Recensioni per
Quella strana mattina di Luglio
di Lenir

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
27/02/15, ore 21:24
Cap. 2:

Comincio dagli aspetti positivi: l'idea che qualcuno fosse lì con Francis e che lo osservi, per quanto un po' cliché, è figa, così come la nebbia che ferma la macchina e l'improvviso calo di temperature.
Il resto, mi spiace dirlo, è tutto da rifare.

Non ho tempo né voglia di fare un'analisi precisa passo per passo, anche perché sono uno scrittore dilettante anch'io e non mi sento in grado di dirti "si fa così"/"non si fa così". Però ti do qualche generico consiglio spassionato: 1) leggi di più, possibilmente del genere che intendi scrivere (quanti romanzi hai letto thriller/paranormali?), e fai attenzione allo stile e alle cose che funzionano (del tipo: se il ritmo è concitato, cosa lo rende tale? L'autore scrive periodi brevi o ricchi di subordinate? Le descrizioni sono minuziose o dritte al punto? ecc); 2) leggi qualche manuale di scrittura, o comunque comincia da quelli sul web (se vuoi in privato posso linkarti qualcosa); 3) cerca qualcuno che ti faccia da beta-reader, o comunque leggi altre storie nella stessa categoria della tua, cosicché altre persone interessate al tuo stesso genere leggano la tua e ti dicano la loro opinione.

Consigli più specifici (ripeto, non farò un'analisi precisa, ti segnalo solo quello che mi è saltato all'occhio):
- Attenzione all'ortografia e alla punteggiatura. Non ci vuole lo spazio dopo l'apostrofo. I numeri vanno scritti a lettere di forma ("dieci interminabili minuti", però "20°" va bene così). Un punto prima delle battute non sarebbe male. Tipo: [...] prese una 9mm. "Per ogni evenienza" disse tra sé e sé. Tanto, chi poteva fermarlo?
- Le domande retoriche sono un po' cliché, così come espressioni quali "Bella domanda". Molto spesso in realtà sottolinei l'ovvio, come quando Francis prende il fucile di Frank ("dopotutto non gli serviva più") o quando alla fine ripeti tre volte che è tutto strano.
- Una regola d'oro nella scrittura è show don't tell (mostra, non raccontare). Il che si effettua in diversi modi: evitando i dialoghi indiretti, evitando i riassunti, evitando di spiegare quello che il lettore o il personaggio dovrebbero sentire con degli aggettivi, quindi mostrando dialoghi, scene, sensazioni e pensieri. Tu le hai prese un po' tutte. A volte "mostri", ma non sempre: Francis va qui e qua, fa questo e quello, si domanda questo e quest'altro, però il più delle volte non sembra davvero spaventato finché non dici tu che lo è o che è "al colmo della disperazione". Ma non basta dirlo perché lo sia. Capirei che è spaventato/disperato, senza bisogno che me lo dicessi, per esempio se tremasse in modo incontrollato, se si strappasse i capelli, se scoppiasse a piangere, se si barricasse in casa, se cominciasse a pregare e così via.
- Tutta la parte con Frank rientra nel problema di cui sopra. In più è davvero scritta in modo disordinato, con informazioni che vengono date non in sequenza senza che dietro ci sia un senso preciso. Prima Frank non parla, poi invece ha descritto i probabili alieni umanoidi. Prima Frank è solo in fin di vita (raccontato), solo alla fine descrivi quanto sia conciato male (mostrato).
- Riguardo la storia in sé, che Francis vada in città convinto che lì sarà al sicuro quando la trasmissione radio chiaramente parlava di non andare in città mi sembra l'ennesimo cliché. Un po' come quando nei film horror i ragazzi nel bosco di notte hanno la bella idea di dividersi per andare a cercare l'assassino.

Ribadisco: mi spiace essere così critico, anche perché probabilmente sei più piccolo/a di me. In ogni caso spero che questo commento possa esserti utile e ti spinga a migliorarti.
(Recensione modificata il 27/02/2015 - 09:31 pm)

Nuovo recensore
27/02/15, ore 11:35

Ho trovato lo stile un po' confuso e a tratti ridondante. Tra le altre cose ripeti spesso che Francis fa tutto con precisione e quanto sia insolito quello che sta succedendo, cosa che potresti evitare la metà delle volte. Al posto tuo spezzerei le frasi e andrei a capo più spesso, così da rendere l'atmosfera più tesa.
La premessa è interessante, però. Ti consiglio solo di fare più attenzione allo stile.