Ciao Ato!
Comincio subito col dirti che ho adorato leggere questa fanfiction, Trentatré è il mio libro preferito tra tutti quelli di Mirya e la storia che hai scritto me lo ricorda in maniera incredibile, come se te l'avesse ispirata Mirya stessa e riflettendoci è così, avendo lei creato questo mondo. L'ho letta come se ne fosse una possibile naturale continuazione. Ci ho ritrovato i riferimenti che fa lei nel libro alla cultura pop, con libri, serie tv, musica, insomma all'arte, che è sempre divina. Ci ho ritrovato i personaggi e in particolare Michele che è il protagonista di questo viaggio per ritornare al Padre che è la morte, come comprende lui stesso e dice a Lucifero, ma anche per ritornare finalmente a Grace, nel suo modo di amarla, che diventa quasi ineffabile verso la conclusione. Ho apprezzato anche il modo in cui hai dato i titoli ai diversi paragrafi di questa one-shot, sottolineandone il contenuto come appunto fa Mirya con i titoli dei trentatré capitoli del romanzo. Ma ci ho visto del tuo, nel tuo stile, nella tua scrittura, nel modo in cui hai concepito l'aldilà, che nel libro viene solo sfiorato perché quella è una storia principalmente terrena, e persino nel riferimento a Harry Potter, che da fan ho colto prima di leggere le note in cui l'hai spiegato e so che è un fandom che hai frequentato (anni fa ho letto e mi è piaciuta molto la tua Medusa).
Se c'è neve ovunque, anche questa storia è un fiocco di neve.
Complimenti.
Legar |