Questa storia è bellissima. Davvero, lo adorata, degno proseguimento di Blu come la neve. Come sai speravo proprio che raccontassi di questo momento ed eccolo qua. Mi piacciono tantissimo o riferimenti a Bach e Mozart e forse proprio perché mi sono tanto immedesimata in Sherlock e nel suo modo tutto particolare di esprimere affetto che all'inizio mi sono arrabbiata con John. Insomma Sherlock ti sta suonando Mozart, lo sta facendo tutto per te e tu te ne vai? Come osi? E perché ti arrabbi dopo che Sherlock ti ha fatto una dichiarazione così bella sul volerti felice? E poi...poi non so tutto d'un tratto mi sono state chiare le ragioni di John: è il suo giorno, John che lo segue sempre in tournée gli ha chiesto di esserci per il suo momento, lui che ne ha passate tante prima di riuscire a scrivere questo libro che parla di loro e che Sherlock non ha nemmeno letto. Eppure Sherlock continua a far girare tutto intorno a lui, a ciò che lui suona per John senza capire che in questo caso dovrebbe solo mettersi in secondo piano e supportarlo al cento per cento, stargli vicino, facendogli sentire la sua costante presenza. Certo che Sherlock non lo fa con cattiveria, la sua è solo ingenuità, lui proprio non comprende la portata della situazione. E alla fine nessuno dei due ha colpe. O meglio le hanno entrambi, sono due idioti. Mi è piaciuto molto ciò che ha detto John, paradossalmente in questo caso il più realista, sono due persone con un pessimo carattere. Quindi ci stanno le incomprensioni, i litigi, è ciò che vediamo anche nella serie. Ma sono perfetti insieme nella loro imperfezione. |
buongiorno, Sweety, cercavo un regalino da farmi in questa mattina triste ed eccolo! |
Uff, finalmente! |
Ciao, finalmente riesco a ritagliarmi un po' di tempo per leggere questa storia. |
Ciao, |