burnout, stanca e disgustata da sè stessa e dal suo ruolo che la spinge in situazioni che non può spiegare al di fuori della cerchia delle guardiane.
Dalla descrizione, questa mi ricorda un po' la bisbetica Will scrittrice vista nel racconto what if in W.I.T.C.H. n.50, ma almeno quella, una volta chiusa l'esperienza magica, l'aveva sublimata in una serie di libri di successo.
Nel tuo racconto, Will riporta ferite nelle missioni svolte al servizio di Kandrakar. Ma è l'unica? Nel racconto non si accenna a cicatrici per Cornelia e le altre.
Quest'ultima, poi, dovrebbe avere sviluppato la capacità di curare rapidamente le ferite. Perchè non la usa per Will? E' forse lei che si rifiuta di lasciarsi curare?
La storia è cupa e lenta, ma riflette fedelmente lo stato d'animo della protagonista e narratrice. E' scritta senz'altro bene, anche se mi permetto di far notare alcune pulci: certe parole (per esempio, "portale") sono ripetute troppo spesso a breve distanza, talvolta perfino nella stessa riga; in un periodo ho trovato due puntini di sospensione, ma dovrebbero essere tre; in un altro passaggio, scrivi 'su Meridian', ma per quanto si capisce dal fumetto questo è il nome di una città e non di un intero mondo, e quindi dovrebbe scriversi 'a Meridian' oppure 'nel/sul metamondo'.
Spero che le mie marginali obiezioni non ti risultino inopportune.
Alla prossima,
MaxT :) |