Recensioni per
Grazia del popolo
di wildbeauty

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/09/15, ore 15:49

Sono un po' in ritardo con la mia recensione, ma tu mi hai molto sorpresa, aspettavo ben altro.
Questa storia è breve ma è importante, mi commuove quasi sapere - io che non abbocco mai nella sezioni delle storie originali - che ci sia qualcuno che scrive cose di questo genere qua. Qualcuno che fa della scrittura un mezzo, uno strumento per costruire qualcosa di bello nell'anima delle persone: ho sempre pensato che potendo lavorare in quest'ambito, avrei voluto usare la scrittura per aiutare le persone che non ne sono in grado a empatizzare.
Quello che hai scritto è un piccolo pezzo senza pretese, che però mi ha tirata fuori dal letto e dal torpore del momento cazzeggio al pc e mi ha ricordato che ogni minuto della mia vita potrebbe essere speso meglio: le vicende di quest'anno riguardo l'immigrazione sono molto gravi, poco ci vuole a condannare quello che sta avvenendo. Ma poi chiedo a me stessa cosa ho fatto io, nel mio piccolo, e mi rispondo che sono una bella ipocrita: non una donazione di due euro da cellulare per l'accoglienza, non un po' di volontariato, niente.
Tu hai fatto molto di più scrivendo queste righe.
Grande.

Recensore Veterano
22/06/15, ore 23:26

"Kissing Booth Contest" - recensione premio
#5

Bè, ti faccio nuovamente i complimenti per il tema scelto e per la capacità con cui hai saputo trattarlo. Sei una di quelle poche autrici la cui scrittura non è mai banale: ho letto sei delle tue storie e tutte e sei mi hanno lasciato qualcosa.
Sarò breve e concisa, stavolta, perché questa è un’OS che parla da sé. Noto con piacere che anche qui fai uso di suoni onomatopeici – influenze dalla poesia? – per richiamare l’attenzione del lettore, e in questo caso è il battito del cuore di Liu Chen – il battito di tanta gente –, che sembra quasi fungere da narratore e ci racconta chi è Liu Chen, che ci dice che la giovane ha paura dell’ignoto, è triste perché lascia i suoi affetti e la sua vecchia vita, ma che è anche fiduciosa per il futuro e coraggiosa, perché non può e non vuole dimenticare il motivo per cui lo sta facendo. Viene da chiedersi se sia ingenua per davvero, Liu Chen, o se in fondo al proprio cuore lei sappia.
Cosa significa arrivare ad un grado di disperazione tale da far sì che l’unica cosa che rimanga è chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, ascoltare ciò che si vuole sentire, rifiutandosi di razionalizzare?
Molte persone questo lo sanno. 

Recensore Veterano
16/06/15, ore 22:19

Ciao Ally! ^^
Come ti avevo annunciato poco fa, eccomi qui a lasciarti una recensione su questa storia.
In verità, non ti nascondo che faccio fatica a scrivere, per un semplice motivo: mi hai letteralmente sconvolta!
Cercherò di andare con ordine, partendo dallo stile: hai scelto un ritmo spezzato, molto forte e intenso, capace di espugnare la coscienza del lettore con una potenza impressionante. Alterni frasi brevi a periodi più lunghi, inframezzando il suono del treno in corsa, enfatizzando il pathos del momento in modo sublime!
Mi è piaciuto tantissimo l'accostamento treno/cuore, davvero azzeccato e peculiare: non solo ha scandito il ritmo della lettura, ma è riuscito a dare un tempo anche alle emozioni, non saprei come spiegarlo con altre parole...
Parlando della vicenda in sé, credo che sull'originalità non ci siano molti dubbi: raramente ho trovato storie che trattassero di argomenti tanto comuni quanto delicati, men che mai con toni così "poeticamente critici". La storia in sé aveva suscitato la mia curiosità per la tematica, ma è il modo in cui l'hai sviluppata a lasciarmi tuttora con il fiato sospeso: sei stata bravissima!
Voglio concludere con i personaggi, perché anche in questo campo hai fatto un lavoro eccelso: Liu Chen viene descritta come la ragazza ingenua e fiduciosa che crede in un futuro radioso in un paese "ingannatore" come l'Italia. Estrapolando il personaggio dal contesto, si potrebbe definire un personaggio comune, ma è proprio in questo che sta la sua forza: è la storia di tantissime persone, racchiusa in un singolo personaggio. Non è la storia di Liu Chen, è la storia di tanta gente che ogni giorno raggiunge questo paese (così come altri nel mondo) inseguendo un incubo camuffato da sogno!
Credimi, questa storia è una tra le più valide che abbia mai letto, pertanto la aggiungerò subito tra le preferite! *^*
Ti faccio tantissimi complimenti, sei stata perfetta! ;)
Alla prossima! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Master
12/06/15, ore 14:05

Grazia del popolo – wildbeauty
 
 
Tum. Tum.
Un cuore che batte, un treno che sferraglia. Dalla Cina, alla Russia, all'Europa. Dall'inferno al paese dei balocchi, in uno schiocco di dita.
Liu Chen. Letteralmente, "grazia del popolo".
 
 
Grammatica e stile
Lo stile che hai usato è particolare e incisivo, davvero d'impatto: le frasi brevi, anche costituite da una parola sola, hanno creato un effetto di grande velocità e quasi di compressione emotiva, passami il termine. C'è un'atmosfera martellante, amplificata dal battere del cuore, quel tum-tum ora più lento, ora frenetico, che alla fine chiude il testo in modo lapidario. Ho apprezzato molto questa tua abilità di adattare lo stile ai contenuti della narrazione.
 
-Batte il cuore di Liu. → qui aggiungerei una virgola, in questo modo: Batte VIRGOLA il cuore di Liu
 
Caratterizzazione
Nonostante si tratti di un componimento breve, la tua protagonista emerge come donna ingenua, pura e decisa insieme. Così fiduciosa da cadere nella trappola di un approfittatore senza scrupoli, non si può fare a meno di provare pena per lei, condannata a quel futuro senza scampo che hai anticipato.
Mi ha colpito la tua capacità di tratteggiare con rapide ed efficaci pennellate anche altri personaggi, come il padre di Liu e David Newman. Anche se appaiono per poche righe, sono ben definiti e lasciano qualcosa al lettore.
 
Originalità
L'argomento non è dei più comuni, e tu sei stata originale anche nel modo in cui l'hai sviluppato. L'idea della transiberiana mi ha colpito molto, così come la scelta di far profetizzare al narratore il destino oscuro di Liu. La fantasia non ti è mancata, sei stata davvero brava.
Anche il titolo l'ho trovato d'impatto; aggiunge qualcosa in più al racconto – non so, mi ha fatto provare una fitta quasi dolorosa che tu abbia scelto proprio questo nome per la protagonista. Direi che hai creato un bel contrasto con la sua vita.
 
Gradimento personale
Questa storia mi è piaciuta; ho apprezzato i toni drammatici e il tuo modo delicato di renderli attraverso la scrittura. Anche questo è un lavoro che si meriterebbe molte più recensioni, quindi ti lascio una pacca virtuale sulla spalla.
 
Sfiga-premio "Asdfghjkl" per il miglior stile
In questo contest ho letto storie scritte in modo impeccabile ma ci tenevo ad assegnare questo riconoscimento proprio alla tua perché, alla correttezza formale della grammatica, hai unito il ritmo deciso dello stile, intenso e quasi commovente.

Recensore Master
18/05/15, ore 17:04

[Recensione premio per la terza classificata al contest "Viva la mamma!"]

Sono passata dal tuo profilo e... mi sono trovata spiazzata!
Non ci capisco nulla di poesia e non credo di essere in grado di dare un giudizio adeguato, quindi ho guardato i titoli rimasti, ho aperto qualche storia e alla fine mi sono fermata su questa.
Non voglio soffermarmi su quella che sarebbe una critica politica o sociale, perché non siamo qui per questo. Ho trovato questo tuo breve racconto toccante.
Ho visto la gente stipata sulla Transiberiana, ci ho fatto Mosca-San Pietroburgo, parecchi anni fa. Per me era una vacanza, per altri... chiaramente non lo era.
Amo viaggiare in treno perché permette di vedere tanta "umanità" e tu hai descritto un frammento di umanità disperata che arriva in un'altra realtà disperata.
Il tum tum del cuore si confonde col suono che fanno le ruote del treno sulle rotaie, tutto il testo è scandito come se ogni breve inciso andasse letto tra un battito e l'altro del cuore.
Però non è solo "toccante": la prima parte lo è, risveglia sentimenti di pietà verso la protagonista, ma la seconda parte è crudelmente sincera, non cerca di mostrare una realtà meno brutta di quella che è né di ammorbidirla coi sentimenti.
In definitiva, colpisce, è diretta, piace e fa male al punto giusto.
Complimenti! ^^

P.S. Aggiungo una cosa visto che vedo lo fai spesso: il titolo non va mai fatto seguire da punto fermo.
(Recensione modificata il 18/05/2015 - 05:15 pm)