Recensioni per
Tra sogno e realtà
di Fantfree

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/07/15, ore 23:12

Recensione per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
 
Grammatica e forma: - 1 punto
A parte una cosa che mi ha lasciata un po' perplessa, non ho notato errori particolarmente gravi, solo alcune sviste:
Alcune volte hai scritto "perchè" invece di "perché";
Come se quando cantasse  quella malattia non le pesasse più → il primo verbo dovrebbe essere all'indicativo, al congiuntivo mi sembra davvero strano;
Eppure quando lei stava per essere eliminata mi sentii davvero molro  male → molto. Chiaramente è una svista;
Sebbene non sapessi come diglielo per non crearle disagio, fui di sposto  a farlo comunque → dirglielo; disposto;
In quei pochi momenti di sfida la guardai studiando i suoi movimenti, in modo da essere peggiore di lei ed essere in questo modo entrambi allo giudicati  “allo stesso livello” → ti è scappato un "allo" di troppo.
Per quanto riguarda l'errore che ti ho accennato prima, invece, non ti farò delle citazioni: sarebbero molte e comunque credo che sia una cosa facile da individuare. In molti flashback (non nel flashback che di fatto costituisce la storia, nei veri flashback) spesso usi il passato remoto invece del trapassato prossimo e così non sottolinei bene il rapporto di anteriorità. Certo, la comprensione del testo non è compromessa, ma si tratta comunque di un errore e quindi faresti meglio a correggerlo, per una maggiore correttezza.
 
Stile e lessico: 9/15
Temo che lo stile sia il punto debole di questa storia. Si tratta di uno stile semplice, di facile comprensione, ma non è questo il problema. Uno stile semplice è uno stile che non fa estraniare il lettore dalla storia, è un ottimo stile. Il problema sta, essenzialmente, nella gestione delle pause e delle scene. In alcuni punti, ad esempio, hai usato molti punti fermi e questo ‒ almeno alla lunga ‒ dà un effetto un po' singhiozzante e pesante.
Si tratta di un espediente che si può utilizzare nei punti salienti, per dare più risalto a determinati concetti, ma se usato in lunghi passaggi può infastidire e rallentare la lettura. Ti riporto un passaggio come esempio, ma troverai diverse scene strutturate in modo simile, all'interno della tua storia.
 
Le mie mani tremavano, all'impazzata.  Lì dentro c'era la mappa per un tesoro segreto ancora da svelare. Quando i miei occhi incrociarono quelle scritte e cominciarono a leggere  lentamente,  successe una cosa strana. Non potevo crederci. Nessuno di noi poteva  crederci.
 
Un altro grosso errore che penso tu abbia fatto è raccontare la storia dall'inizio alla fine, senza mostrare niente. Per raccontare ovviamente non intendo "riportare", ma il fatto di citare gli eventi in modo stringato, senza "metterli in scena". Ad esempio, c'è una bella differenza tra "Mario cucina" e "Mario apre la dispensa, prende gli spaghetti, li pesa, riempie il pentolone d'acqua e lo mette sul fuoco […]"; certo, in un caso banale come questo è meglio raccontare, ma ci sono passaggi nella tua storia che credo avresti dovuto mostrare, per dare loro il giusto risalto. Soltanto per fare degli esempi, credo che l'arrivo della ragazza, la prima conversazione dei protagonisti e la finale meritassero assolutamente questo trattamento. Ci sono anche altre scene che avrebbero potuto rendere meglio se scritte in questo modo, ma già lì può essere più discrezionale. Spero che tu mi abbia capita, in ogni caso, non so se sono stata molto chiara.
 
Per quanto riguarda il lessico, l'ho trovato molto semplice e adatto allo stile che hai utilizzato. Generalmente non ho notato parole usate in contesti sbagliati, solo delle espressioni "strane" che vorrei riportare:
 
 
Sebbene loro non ci guardassero, soprattutto lei, noi di tanto in tanto li osservavamo commentando delle cose spregevoli → significa commentando dicendo cose spregevoli o commentare le cose spregevoli che facevano gli altri? Questa frase non è chiarissima;
io sarei stato quello che l'avrebbe sconfitta! → secondo me qui sei troppo enfatica: "io l'avrei sconfitta" penso sia più che sufficiente;
Nessuna sconfitta è forte come quella di aver appena perso una parte di sé velata dietro ad un inutile pregiudizio → sarò sincera, non sono riuscita a capire cosa volessi esprimere con questa frase. O forse sì, ma non riesco a capire come mai tu abbia voluto strutturarla in questo modo.
 
Poi un giorno, uno di quei giorni dove  tutto sta andando per il meglio →credo sia più corretto "in cui";
 
Poi ho questa piccola considerazione: la "d" eufonica andrebbe usata solo in caso di vocali uguali ed eccezioni come "ad esempio" e simili, mentre tu la usi anche in altri contesti. Non è sbagliato, ma si tende a usare insieme a uno stile più altisonante e ricercato, in genere (e secondo me tende a stonare anche lì, comunque).
Perché adesso stava separando me ed il mio migliore  amico? → solo un esempio, ci sono altre frasi così nella storia.
Ho notato anche altri difetti, nello stile, ad esempio il fatto che in alcuni punti la storia sia molto ridondante: tendi a ripetere più volte la stessa cosa, come ad esempio nel racconto della ragazza, quando si dice del giorno più brutto della sua vita, ma l'ho notato anche in altri passaggi.
Inoltre, ci sono dei passaggi ‒ anche se non molti ‒ in cui usi moltissimi puntini di sospensione, che rallentano la frase e contribuiscono a renderla più pesante.
E con immensa sorpresa, lei mi prese delicatamente dietro la testa e mi trascinò verso la sua fino a che non sentii le sue vergini labbra a  contatto con le mie. → se devo essere sincera, qui non riesco a condividere la scelta. "Vergini labbra" è troppo enfatico, fa quasi un effetto comico, o almeno a me l'ha fatto. Un'espressione del genere starebbe bene in una storia con uno stile altisonante e magari un'ambientazione un po' retrò, qui a mio parere stona proprio.
 
 
 
Trama e originalità: 11/15
Devo ammetterlo: all'inizio non avevo assolutamente idea di cosa stessi parlando, forse anche per l'atmosfera volutamente confusa. Poi la storia diventa immediatamente più chiara e inizia questo lungo racconto del protagonista, che non si capisce dove voglia andare a parare. O meglio, si pensa di capire, ma poi l'ipotesi fatta viene smentita. La trama in sé è interessante e anche abbastanza intrigante, ma temo che lo stile abbia appesantito notevolmente il tutto. La lettura, infatti, non trasmette le immagini vivide che dovrebbe, non coinvolge (nonostante l'argomento): tutta la storia sembra quasi un riassunto e questo ti ha penalizzata moltissimo.
Si dice che il motore di una storia sia il conflitto e che una storia senza conflitto sia noiosa, inutile, ma non è nemmeno questo il problema, visto che qui il conflitto c'è. Il problema è che non l'hai "portato" in scena in modo convincente, vivido e realistico.
Quanto all'originalità, non hai certo scelto un tema dei più originali, ma sei riuscita ad affrontarlo in modo piuttosto gradevole e approfondito e per questo avresti potuto avere un bel punteggio. Purtroppo non hai gestito bene il ritmo e hai scelto una tecnica narrativa in questo caso un po' controproducente, perché è come se avesse attenuato il tutto e sminuito il lavoro che hai fatto dietro trama e personaggi, che invece ho trovato notevole.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 11/15
Nonostante tu abbia presentato due personaggi molto interessanti, non mi sento di darti di più. Il motivo è semplice: dalla tua descrizione si percepisce quanto siano carismatici, interessanti e forti, ma non c'è neanche una scena in cui queste qualità vengano mostrate effettivamente all'opera. Il fatto che tu tenda a raccontare molto ha inciso molto su questo: i personaggi non coinvolgono, nonostante siano così ben costruiti.
Non c'è praticamente niente di mostrato nella tua storia e sembra più una sorta di riassunto: inserisci pochissimi dettagli sensoriali e questo contribuisce a rendere l'atmosfera della storia artefatta, quasi irrealistica, e questo incide molto anche sui personaggi. Non so nemmeno quale esempio farti, di preciso, perché ho riscontrato questo "difetto" in tutta la storia. Soltanto per dare un riferimento concreto, ho trovato molto strano che tu abbia usato il discorso indiretto anche nella conversazione più importante tra i due, quando lei parla del suo passato. Per quanto la storia sia tua e sia giusto che tu decida come scriverla, questa scelta mi è sembrata molto controproducente e temo che ti abbia fatto perdere un'occasione per far entrare realmente il lettore in sintonia con i due personaggi, che invece sembrano osservati da lontano e in modo freddo, nonostante la narrazione sia in prima persona.
Il punteggio non è bassissimo perché comunque hai presentato due personaggi coerenti con se stessi e piuttosto realistici, nonostante, in assenza di altri elementi, abbia trovato un po' affrettata la scena del bacio sul palco. Mi ha fatto moltissimo piacere anche vedere l'evoluzione del protagonista e la sua presa di coscienza; ho apprezzato moltissimo quando si sente in colpa perché sa che vogliono truccare il concorso per farlo vincere, sia perché sarebbe barare, sia perché pensa che meriti più lei, nonostante sia il sogno della sua vita. Insomma, ho apprezzato moltissimo questo suo altruismo e penso che sia una delle caratteristiche più belle del personaggio.
 
Giudizio personale: 15/20
Devo dire di avere pareri contrastanti su questa storia e ti do questo punteggio molto a malincuore perché, narrata in un modo diverso, questa storia avrebbe potuto ottenere molto. Hai scelto un tema magari non originalissimo, ma molto profondo, che avrebbe potuto dare degli spunti interessantissimi. Sebbene tu ne abbia sfruttato qualcuno, però, la storia è molto statica, fredda e ripetitiva. Ne abbiamo già parlato e non mi va proprio di sembrare ridondante e noiosa, quindi ci fermiamo qui.
Davvero, il dispiacere che provo è grande. Hai incastrato degli elementi che potevano essere bellissimi, molto particolari; inoltre amo le storie di crescita personale e questo ti avrebbe certamente avvantaggiata, se avessi posto la questione in un modo diverso. Il problema, come abbiamo detto, è la tecnica narrativa. Non sai come avrei voluto veder riportato il dialogo dei due ragazzi, come avrei voluto veder riportato in maniera vera e dinamica il clima di ostilità che c'era all'inizio, le sfide e tutto il resto.
Spero che tu decida di rivedere la storia in tal senso, perché potrebbe diventare bellissima. Così, purtroppo, hai limitato le potenzialità di questa trama ed è davvero un peccato.
Mi è piaciuta comunque molto l'idea di portare in scena questi due personaggi così particolari, di mostrare la loro crescita e, anche se in modo un po' artefatto e statico, le loro emozioni. Ho apprezzato moltissimo anche l'importanza che hai dato al canto in questa storia, visto che è il canto a salvare la protagonista e quelle emozioni sono descritte in modo molto bello, anche se avrei preferito un approfondimento più consistente riguardo questo aspetto della storia.
 
Totale: 45,25/65