Non capisco: è una storia o il racconto di un'esperienza personale? Il dubbio me lo fa venire il fatto che ti firmi come la protagonista.
Ti segnalo un paio di cose:
- La descrizione davanti allo specchio è un po' un cliché. Personalmente preferisco i dettagli fisici che emergono poco a poco e quando sono utili o una descrizione a freddo. Lei che si ferma e guardandosi allo specchio si osserva e si descrive è un po' artificioso.
- "Solo a quel punto avrei uscito quella parte dolce e romantica [...]". Non so se è una scelta volontaria, ma "uscire" come verbo transitivo è un meridionalismo.
- "[...] suono del clacson della mia macchina". Così sembra che la macchina sia sua (è sua, a diciassette anni?) o che non la sia venuta a prendere la madre, bensì un autista apposito.
- "Salì in macchina". "Salì" è la terza persona singolare, la prima è "salii".
Per il resto però è carino, si legge volentieri. |