Recensioni per
Astri Solitari
di Spring_And_Scarecrows
Seconda classificata Astri Solitari di Spring_And_Scarecrows (Totale: 51.25/52) Grammatica e ortografia: 9.75/10 Direi che è impeccabile. La storia è stata sicuramente letta e riletta diverse volte, curata nei dettagli e nella scelta delle parole, tant’è che non v’è nessuna svista, né grammaticale né ortografica. Segnalo giusto solo una piccola ripetizione (quella che non permette il conseguimento del punteggio pieno, purtroppo):
Anche la punteggiatura è ottimamente distribuita e rende la lettura ancora più piacevole. Solo in un’occasione avrei optato per una diversa soluzione, forse.
IC dei personaggi: 10/10 Il vero protagonista è Itachi e il suo IC è pienamente rispettato. Silenzioso, scrupoloso osservatore della realtà e delle persone, profondo conoscitore degli animi umani, ma anche ombra maledetta dal nome che si porta dietro dalla nascita; il geniale Uchiha, qui ancora tredicenne, è esattamente quello che Kishimoto ci ha presentato. Originalità della trama: 10/10 Senza dubbio è originale – sfido, io, a trovare un altro pazzo che si cimenti nell’ItaHina, ahahah – e seppur l’Itachi “presterminio” sia un tema abbastanza gettonato, giustamente, tu non sei “caduta nel banale”; l’accenno a ciò che di lì a poco avrebbe compiuto è minimo, proprio come la figura di Sasuke, che compare solo nel finale, da lontano. Il fulcro della storia è, appunto, l’estasiata – e a tratti impaurita – osservazione di Hinata da parte del ragazzo, dunque meriti punteggio pieno. Stile ed espressioni: 10/10 Molto ben scritta, fluida, di piacevole lettura. Il lessico è curato, scelto davvero con grande gusto; si nota benissimo quanto tu ti sia soffermata a pensare alle parole che hai adottato ed è sempre un piacere osservare un impiego così ottimale dei sinonimi, delle perifrasi (quella dei fuochi d’artificio, ad esempio, che ho gradito particolarmente), dei termini aulici. Non ti sei accontentata dell’ordinario, ecco. Le descrizioni – del paesaggio e dell’animo, delle tipologie di persone – sono meravigliose. Profonde, ben distribuite e mai banali. Complimenti! Ti segnalo un passaggio che mi è molto piaciuto:
Ho apprezzato l’uso del prompt: l’hai inserito nel brano, ma a modo tuo, quasi “parafrasandolo” – seppur non fossero versi, quelli di Kerouac –, adattandolo perfettamente alla descrizione della festa che si sta svolgendo a Konoha e della reazione che i fuochi d’artificio suscitano nell’animo degli spettatori. Una bellissima idea! Gradimento personale: 8.5/10 Una storia breve, ma completa. Mancano i dialoghi, ma sono efficacemente sostituiti dall’attenta osservazione di Itachi – e poi, diciamocelo: degli scambi di battute qui avrebbero solo spezzato l’atmosfera incantevole dei fuochi d’artificio. Ritrovare quel martire di un Uchiha nelle vesti di ANBU e – ahimè – futuro sterminatore del germe del male è stato un piacevolissimo colpo al cuore. Hai scelto di rendere protagonista l’Itachi più misterioso e affascinante del manga, a mio parere, e ti ringrazio per questa decisione, perché era da un po’ che non lo incontravo. Ho inteso perfettamente la delicatezza della storia e l’ho apprezzata, è stata un’idea davvero originale e pura, che mi ha rattristata e riempita di dolcezza insieme. In effetti, la coppia non si realizza, ma capisco che è impossibile vederla concretizzata, qui, data la giovanissima età dei tuoi personaggi. Itachi, dal canto suo, fa intendere quanto gli sarebbe piaciuto poter assistere alla crescita della bellissima Hyūga e, con un po’ di fortuna, averla pure al proprio fianco, dunque questo grande rammarico “salva” il concetto di coppia – su cui Abnormalize puntava. Giustamente ti chiederai “Beh, allora perché non ho guadagnato dieci punti?”. Perché avrei voluto leggere ancora qualcosa. Non fraintendermi: il quadro che hai descritto è assolutamente perfetto nella sua brevità, è misurato e non avrei aggiunto né sottratto nulla; semplicemente, mi sarebbe piaciuto scorgere magari un salto temporale, un incontro fortuito tra il nukenin e Hinata, qualche scambio di sguardi più diretto (i dialoghi, ancora una volta, sarebbero stati a tua discrezione; avrei apprezzato ancora altre dieci pagine di puro, estatico silenzio)… Qualcosa del genere, ecco. Per il resto, ripeto, nulla da obiettare, anzi! Un ultimo appunto: il vago riferimento a Sasuke – accostato alla ragazzina, poi – è stato molto gradito! Eventuali punti bonus:
Punteggio totale: 51.25/52 (Recensione modificata il 07/03/2015 - 10:33 pm) |
Molto piacere! Anch'io arrivo potata dal contest di Ophelia: ho trovato per caso una one-shot partecipante che ho apprezzato molto e, curiosa, sono andata a sbirciare cosa il concorso chiedesse, trovando anche altre storie. Tra queste ho potuto aprire solo la tua ed un'altra, perché le altre erano a rating rosso o su fandom di cui non sapevo niente. Non me ne sono affatto pentita, nonostante tu abbia trattato la coppia in modo alternativo: il tuo stile introspettivo mi ha coinvolta moltissimo, tanto che mi sembrava di essere l'anima stessa di Itachi, condotta dal filo della tua narrazione verso ciò su cui nei vari momenti ti concentravi: per rimanere in tema di Hanami, direi che mi sono sentita io stessa un petalo di ciliegio guidato da una brezza soave. Usando il paragone di prima, si potrebbe dire che era come se l'anima di Itachi fosse guidata dalla piccola Hinata: hai uno stile narrativo molto delicato che, anche se non so bene come, mi ha ricordato il carattere sensibile e un po' malinconico di Hinata: hai usato la figura poetica della sinestesia con vera maestria: il "cielo ruggente", il "quieto splendore" e il "silente fascino", nel contesto e nel modo in cui li hai usati, erano veramente emozionanti. Beh, in verità tutto il racconto lo è stato, però ho trovato queste espressioni in particolare veramente efficaci nel trasmettere il significato e il sentimento che il testo voleva suscitare. |
Ciao e piacere, io sono Ayumu ^^ |