Recensioni per
Farti male
di __cory__

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/15, ore 21:53
Cap. 1:

Undicesima classificata al contest “Quasi inedite – III edizione”: Farti male, __cory__
 
Grammatica e stile: 12,45/15.
“...e poggeresti con violenza le tue labbra sulle mie...”
Poggiare non concorda con la violenza. Potresti trovare un altro termine che si confaccia di più al bacio aggressivo che stai descrivendo. Qualcosa come “caleresti con violenza la bocca sulla mia”, ecco. (-0,25)
“...perché hai paura di ciò che potrei dire.”
Hai iniziato il periodo al condizionale, devi continuare così: “avresti”. (-0,3)
Mi limito a sognare di colpirti con la spada il cuore...”
Qui sarebbe meglio invertire i due complementi, per una maggiore fluidità: “colpirti il cuore con la spada”. (-0,25)
“...gli occhi pieni di orrori e la mente di sensi di colpa...”
Non mi convince “orrori” al plurale, ti consiglio di usare il singolare. L’orrore è un sentimento, per cui non è quantificabile numericamente in questo contesto. (-0,2)
Logicamente “e la mente di sensi di colpa” va bene, nel senso che sfrutti il “pieni” che hai detto poche parole prima, però visivamente – nel senso proprio della lettura – è come se mancasse un pezzo. Se non vuoi creare una ripetizione (perché credo che sia questo il senso dell’omissione del verbo), e al tempo stesso vuoi mantenere lo stile abbastanza serioso della storia, potresti dire: “la mente traboccante di sensi di colpa”, o una parola simile. Accontenteresti entrambe le cose. (-0,25)
“...non mi fa dormire, mangiare, studiare...”
Lo studio è importante, ma forse non lo metterei sullo stesso piano del cibo e del sonno. Anche perché, se è ambientata durante gli anni a scuola, c’è da dire che gli adolescenti (maschi soprattutto, quelli presi in causa soprattutto) non hanno poi tutta questa voglia di chinare il testone sui libri. (-0,25)
“...fanne ciò che vuoi, che tanto non mi serve...”
Questo “che” dovrebbe in realtà essere un “ché”, forma in disuso del “perché” (anche se io lo uso sempre e nel parlato è molto comodo). Se ci fai caso, sarebbe più giusto dire “perché” invece di “che” normale (infatti nella parte di frase successiva lo usi), quindi l’accento dev’esserci. (-0,2)
“...i segni sui polsi e sul cuore, invece tu ridevi...”
La frase è molto lunga, per cui spezzerei qui con un punto e virgola – anziché con la virgola – e al posto del punto e virgola precedente metterei un punto. (-0,1)
“...perbenismo che ti porti sempre dietro?”
Ti consiglio di sostituire questa parola con “appresso”, perché “dietro” è troppo parlato – nonché fuori contesto rispetto al linguaggio ricercato della storia. (-0,25)
“...a nient'altro che te e al colore dei tuoi occhi...”
Siccome la preposizione “a” è già prima di “nient’altro” e prima di “te” non l’hai inserita, per coerenza va omessa anche qui, oppure inserita anche prima di “te” (ma così poi dovrebbe essere tolta da davanti a “nient’altro”). In questo modo, come hai scritto tu, è una ripetizione, seppure poco evidente. (-0,25)
Ho visto nelle note che hai detto di aver tolto alcuni di questi “mantra” ripetuti all’inizio dei paragrafi: Voglio scriverti questa lettera per farti male e farmi male...”. Sono d’accordo sul fatto che fossero troppi perché, in certi punti, sono sembrati troppi anche a me, sebbene già rimossi. Non ti dico di toglierne altri perché chiaramente poi la lettera diventerebbe troppo diversa da come l’hai pensata, però posso suggerirti di allungare alcuni paragrafi – i più brevi, sostanzialmente – in modo da distanziare un po’ di più questa frase ripetuta, che altrimenti risulta effettivamente pesante (sebbene la lettera debba avere un tono greve). (-0,25)
Non ho altri appunti da farti, e in effetti penso di aver parlato molto. Quindi ci tengo a dirti una cosa positiva, perché è giusto sottolineare anche questo: lo stile che hai usato è molto ricco, quasi altisonante, e credo si adatti bene a un personaggio aristocratico come Malfoy, sebbene nei libri non abbia mai mostrato una particolare abilità di linguaggio. Credo, comunque, che sia una caratteristica di quelle che affiorano con l’età, per cui mi è sembrata una cosa piuttosto azzeccata e ho apprezzato che tu abbia avuto quest’accortezza.
 
Caratterizzazione scena e/o personaggi: 5/10.
Devo dire che, per essere una storia oggettivamente e ingiustificatamente OOC, hai saputo mantenere delle caratteristiche di Draco in modo sorprendente. Allo stesso modo, sebbene attraverso gli occhi di Malfoy il tutto possa essere un po’ distorto (e forse proprio per questo motivo), ho visto anche alcuni atteggiamenti di Harry che mi hanno ricordato quello vero.
Partiamo da quest’ultimo. Draco dice che Harry lo fa sanguinare, è violento con lui, ed effettivamente l’odio per il serpentello l’ha spinto a compiere gesti un po’ folli, nonché a darci degli stralci introspettivi quasi allibenti. O almeno io la vedo così. L’esempio più chiaro però credo che si abbia nei film, perché Daniel mostra proprio un’espressione feroce ed eloquente quando i Serpeverde fanno i bulli. Quindi in questo mi trovo abbastanza d’accordo.
Anche Malfoy stesso si mostra orgoglioso, aristocratico (anche nello stile narrativo, come ti ho detto già prima) e tutto ciò che vorrebbe fare non lo fa perché preserva se stesso. È egoista, quindi, e si addice molto a lui. È generalmente un personaggio piuttosto meschino e, sebbene non abbia idea di come potrebbe comportarsi nell’innamoramento, cerco di pensare che pensi comunque prima a se stesso e alla propria immagine. Ha dimostrato più volte che preferirebbe essere completamente dilaniato all’interno piuttosto che dare un solo cenno di debolezza, e queste cose ci sono tutte nella tua storia, sebbene io trovi un po’ troppo romantico questo suo modo di mettere a fuoco i sentimenti per Harry e non ne sia convinta del tutto (ed è l’unica pecca notevole nella caratterizzazione di Malfoy, se si esclude il contesto, di cui ti parlo a breve).
Tuttavia, nella prima riga del parametro ti ho detto che la storia è ingiustificatamente OOC. Forse non è il termine adatto, forse è un po’ spietato, ma ne abbiamo parlato anche quando ti sei iscritta: la storia è troppo breve perché possa considerarsi OOC giustificato, e con giustificazione intendo un puro background. Si tratta di una delle coppie più crack di tutto l’universo potteriano, per cui è necessario che gli eventi che hanno portato a questa lettera siano giustificati – se non in questa magari in un’altra storia –, perché tu sicuramente hai ben chiaro in testa il loro rapporto e la loro storia, ma se io leggo settecento parole di struggimento d’amore di Malfoy per Potter ho, diciamo, il diritto di considerare tutto ciò qualcosa di alieno. È quasi un’Alternative Universe, piuttosto che un “What if…?”, e come tale necessita di qualcosa che metta il lettore a proprio agio, ecco.
Un’ultima cosa, che lascio qui in fondo perché voglio riportarti una frase dal testo:
“...non lo ammetterai mai, troppo preoccupato del giudizio della gente...”
Anche Draco, se ci pensi, è preoccupato del giudizio della gente, dei suoi genitori in particolare (tutti i suoi più grandi errori sono stati compiuti in nome della famiglia o per fare bella figura come Malfoy, perché c’è un nome da portare alto per evitare appunto il giudizio di certa gente).
 
Gradimento personale: 2,5/5.
Penso di aver chiarito abbastanza il concetto qui sopra e non vorrei proprio infierire, perché quando ti sei iscritta ti sei rimessa con così tanta fiducia nelle mie mani che non vorrei abusare del mio potere di sviscerare le storie partecipanti. Però, sebbene sia un’amante molto convinta del canon (per farti un esempio, ti dico che le storie AU, “What if...?” e quelle con altri avvertimenti strani non mi piacciono quasi mai) e una persona ben poco romantica, un punteggio del genere nel gradimento personale è quasi stupefacente e ti va tutto il merito di ciò che hai scritto, perché generalmente storie di questo genere – una specie di lettera, per di più, che è un’altra cosa che non mi piace! – le salto a piè pari senza lasciarmi alle spalle nemmeno un briciolo di curiosità.
Eppure c’è qualcosa che mi ha lasciato una bella sensazione; forse mi ha ricordato un po’ come il signor Darcy, di Orgoglio e pregiudizio, esprime i suoi sentimenti per Elizabeth la prima volta. Forse è l’unico modo in cui, senza background che ne spieghi le motivazioni, Draco potrebbe dichiararsi a Harry. E il tono disperato, così profondamente orgoglioso, di chi ha lottato a lungo per contrastare certe sensazioni alienanti, mi ha colpita.
Non ho mai trovato un senso in questa coppia, perché secondo me quello tra di loro è un odio che può al massimo maturare ed evolversi in antipatia (penso all’epilogo a King’s Cross, quando Malfoy fa un cenno rigido di saluto a Harry), però la tua storia in qualche modo mi ha incuriosita e penso che meriti di vedere sviluppati i suoi antefatti perché potresti essere una brava autrice di Drarry, e da quel che ho potuto notare si può dire di poche persone.
Anche qui lascio per ultima una citazione dalla storia, che mi è molto piaciuta, e penso sia giusto sottolinearla:
“...quel verde che salva e uccide, più intenso di qualsiasi maledizione...”
Ho trovato davvero bello il paragone tra il colore degli occhi di Harry e quello dell’Anatema che Uccide, complimenti.
 
Eventuale bonus per le recensioni: 0,4/1.
 
Totale: 20,35/31.

Recensore Master
17/03/15, ore 22:35
Cap. 1:

[contest ''il festival delle edite ]
16 classificata _cory_ Farti male

Totale 56/70
 

- Grammatica e ortografia: 5/5.
Nessun errore complimenti
 

- Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi, capacità comunicativa): 6/10
È scorrevole e scritta bene, anche se avresti potuto approfondire il pensiero e devo ammettere che avrei preferito  meno ripetizioni, perché appesantiscono un pochino la storia.


- Titolo: x/5.
Carino, attira l’attenzione, adatto alla storia.
 

- Caratterizzazione dei personaggi ed eventuale sviluppo della coppia: 8/15.
In questo ti ho penalizzato un po’ perché non c’è molto sviluppo, è quasi un input molto bello, di un prologo di una storia. Sono solo un fluire continuo di pensieri che però  avresti dovuto svilupparlo meglio.

 
- Originalità: 15/15.
Qui hai un punteggio molto alto perché nella storia non si capisce pienamente se il fluire dei pensieri  è di Draco oppure di Harry e si presta bene ad entrambi e ho trovato la cosa molto originale.

 
- Gradimento personale: 17/20.
Io penso che tu scrivi bene, mi è  piaciuta la storia ma è come se mi fosse mancato qualcosa, cioè, come ho ripetuto nello stile questo mi sembra ‘’un inizio’’ però è molto bello il senso di dramma che traspare dalle parole e devo dire che mi ha sia colpito che angosciato, nel senso che sei riuscita a coinvolgermi e sei stata davvero brava.  Se posso permettermi credo che il genere introspettivo sia quello a cui sei più portata. 

 

Recensore Veterano
26/02/15, ore 17:46
Cap. 1:

Emozionante e tristissima, all'inizio pensavo che era il romantico Harry che scriveva a Draco, quando ho scoperto che era il contrario, sono rimasta 10 minuti a bocca apereta come un pesce. Però secondo me hai perfettamente ragione, il nostro Harry nasconde dentro di sè, anche se ritengo involontariamente, un mondo oscuro sentimenti non sempre buoni. Splendida storia anche se triste svela il mondo che si cela dietro a sguardi che potrebbero essere fraintes.
Ciao da una tua mega fan spero che scriverai ancora
Alessandra

Recensore Master
20/02/15, ore 11:55
Cap. 1:

[Recensione premio per la seconda classificata nel contest "Rapidissimo San Faustino -  storie edite"]

Adoro il clima di questa ff! Il senso di sofferenza di Draco, il suo abbandono totale ad un Harry che non è affatto quello che vive sotto la luce della ribalta. 
Si intuisce molto più di quello che dici e nasce (almeno in me) il desiderio di conoscere questa passione segreta, quest'attrazione morbosa di Harry per il suo acerrimo nemico, il modo in cui lo ferisce e lo ignora davanti agli altri, relegandolo agli angoli buii di un letto... piccoli dettagli che mi fanno venire l'acquilina in bocca.
La forma è molto buona, anche se trovo che la ripetizione della frase iniziale forse è un po' troppo frequente.