Recensioni per
Era l'estate dei miei diciassette anni: stavo su un precipizio di emozioni.
di piccina_inLove

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
01/03/15, ore 17:04

La tua idea è molto carina ed interessante quindi terrò d'occhio la tua storia.
Ti consiglio però di inserire descrizioni più dettagliate (non limitandoti per esempio a dire che la protagonista ha gli occhi verdi e i capelli biondi o che ci sono molte piante) e di rallentare un po' la narrazione.
Ti suggerisco inoltre vivamente di introdurre i discorsi diretti non come in un testo teatrale. (Elia:tranquilla rimango io a farti compagnia in caso).
Fossi in te controllerei anche eventuali errori grammaticali dopo la stesura.
A parte questo la storia si prospetta molto dolce quindi staremo a vedere.

Nuovo recensore
01/03/15, ore 13:21

Non capisco: è una storia o il racconto di un'esperienza personale? Il dubbio me lo fa venire il fatto che ti firmi come la protagonista.

Ti segnalo un paio di cose:
- La descrizione davanti allo specchio è un po' un cliché. Personalmente preferisco i dettagli fisici che emergono poco a poco e quando sono utili o una descrizione a freddo. Lei che si ferma e guardandosi allo specchio si osserva e si descrive è un po' artificioso.
- "Solo a quel punto avrei uscito quella parte dolce e romantica [...]". Non so se è una scelta volontaria, ma "uscire" come verbo transitivo è un meridionalismo.
- "[...] suono del clacson della mia macchina". Così sembra che la macchina sia sua (è sua, a diciassette anni?) o che non la sia venuta a prendere la madre, bensì un autista apposito.
- "Salì in macchina". "Salì" è la terza persona singolare, la prima è "salii".

Per il resto però è carino, si legge volentieri.